Il Fu Mattia Pascal

Materie:Appunti
Categoria:Letteratura

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Testo

IL FU MATTIA PASCAL
DI LUIGI PIRANDELLO
BREVI NOTIZIE SULL AUTORE
Luigi Pirandello nacque il 28-06-1867 nei dintorni di Agrigento. Nel 1880 si trasferisce a Palermo, dove Luigi terminò gli studi classici, nel 1886 si iscrive, nella stessa città , alla Facoltà di Lettere; ma l'anno dopo si reca a Roma presso uno zio per frequentare l'università romana. Nel 1889, a causa di un contrasto con un professore di latino, abbandona l'università e si trasferisce a Bonn. Il 21-03-1891 si laurea presso l'università di Bonn. Tornato in Italia, nel 1893 si stabilisce a Roma dove ha i primi contatti con il mondo culturale romano. Nel 1936 si ammala di polmonite e muore il 10 dicembre. Nelle sue ultime volontà aveva lasciato disposizioni per il funerale:"Carro d'infima classe, quello dei poveri. Nudo. E nessuno m'accompagni, nè parenti, nè amici. Il carro, il cavallo, il cocchiere e basta". E così fu fatto.
Sintesi
Questo libro tratta la storia di Mattia Pascal, un tranquillo bibliotecario sposato e con un lavoro monotono ma calmo, insomma una vita molto normale forse troppo.... L'unica certezza che egli aveva era quella del suo ridicolo nome ma voleva che anche quella certezza svanisse. A lui il fato diede una clamorosa possibilità: rinascere, azzerare il proprio passato e ricominciare una nuova vita. La moglie, gli amici e la suocera lo riconoscono nel cadavere di un suicida e lo credono morto. Ricco, grazie una vincita al gioco, può rifarsi una nuova vita e si inventa così il ruolo di Adriano Meis. Ma la libertà appena acquisita é in realtà una ferrea prigione: non é nessuno, non esiste, non ha una realtà sociale, é un "forestiero della vita". Nemmeno l'amore che prova per Adriana può aiutarlo infatti non può sposarsi perché difatti lui non esiste e allora l'unica soluzione é quella di uccidere Adriano e far rinascere Mattia. La sua nuova identità ora é quella del fu Mattia Pascal: un morto-vivo che non può più riprendere la vita di prima(la moglie si é risposata) e a cui resta soltanto di ritornare a fare il bibliotecario in un paese dove nessuno legge e andare di tanto in tanto a far visita alla propria tomba.
Giudizio personale
Il romanzo pubblicato nel 1904 scandaglia anche umoristicamente, la realtà piccolo borghese ed evidenzia l'impossibilità per l'uomo di essere totalmente artefice proprio destino. In effetti questo romanzo evidenzia bene il desiderio che ogni uomo prova almeno una volta nella vita cioé quella di essere qualcun'altro, di ripartire da capo, di avere una nuova possibilità per non fare più errori ma in qualunque caso si potrebbe rimediare a degli errori facendone degli altri forse anche più grandi. Infatti la vita é bella perché é imprevedibile e ogni giorno ci potrebbero essere sorprese incredibili come quello che é successo a Mattia che ha avuto la possibilità di ricominciare una nuova vita, ma si é reso conto che tutte le persone hanno i loro problemi e le loro difficoltà e bisogna cercare di superarle e non di evitarle perché prima o poi arriva il momento che non puoi più aggirarle ma dovrai trovare la forza in te per affrontarle.

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