La F varia a seconda di P nel quale viene misurata pertanto i punti dello spazio non sono più indistinguibili l’uno dall’altro rispetto alle proprietà elettriche.Per quantificare le caratteristiche del campo elettrostatico in P si deve dividere il vettore F(P) per +q e si ottiene un vettore E(P) con il verso uguale ad F e quindi rivolto verso l’esterno
Fisica
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La F varia a seconda di P nel quale viene misurata pertanto i punti dello spazio non sono più indistinguibili l’uno dall’altro rispetto alle proprietà elettriche.Per quantificare le caratteristiche del campo elettrostatico in P si deve dividere il vettore F(P) per +q e si ottiene un vettore E(P) con il verso uguale ad F e quindi rivolto verso l’esterno
~~MOTO CIRCOLARE UNIFORME
Il moto CIRCOLARE UNIFORME è un moto ke ha come traiettoria una circonferenza e il modulo della velocità costante.
C’è quindi cambio di verso e direzione e accelerazione.
L’ACCELERAZIONE prende il nome di ACCELERAZIONE CENTRIPETA perché questa è sempre diretta verso il centro.
Ac= V^2
-Raccogliere 10 misurazioni di 10 oscillazioni complete;
-Raccogliere 10 misurazioni di un’oscillazione aumentando la massa del pendolo;
-Raccogliere 10 misurazioni di 10 oscillazioni aumentando la massa del pendolo;
-Raccogliere 10 mi
n. oscillazioni
T (sec)
l(asticella)= 0.73
10
1,72
l(pendolo)= 0.64
“
1,16
A causa del macchinario i periodi di oscillazione non coincidono perfettamente.
In laboratorio abbiamo verificato le osservazioni fatte in classe sulle proprietà del pendolo:
• Indipendenza dalla massa
• Isocronismo delle piccole
Per svolgere l’esperimento abbiamo utilizzato un proiettore ed una lastra di plexiglass a forma di semicerchio.
Il fascio luminoso emanato dal proiettore si propaga in linea retta, dopo averne osservato la deviazione quando entra nella lastra, abbiamo misurato gli angoli di rifrazione e di incidenza che appartengono allo stesso piano.
In questa
Fisica: generalità
Per Pitagora e la sua scuola la l. consisteva in un fluido emesso dagli occhi che ritornava successivamente con l'immagine dell'oggetto, mentre per Democrito e gli atomisti erano i simulacri (o idola) emessi dagli oggetti a provocare la sensazione luminosa negli occhi. Tali teorie si fusero nella concezione di Platone, il qua