I trasporti nel tempo

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I trasporti nel tempo

I primi veicoli usati dall’uomo furono certamente delle rudimentali slitte ricavate da tronchi di alberi per trasportare pesanti carichi.
Ma le invenzioni fondamentali nella storia dei trasporti furono la ruota e la vela.
L’introduzione della ruota per fabbricare vasi nel 3500 a.C. circa, a opera dei Sumeri, portò allo sviluppo della ruota come mezzo di trasporto.
Nei primi carri di cui si ha testimonianza, le ruote formavano un pezzo unico con gli assi, i quali erano assicurati sotto il corpo del carro mediante cinghie di cuoio. Solo in un secondo tempo si giunse agli assi fissi sui quali le ruote ruotavano separatamente. A partire dal 2000 a.C. divenne di uso comune, nel Medio Oriente, un tipo di ruota con un mozzo per l’asse e un cerchione esterno.
Per oltre 5000 anni i più efficienti mezzi di trasporto su strada furono i carri e le carrozze trainati dai cavalli.
Col sorgere delle prime civiltà e con lo sviluppo dei villaggi i mezzi di trasporto terrestri cominciarono ad assumere grande importanza.
Tra l’800 e il 900 d.C. comparvero in Europa i ferri per gli zoccoli e le staffe che facilitarono gli spostamenti di uomini e di merci con carri trainati da cavalli. Tali invenzioni, unitamente ai progressi raggiunti nella costruzione dei veicoli, concorsero allo sviluppo del commercio in Europa.
L’uso delle diligenze, per il trasporto di merci e di passeggeri, fu introdotto nel XV secolo. I rapidi progressi delle conoscenze tecniche e nelle abilità artigianali favorirono la costruzione, nel 1700, di carrozze più veloci e confortevoli.
La propulsione a mezzo del vapore era già nota ai tempi dei Greci: nel 130 a.C. il greco Erone costruì un modello di macchina (eolipila) nel quale getti di vapore, prodotti dall’acqua in ebollizione, provocavano la rotazione del recipiente sul proprio asse.
Attorno al 1770 furono costruiti dei motori a vapore, abbastanza potenti da far funzionare delle macchine nelle miniere e nelle fabbriche.
Lo sviluppo dei trasporti, causa ed effetto di altre innumerevoli trasformazioni, occupa un posto determinante nella storia della rivoluzione industriale. Nel 1780 circa James Watt costruì i primi motori a vapore adatti per veicoli.
I trasporti ferroviari furono notevolmente avvantaggiati quando nella costruzione delle rotaie, già adottata nelle miniere del secolo XVI per far scorrere i vagoncini carichi di carbone, il legno fu sostituito dal ferro.
La prima locomotiva a vapore fu costruita dall’ingegnere inglese Richard Trevithick nei primi anni del 1800, mentre nel 1829 George Stephenson costruì la più bella locomotiva a vapore di quei tempi.
La prima ferrovia pubblica fu inaugurata in Inghilterra nel 1825; la prima linea ferroviaria italiana venne costruita nel Regno delle due Sicilie e collegò Napoli a Portici con un tratto di 8 km.
Nel 1859 George Pullman costruì il primo vagone di lusso per passeggeri.
Nel 1882 fu introdotto in Inghilterra il tipo di carrozze a corridoio laterale e piccoli scompartimenti.
Nel 1881, in Germania, Werner von Siemens escogitò un sistema di linee aeree per i tram e i treni elettrici.
Nel 1890 entrò in funzione, nella ferrovia sotterranea di Londra, la prima locomotiva elettrica che fu soprannominata “Padded Cell” (cella imbottita) a causa dei minuscoli finestrini. Nel 1892, Sir Rudolf Diesel inventò il motore che porta il suo nome e che si rivelò più economico di quello a vapore.
Negli anni ’20-’30 le ferrovie effettuarono diversi esperimenti con le locomotive diesel per aumentarne la velocità, riuscendo così a stabilire nuovi record.
Nel 1938 la Mallard, la locomotiva a vapore più veloce del mondo, toccò la velocità di 203 km/h, trainando un treno di 7 vagoni.
Dopo la seconda guerra mondiale negli anni 1939-45, venne costruita la ferrovia elettrica. Nel 1964 fu lanciato in Giappone il treno a proiettile funzionante a energia elettrica.
Nel 1981 fu lanciato in Francia il TGV o Train à Grande Vitesse (treno ad alta velocità).
La nuova versione del1990, il TGV Atlantic, si è imposto come treno per viaggiatori più veloce del mondo.
Attualmente sono in corso ricerche su un tipo di treno a energia magnetica (Maglev) capace di raggiungere i 450 km/h, già sperimentato nel 1987 in Giappone.
La storia dell’automobile inizia nella seconda metà del XVIII secolo quando il francese Joseph Cugnot, nel 1765, fa viaggiare per la prima volta una carrozza mossa da un motore a vapore. Questa invenzione non ha molto seguito in quanto il motore a vapore, che per sua natura è molto voluminoso, male si adatta allo scopo e troverà la massima utilizzazione nelle locomotive.
Per avere un motore più adatto accorre aspettare il1856 quando, quasi un secolo dopo, l’italiano Padre Barsanti inventa e brevetta il primo motore a combustione interna. Nel 1860 Jean-étienne Lènor costruisce il primo motore a combustione interna a gas e ad accensione comandata.
Il primo motore a scoppio a quattro tempi vede la luce nel 1876 per opera del tedesco Nikolaus August Otto.
Nel 1886 Karl Benz presenta il suo veicolo a tre ruote dotato di motore a scoppio. Contemporaneamente Gottlieb Daimler presenta la sua carrozza a motore e alla fine del secolo inizia la produzione di automobili.
Nel 1891 per opera di Renè Panhard ed émile Levassor viene definita la struttura dell’auto moderna con il motore anteriore.
Frattanto Rudolf Diesel nel1897 sperimenta un nuovo motore ad accensione spontanea che porterà il suo nome.
Nel 1899 in Italia nasce la Fabbrica Italiana Automobili Torino, cioè la FIAT, che produce il suo primo modello, 31/2 HP.
Henry Ford, negli Stati Uniti, introduce per la prima volta nel1908 la lavorazione a catena per la produzione in serie delle auto modello T. Nel 1922 la Lancia produce la Lamda, prima auto a scocca portante; nel 1936 la Fiat produce la Topolino, prima utilitaria italiana.
Due anni dopo la Wolkswagen costruisce il Maggiolino e la Citroèn presenta un’altra auto storica, la Due Cavalli.
Dopo la seconda guerra mondiale l’auto, che fino ad allora era un lusso per pochi benestanti, vede aumentare rapidamente la propria diffusione in seguito alla quale si ha anche un rapidissimo progresso tecnico.
L’antenato della bicicletta, il velocipede, risale a circa due secoli fa.
Attorno al 1790 venne realizzato un mezzo decisamente più avanzato e moderno, un telaio di legno con due ruote, sul quale si montava a cavalcioni e che avanzava grazie alla spinta dei piedi.
Il prototipo della moderna bicicletta fu però la draisina costruita nel1816 circa. Rispetto ai modelli precedenti aveva uno sterzo che la rendeva più sicura.
Nel 1839 fu realizzata la prima vera bicicletta azionata da un sistema di leve. Più tardi il francese Ernest Michaux perfezionò il sistema applicando le pedivelle direttamente al mozzo della ruota anteriore; il nuovo mezzo fu chiamato la michaudina.
Negli anni successivi furono apportati altri notevoli miglioramenti con l’applicazione della trasmissione a catena, dei pneumatici e del molleggio per ridurre i sobbalzi.
Oggi le biciclette hanno telai leggeri, cambio di velocità, freni sicuri e ruota libera.
La prima bicicletta italiana fu realizzata da Edoardo Bianchi e fece la sua apparizione a Milano nel 1885.
La prima motocicletta fu brevettata in Francia nel 1868 dai fratelli Michaux che adottarono un piccolo motore a vapore ad una delle loro biciclette di legno.
In seguito numerosi costruttori si dedicarono alla realizzazione di bicicli con motore a scoppio.
Nel 1901 i fratelli Werner idearono un veicolo con il motore applicato nella parte inferiore, tra le due ruote, e controllato da due manopole poste sul manubrio. Questa fu la prima vera motocicletta efficiente.
Da allora i progressi furono rapidi, alcuni modelli vennero convertiti in tricicli con motore a scoppio, a due posti, aggiungendo un sedile davanti o dietro.
Nel 1904 apparve il sidecar o motocarrozzetta. La motocicletta divenne, all’inizio del XX secolo, simbolo di un’epoca e durante la prima guerra mondiale fu notevolmente perfezionata e usata dalle staffette di tutti gli eserciti per i collegamenti.
Negli anni successivi la motocicletta divenne il mezzo di trasporto preferito dai giovani e tra gli anni ’50-’60 divennero popolari i motoscooter italiani come la Lambretta e la Vespa. Attualmente le motociclette sono costruite con tecnologie molto sofisticate che le rendono sempre più potenti.
Le prime imbarcazioni usate dall’uomo furono i tronchi d’albero, le zattere, le imbarcazioni di vimini, le piroghe.
Gli Egizi usarono il papiro per costruire le loro imbarcazioni con le quali iniziarono a navigare sul Nilo e nel Mar Rosso.
Gli Egizi e i Fenici furono i primi a solcare il Mediterraneo su imbarcazioni di giunchi con l’albero e la vela quadrata. La struttura flessibile della nave egiziana era però inadatta ad affrontare le intemperie e i Fenici, intorno al 1200 a.C., costruirono delle piccole e tozze navi con la struttura in legno che teneva bene il mare. La nave tonda mediterranea ebbe una storia lunga ben mille anni e, oltre ai Fenici, anche i Greci e i Romani costruirono potenti navi militari sospinte dai remi manovrati da centinaia di schiavi.
La nave vichinga, a differenza di quella tonda mediterranea, era lunga e snella, leggera ma robusta, adatta a solcare gli oceani.
Una grande svolta nello sviluppo della nave a vela si ebbe nel XV secolo con il tre alberi. Questa nave era fornita di timone e di vele quadre e latine, che permettevano alla nave di sfruttare i venti provenienti da varie direzioni.
Per secoli non vi furono più sostanziali cambiamenti per le navi a vela, ma nel XIX secolo si raggiunse con i cutter la massima espressione di questi mezzi.
L’invenzione del motore a vapore permise la costruzione dei battelli a vapore. Il primo fu costruito in Francia nel 1783 ed era dotato di ruote a pale.
Nel 1802 fu varato il primo piroscafo a ruote commercialmente valido e da allora la propulsione a ruote sui piroscafi a vapore regnò incontrastata per mezzo secolo.
Gli scafi delle grandi navi, sempre in questo periodo, cessarono di essere di legno: le costruzioni di ferro duravano di più ed erano più solide.
Nel frattempo, le ruote furono sostituite dall’elica, molto più efficiente e meno vulnerabile alle tempeste.
Agli inizi del XX secolo l’era del vapore era al suo culmine. La forma delle navi non ha subito in seguito sostanziali modifiche. Tuttavia i nuovi materiali e le nuove tecniche hanno imposto cambiamenti nella progettazione di scafi e prue.
Oggi molte navi hanno motori diesel o a turbina, alcune hanno motori a propulsione nucleare.
Le prime macchine costruite dall’uomo per volare avevano una forma che ricorda quella degli uccelli, ma non funzionavano.
L’uomo non aveva ancora capito che gli uccelli potevano volare perché la loro leggerissima struttura ossea era particolarmente adatta al volo.
Spetta a Leonardo da Vinci l’avvio delle ricerche tecnico-naturalistiche tese a imitare il volo degli uccelli. Leonardo progettò macchine volanti, alianti e introdusse il principio dell’elica. Dopo Leonardo gli studi per la conquista dell’aria si moltiplicarono ma sempre nel vano tentativo di utilizzare le ali battenti come sostentamento.
Protagonista delle prime ascensioni aeree fu il pallone aerostatico, realizzato in Francia nel 1783. Il pallone dei fratelli Montgolfier, gonfiato con aria calda, riusciva a staccarsi da terra grazie al principio secondo il quale i gas riscaldati si dilatano e diventano più leggeri dell’aria.
Il dirigibile è un perfezionamento della mongolfiera; il primo fu sperimentato in Francia nel 1852. Ma un dirigibile di utilità pratica fu realizzato solo all’inizio del XX secolo, grazie all’introduzione del motore a scoppio e delle leghe di alluminio. Si trattava, comunque, sempre di mezzi più leggeri dell’aria.
Il vero antenato del volo moderno è stato l’aquilone, conosciuto dai Cinesi già nel 400 a.C., primo congegno più pesante dell’aria a liberarsi in volo. Trasformato in aliante, l’aquilone è stato il vero primo aereo della storia.
Dopo aver compiuto per anni esperimenti con aquiloni e alianti, i fratelli Wright costruirono una macchina volante munita di eliche, con la quale compirono il loro primo volo di pochi secondi: era l’anno 1903.
Negli anni che precedettero la prima guerra mondiale, molti pionieri diedero impulso all’arte del volo con apparecchi realizzati in legno e tela. Nel 1909 fu compiuta la prima traversata del Canale della Manica con un monoplano e nel 1919 fu compiuto il primo volo attraverso l’Atlantico. Seguirono altre imprese con aerei sempre più efficienti e sicuri, equipaggiati con motori di grande potenza.
Nel 1970 arriva il Jumbo Jet che trasforma radicalmente il sistema di trasporto dei passeggeri; nel 1979 entra in servizio il Concorde, primo aereo supersonico di linea.

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