Invito all’amore
Godiamoci la vita, mia Lesbia, l’amore,
e il mormorio dei vecchi inaciditi
consideriamolo un soldo bucato.
I giorni possono morire e tornare,
una volta che è tramontata la breve luce
noi dobbiamo dormire un’unica notte senza fine.
Dammi mille baci e ancora cento,
dammene altri mille e ancora ce...
Latino
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Il passero di Lesbia
Passero, gioia della mia donna:
ti tiene in seno, gioca con te
porge le dita al tuo ascolto,
e provoca le tue beccate rabbiose
quando al mio fulgido desiderio piace
fare un non so che dolce gioco
e cercare un piccolo conforto al suo dolore, non so,
ma quando si placherà l’affanno d’amore, ~...
2 Impiega undici giorni per sbrigare queste cose, per celebrare le Ferie latine e per portare a termine tutti i comizi; rinuncia alla dittatura, parte da Roma e giunge a Brindisi. Aveva ordinato che si recassero colа dodici legioni e tutta la cavalleria. Ma di navi trovт solo un numero sufficiente a trasportare, a mala pena, quindicimila legionari e cin
Verbi semideponenti:
I verbi
II coniug.
- Gaudeo, es, gavisus sum, ere = godere
- Soleo, es, solitus sum, solere = essere solito
- Audeo, es, ausus sum, ere = osare
III coniug.
- Fido, is, fisus sum, ere = fidarsi
- Confido, is, confisus sum, ere = confidarsi
- Diffido, is, diffisus sum, ere = diffidarsi
Sono re
UN UOMO LEALE
Il re Pirro avendo mosso la guerra romana di propria iniziativa, il disertore andò da lui nell’accampamento di Fabrizio e gli promise che se gli avesse promesso una ricompensa avrebbe ucciso Pirro con il veleno. Fabrizio lo fece ricondurre dal re e quest’ azione fu lodata dal senato. Ma se ricerchiamo l’aspetto dell’interess...
INFINITO FUTURO = POSTERIORITA’
Pr. (P) infinitiva (C)
Consul videt hostes appropinquare
Il console vede che i nemici si avvicinano.
Pr. (S) infinitiva (C)
Consul videbat hostes appropinquare
Il console vedeva che i nemici si avvicinavano.
Pr. (S) infinitiva (C)
Consul pu
Mihi nobis
Me nos
Me nobis
II sing: Tu II plur.: Vos
Tui
9 Per caso me ne andavo per la via sacra, come è mia abitudine, pensando non so quali sciocchezze, tutto concentrato in quelle. Mi si presenta un tale noto soltanto di nome, e afferratami la mano, (disse): “Come va, carissimo?” “Bene, per ora” esclamo “e ti auguro ogni bene” Giacché non mi mollava “Vuoi forse qualcosa?” lo precedo. Ma lui dichiara:
ignis, nigra caligo, quae caelum tenebris offundebant. Ministri eius erant Cyclopes, immania monstra, qui unum oculum in media fronte habebant. Vu1canus amicus erat omnibus deis et deabus, quibus parabat arma, hastas, galeas et onmia quae erant necessaria ad bellum gerendum.
Vulcano, il più brutto di tutti gli dei, aveva annoverato (considerato