DESCRIZIONE DEL TESTO
1. Le parti in cui si può dividere il capitolo sono essenzialmente due e consistono, la prima nell’arrivo di Lucia al castello dell’Innominato; mentre la seconda nella descrizione della notte trascorsa al castello sia da parte dell’Innominato stesso, sia da parte di Lucia.
2. Il ritmo narrativo della prima parte è caratter
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il colle simboleggia l’elevazione spirituale, l’innalzamento a Dio. La possibilità della purificazione, il sole e’ immagine di Dio, la luce e’ associata a potenze benefiche.
3 fiere la lonza o lince è il simbolo della frode associato a Firenze
il leone è il simbolo della violenza ed e’ associato alla monarchia francese
La descrizione del paesaggio riprende, soffermando l’attenzione ad una delle tante stradicciole che corrono in quel lembo di terra in cui era solito passeggiare Don Abbondio leggendo il suo breviario.
Anche quella sera Don Abbondio procedeva tranquillamente. Descrivendo la passeggiata l’autore ci fornisce un primo ritratto psicologico del personaggi
Virgilio esorta Dante a nascondersi dietro uno scoglio, mentre egli si recherà a parlare coi diavoli, e a non temere anche se questi tenteranno di recargli qualche offesa, poichè egli conosce il loro modo d'agire, poiché si era trovato unaltra volta trovato in una situazione simile. Virgilio attraversa quindi il ponte, ma, appena giunto sull'argine che
CANTO II - Il sole è sorto, Dante e Virgilio sono sulla spiaggia del Purgatorio, quando vedono in mare un punto luminoso che diventa sempre più grande, è l'angelo traghettatore delle anime espianti.
Un gruppo di anime viene lasciato sulla spiaggia e, accortosi dei due pellegrini, si fa loro intorno stupito. Tra questi un'ombra saluta Dant
I punti cardine che Machiavelli, considerato il fondatore della politica, sviluppa nei suoi trattati, come nel brano “il Principe”, sono la realtà effettuale, l’amoralità, il tema del consenso e la simulazione, topoi che riprende spesso. Egli affronta nella forma più rapida ed efficace che si possa immaginare le leggi più riposte dell’umano o
NARRATORE: Il narratore è esterno e nascosto, si ha quindi una narrazione esterna.
TRAMA:
-ESPOSIZIONE- Kleidemos è il secondo genito di una delle più nobili famiglie di Sparta, lui è storpio, così i suoi genitori, non potendo sottrarsi alla dura legge che vige sulla loro città, sono costretti, a malincuore, ad abbandonarlo sul monte
Quella mattina New York non sapeva che tutto quello che avevo costruito, cambiato e migliorato non sarebbe stato più lo stesso.
Il potere economico, politico, militare: minacciato e colpito al cuore, mentre tonnellate di macerie venivano più e con esse migliaia di vite, di bambini e donne che forse solo poche ore prime avevano salutato davanti al ca
Manzoni non interferisce invece con gli eventi e si esprime solo attraverso i cori. L’autore studiò così le tragedie di shakespeare, dei moralisti francesi e dei drammaturghi tedeschi. Rifiutò però i tradizionali schemi di spazio e tempo aristotelici i quanto ricercava in un intreccio più profondo non una semplice identificazione del lettore nei fatti