Mentre le passioni civili imperversavano, e gli odi, le stragi e i sospetti di sempre nuove calamità avvolgevano nel terrore i cittadini, uno spirito ardente e infiammato dall’ansia di svelare ai contemporanei le condizioni per vivere in pace e in felicità, si levava in mezzo a loro, ad ammonirli dell’errore in cui si perdevano, a liberarli da tutte le
Letteratura Latina
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• VI SATIRA= riflessione sull’uso dei beni che deve essere moderato.
CARATTERISTICA GENERALE= c’è una forte tensione morale; Persio, inoltre, osserva e critica quei comportamenti troppo lontani dal “modus vivendi” ispirato alla libertà interiore.
Un genere contro corrente: la SATIRA.
La I Satira si apre con un verso riconducibile a Lucilio
Dialogus de oratoribus
Modello doveva essere il De oratore di Cicerone, è infatti considerata un’opera di stile ciceroniano ed è per questo che per alcuni è indubbia l’attribuzione a Tacito, ma ciò si spiega con unacomposizione in età giovnile, quando l’autore risentiva ancora del classicismo della scuola di Quintiliano. Il suo stile è infatti
I Romani accettavano le tradizioni e le registravo pur ritenendo che fossero false.
Solo dalla seconda metà del III sec. La storiografia può essere ricondotta a singoli autori, non ci sono più pontefici, a scrivere adesso sono soprattutto senatori che la consideravano come una parte integrante dell’attività politica. Per questo motivo la letteratura
AGOSTINO
L’opera di Agostino fu vasta. Uno dei principali bersagli furono i manichei che consideravano il Cristo come manifestazione del bene e il Cristo del Vecchio Testamento il principio del male. A. difese il concetto dell’immortalità dell’anima e contro il dualismo del bene-male affermò che il male non può trarre origine da Dio ma da liber
MELIBEO: Nòn equidem ìnvideò, | miròr magis: | ùndique tòtis
ùsque adeò | turbàtur agrìs. | En ìpse capèllas
pròtinus aèger ago; hànc | etiàm vix, Tìtyre, dùco.
Hìc intèr densàs | corylòs modo nàmque gemèllos,
spèm gregis, à! | silice ìn nudà | conìxa relìquit.
Saèpe malum hòc nobìs, | si mèns non laèva fuìsset,
dè caelò tac
QUELLO HA PERMESSO CHE I BUOI PASCOLINO E CHE IO STESSO
COMPONGA CIO’ CHE VOGLIO CON UNO ZUFOLO AGRESTE.
Melibeo: NON TI INVIDIO DI SICURO MA PIUTTOSTO TI AMMIRO: DA OGNIPARTE
FINO A TAL PUNTO C’E’ TURBAMENTO PER TUTTA LA CAMPAGNA. ECCO IO STESSO
SPINGO AVANTI LE CAPRETTE BENCHE’ AFFLITTO; ANCHE A QUESTA FATICA, TITIRO, SPINGO AVANTI.
Questo risponde all’attesa da parte dei romani di un personaggio ke risolvesse il difficile periodo delle guerre civili, una sorta di portatore di una nuova età dell’oro.
Già nella 4°egloga di Virgilio si parla dell’avvento di un “puer” ke nel medioevo sarà identificato con Dio ma ke originariamente era Augusto; nella 5°egloga Virgilio costruisce a
Le opere
Le monografie
Del 98 è "La vita di Giulio Agricola" (De vita et moribus Julii Agricolae). Si tratta di un'opera composita di elementi di diversa natura letteraria, tuttavia quella biografica è la forma predominante, in quanto vi si parla della patria, della famiglia, della figura fisica e morale, dell'educazione, della vita e della mort
SFERIONE, schiavetto di Teopripide
Filolachete ha comprato la sua amante per liberarla, e mentre suo padre è lontano sperpera tutto il patrimonio. Quando il vecchio ritorna Tranione lo prende in giro: dice che in casa avengono prodigi terribili, e che da tempo hanno dovuto traslocare. Sopraggiunge un usuraio, avido di guadagno, reclamando gli i