4. cronometro (portata 800 secondi, sensibilità 0,2 secondi)
5. un foglio di carta con disegnata una piccola croce
6. ghiaccio
7. fornello elettrico
8. bacchetta di vetro
SOSTANZE:
1. soluzione di tiosolfato di sodio 30,0 ml
2. acqua distillata 20,0 ml
3. soluzione di HCl 25,0 ml
PROCEDIMENTO:
a) il primo passo è
Chimica
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• soluzione di acido cloridrico (HCl)
• soluzione di fenolftaleina
PROCEDURA:
1. Preparare una soluzione 1 M di idrossido di sodio
250 ml di soluzione
10 g di soluto
400:1000 = X:250
X = 10 g
2. Riempire fino al volume di 100 ml una buretta graduata con la soluzione di NaOH, precedentemente preparata.
3. Versare in un
Neutralizzazione - da una base e un acido si ottiene un sale e acqua.
Variazione del nox:
Ossidoriduzione - reazione costituita da altre due reazioni complementari: nelle ossidazioni il nox aumenta mentre nelle riduzioni diminuisce.
OCCORRENTE:
Materiali
• Portaprovette con numerose provette di vetro
• Piastra riscaldante~~~~
• Provettone di vetro
• Becher grande
• Tubo di gomma
• Acqua distillata
• Asta di sostegno
• Morsetto
• Braccio metallico di sostegno con anello
• Accendino
• Bastoncino di legno
• Becher piccolo tarato
Sostanze
• Acido cloridrico (HCl)
• Zinco metallico (Zn)
• Cloruro ferrico (FeCl3)
• Carbonato
- inorganici.
RAPPORTO DI DILUIZIONE:
OCCORRENTE:
Materiali
• Cinque becher da: 50ml, 100ml x3, 150ml.
• Propipetta.
• Due pipette graduate da: 5ml, 10ml.
• Piastra riscaldante.
• Provette e portaprovette.
• Cilindri graduati da: 5ml, 100ml
• Spruzzetta.
• Pinza per provette.~~~
• Nozione di reazione e dei suoi vari tipi: scambio, sintesi, decomposizione (spiegare quali sono);
MATERIALI:
• Mortaio con pestello.
• Provette.
• Cucchiaio – spatola.
• Pinze di legno.
• Becco bunsen.
• Fiammiferi.
• Bastoncino lungo di legno.
• Occhiali protettivi.
• Clorato di potassio (KClO3).
• Ac
2. Fissare sull’asta il morsetto che sostiene il provettone contenente le scaglie di alcool in modo che sia immerso nell’acqua almeno per metà.
3. Mettere il termometro nel provettone in modo che il suo bulbo sia completamente introdotto nella sostanza.
4. Misurare la temperatura d’inizio e registrarla in una tabella.
5. Accendere la piastra
- isomerasi
- ligasi
2. Sono catalizzatori biologici:
biologici perchè operano all’interno delle cellule;
catalizzatori perchè: - usati in piccola quantità;
- inalterati;
- non modificano l’equilibrio;
- specifici (in modo assoluto o relativo).
ENZIMI ED ENERGIA DI ATTIVAZIONE Eatt (perchè gli enzimi sono in