Tacito, Ann. 14. 5
Gli dèi concessero una notte luminosa di stelle e tranquilla per la serenità del mare1 come per dare la prova del delitto. E la nave non si era ancora spinta molto (al largo), mentre Agrippina era in compagnia di due dei (suoi) amici2 - tra i quali Crepereio Gallo stava in piedi non lontano dal timone, Acerronia (invece
Latino
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Seneca, Ep. 47. 5-8
Perciò mi fanno ridere codesti individui1 che considerano sconveniente pranzare con il proprio schiavo: per quale motivo, (poi), se non perché un'usanza oltremodo presuntuosa ha messo attorno al padrone che pranza una folla di schiavi che stanno in piedi? Quello (= il padrone) mangia più di quanto possa contenere2, e con en
Sallustio, Jug. 55 passim
Frattanto a Roma esplose una enorme gioia quando si vennero a conoscere le imprese di Metello: come (cioè egli) si comportasse e comandasse l'esercito1 secondo il costume degli antenati, come, (pur) in un luogo sfavorevole, fosse risultato tuttavia vincitore grazie al (suo) valore, (come) si stesse impadronendo del ter
Aulo Gellio, 5.14.7-16 passim
"Mentre il mio padrone - disse - governava la provincia (d') Africa con la carica di proconsole, io là fui costretto alla fuga dalle sue ingiuste fustigazioni quotidiane1, e mi ritirai in campagne e distese di sabbia deserte2. Allora, (poiché) il sole di mezzogiorno (era) rabbioso e infocato, imbattutomi in una ca
Eccoti la traduzione letterale
Ora vengo ai piaceri degli agricoltori, dei quali mi diletto incredibilmente: essi non sono affatto impediti dalla vecchiaia1 e mi sembra che si avvicinino moltissimo alla vita del sapiente. Gli agricoltori sono infatti in stretto rapporto con la terra, che mai rifiuta un ordine né mai restituisce senza inter
Cesare, B.G. 1. 27
Gli Elvezi, costretti dalla mancanza di ogni mezzo1, mandarono da lui (= Cesare) degli ambasciatori per (trattare) la resa. E poiché essi lo avevano incontrato in viaggio e si erano gettati ai (suoi) piedi e, parlando(gli) in tono supplichevole2, piangendo, avevano chiesto la pace, e (Cesare) aveva ordinato loro (= agli Elve
Adattamento da Gellio, Noctes Atticae 1. 26
Poiché un (suo) servo aveva commesso una volta un’azione molto grave, Plutarco ordinò di togliergli la tunica e di sferzarlo1. Mentre (il servo) veniva fustigato, emetteva lamenti e versava lacrime; infine ricorse a parole di rimprovero e, rivolto al padrone, disse: “Sappi che è cosa vergognosa che u
Seneca, Consolatio ad Marciam 2.4-5
Per tutto il resto della sua vita (Ottavia) non smise mai di piangere e di lamentarsi, né accettò (di ascoltare) alcuna parola che (le) arrecasse un po' di conforto1; non permise neppure di essere distratta (dal suo dolore); rivolta ad un solo pensiero e con la mente totalmente fissa (in esso), rimase per tu
Cicerone, Tusculanae 2. 11-12
Chi si riesce a trovare tra i filosofi che si comporti, pensi e viva esattamente1 come richiede la ragione? Che consideri la sua dottrina non come una ostentazione di sapere, bensì come una legge di vita? Che si sottometta senza costrizioni2 a se stesso e che obbedisca ai suoi precetti? È possibile vederne alcuni così
Eccoti la traduzione letterale
Poiché dunque questa arte è così importante, ingentilita e arricchita da varie e numerose cognizioni, penso che non possano all'improvviso proclamarsi a buon diritto architetti se non coloro che, salendo fin da bambini attraverso i gradini di questi studi, nutriti della conoscenza della maggior parte delle arti e dell