La memoria

Materie:Riassunto
Categoria:Psicologia

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LA MEMORIA

La memoria è la capacità dell’individuo di conservare tracce della propria esperienza passata e di servirsene per entrare in rapporto con la realtà presente e futura. La memoria interviene in tutti i processi mentali: la percezione, l’attenzione, l’apprendimento e il pensiero. Gli psicologi Atkinson e Shiffrin ritengono che vi siano tre memorie: memoria sensoriale, memoria a breve termine (MBT) e memoria a lungo termine (MLT).

La memoria sensoriale
Trattiene per pochi attimi un’elevata quantità di informazioni e rende possibile la percezione della realtà. Ha caratteristiche diverse a seconda dei sensi coinvolti.
La memoria sensoriale visiva, chiamata “memoria iconica”, è un tipo particolare di memoria di cui generalmente non siamo consapevoli e ci permette di ricordare cose o immagini viste anche per pochi istanti.
La memoria sensoriale uditiva, chiamata “memoria ecoica”, dura circa due secondi e ha un’importanza fondamentale nella comprensione del linguaggio verbale. Le parole sono costituite da un insieme di suoni e una persona non è in grado di identificare una parola prima di averne udito tutti i suoni.

La memoria a breve termine (MBT)
Trattiene le informazioni per un breve spazio di tempo (qualche decina di secondi), dopo di che tali informazioni scompaiono. La MBT può contenere contemporaneamente solo poche unità di informazioni: nell’individuo adulto, circa sette, con qualche variazione a seconda delle caratteristiche del materiale da ricordare. Le informazioni presenti in essa se non vengono trasferite nella MLT sono destinate a scomparire. Per evitare che ciò accada esiste una tecnica, chiamata reiterazione, consistente nel ripetere più volte l’informazione, a voce o solo con il pensiero. La MBT ha una funzione di transito per le informazioni provenienti dalla memoria sensoriale, prima che esse si trasformino in tracce permanenti, denominate tracce mnestiche, nella MLT.
Nella MBT avviene l’elaborazione delle informazioni mediante strategie che sono richiamate dalla MLT in tal modo la MBT agisce come memoria di servizio.

La memoria a lungo termine (MLT)
Può essere paragonata a un archivio, di capacità quasi illimitata, dove sono conservate tutte le esperienze e le conoscenze acquisite nel corso della vita, oltre a quelle che fanno parte del nostro patrimonio genetico, come gli istinti. La MLT è suddivisa in memoria esplicita, o dichiarativa, e memoria implicita, o procedurale.
La memoria esplicita, o dichiarativa
Comprende tutto ciò che può essere descritto consapevolmente dal soggetto ed è suddivisa in memoria episodica, memoria semantica e memoria emozionale.
- la memoria episodica riguarda il ricordo di fatti della vita personale del soggetto.
- la memoria semantica comprende le parole, i simboli, i concetti, procedure per risolvere problemi.
- la memoria emozionale è data dal ricordo delle vicende che ci hanno coinvolti emotivamente e che siamo in grado di descrivere, in questo caso si parla di memoria emozionale esplicita. Questi episodi riaccendono in noi anche le sensazioni legate alle emozioni vissute, e queste costituiscono la memoria emozionale implicita.
La memoria implicita, o procedurale, riguarda tutte quelle informazioni che usiamo automaticamente (es. salire le scale, guidare l’automobile). La memoria procedurale oltre alle abilità motorie comprende anche abilità percettive (es. riconoscere i volti, le espressioni facciali), e cognitive (es. una persona che conosce la città dove abita è in grado di percorrere in modo automatico il tragitto anche complesso che la riporta a casa).
Il recupero
È il processo che richiama alla mente gli eventi e le informazioni memorizzate. Esso avviene attraverso le rievocazione e il riconoscimento.
La rievocazione si verifica quando l’esperienza è riportata alla mente con il pensiero o con le parole. Il riconoscimento si ha quando siamo in grado di individuare qualcosa o qualcuno come conosciuto, cioè come facente parte della nostra esperienza passata.

L’oblio
È la dimenticanza delle esperienze passate e può essere totale, quando non rimane alcuna traccia di tali esperienze, o parziale, se ricordiamo una parte di esse. Il fenomeno dell’oblio si spiega attraverso il processo del decadimento, che consiste nell’indebolimento o nella scomparsa delle tracce lasciate nella MLT dalle esperienze passate. Esso avviene perché tali esperienze non vengono ripetute e non vengono mai riportate alla memoria. Quando un’esperienza disturba il recupero di un’altra esperienza abbiamo il fenomeno dell’interferenza ( es.una persona vedendo un film lo confonde con uno simile visto diverso tempo prima). Il processo che permette di fissare l’informazione nella memoria a lungo termine è definito consolidamento. Tale processo non è istantaneo ma perché l’informazione si consolidi occorrono una ventina di minuti. Tutto ciò è dimostrato dal fenomeno dell’amnesia retrograda.
L’amnesia retrograda si verifica quando a causa di un’esperienza traumatica si dimenticano le esperienze avvenute immediatamente prima.

L’apprendimento dei concetti è fondamentale per il potenziamento della memoria, riuscire a organizzare le esperienze attraverso delle categorie consente al soggetto di recuperare le informazioni molto più rapidamente. Nel corso dello sviluppo del bambino non aumenta solo il numero di concetti posseduti, ma vengono acquisite e utilizzate delle strategie per meglio memorizzare l’informazione, come ad esempio la reiterazione: per ricordare un numero telefonico che ci è stato detto, se non possiamo scriverlo, lo ripetiamo mentalmente più volte. Prima dei sette anni i bambini non usano la reiterazione in modo spontaneo poi a partire da tale età viene utilizzata con modalità sempre più efficaci.

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