es. 2.1 pag. 179
1) Ammettiamo pure che sia un ladro, che sia sacrilego, che sia il principe di tutte le scelleratezze e dei vizi; ma è (comunque) un buon comandante.
4) Ammettiamo pure che non mettiate Filippo alla pari con Annibale: certamente lo metterete alla pari con Pirro.
5) Ammettiamo pure che qualcuno mi giudichi (eccessi
Latino
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Il vecchio Demea ha un fratello, Micione, e due figli, Ctesifone ed Eschino. Decide, poiché il fratello non ha moglie, di lasciargli in adozione suo figlio Eschino e di permettere a lui di accudirlo. Eschino cresce sotto la permissiva politica del padre adottivo, che lo lascia libero di agire senza, però, dimenticare di consigliarlo nelle peggiori
Il rapporto con Nerone, però, si interruppe presto: secondo Vacca Nerone era geloso delle capacità poetiche di lucano, secondo Svetonio, fu il suo carattere focoso che lo mise in contrasto con Nerone, già irritato dalle idee repubblicane di Lucano. Se il rapporto con Nerone non si fosse interrotto forse sarebbe potuto essere l’autore più grande dell’epo
Passioni dei capi, vizi dei capitani, cambiamenti dello Stato, sono stati così accuratamente narrati che nulla in essi è rimasto nascosto e si può facilmente ritenere che la sua saggezza sia una sorta di profezia.
Cicerone, infatti, predisse non solo che sarebbero avvenute quelle cose che accaddero quando era vivo, ma anche presagì, come profeta, qu
- IL DONATORE (colui che fornisce all’eroe uno strumento per superare le prove): non presente
- LA PERSONA RICERCATA: Amore
- IL MANDANTE (colui che dà all’eroe l’incarico di superare una prova): Venere
- IL FALSO EROE (colui che tenta di sostituirsi all’eroe per godere i vantaggi della vittoria, ma che alla fine viene punito): le sorelle di
sic est locutu partibus factis leo:
"Ego primam tollo, nomina quia leo;
secundam, quia sum socius, tribuetis mihi;
tum, quia plus valeo, me sequetur tertia;
malo adficietur, siquis quartam tetigerit".
Sic totam praedam sola improbitas abstulit.
Non c'è mai alleanza sicura con
A questo punto (del testo) bisogna affrontare la questione, se sia più utile trattenere lo studente a casa e tra le pareti domestiche, oppure se affidarlo alla frequenza delle scuole e, per così dire, a maestri pubblici. Non si deve nascondere che ci sono alcuni che dissentono (sono in disaccordo) da questo quasi comunque costum
I Belgi e i Celti
I Belgi e i Celti abitano la Gallia e fra di loro differiscono per la lingua. Matrona e Sequana dividono i Celti dai Belgi. I Belgi distano molto dalla provincia, ignorano il commercio e il lusso e dimostrano grande audacia. I Belgi spesso facevano invasioni contro i Celti, attaccavano battaglia e prima da lontano lanciavano le fre
L’epicureismo romano e il poema didascalico
La classe dirigente romana non si era opposta all’influenza della cultura greca, infatti si opponeva solo alle correnti di pensiero che contenevano elementi pericolosi per la res publica. La filosofia fondata dall’ateniese Epicuro nel 3 sec a . C., l’epicureismo, era quella più antitradizionalista e a
La Gallia è divisa in tre parti, delle quali l'una è abitata dai Belgi, l'altra dagli Aquitani la terza da coloro che nella loro stessa lingua sono chiamati Celti, nella nostra Galli. Tutti costoro si differenziano per la lingua, le istituzioni, le leggi.Il fiume Garonna separa i Galli dagli Aquitani, la Marna e la Sequana (li separano) dai Belgi.I più