Ancor che l'aigua (25) per lo foco lasse
La sua grande freddura,
Non cangerea natura,
Se alcun vasello in mezzo non vi stasse;
Anzi avverrea senza alcuna dimura
Che lo foco stutasse,
O che l'aigua seccasse;
Ma per lo mezzo l'uno e l'altro dura.
Così, gentil criatura,
In me ha mostrato Amore
L'ardente su
Letteratura
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Così ha tolto l'uno all'altro Guido
La gloria della lingua.
Ma la gloria della lingua non bastava a Guido, a cui lingua e poesia erano cose accessorie, semplici ornamenti: sostanza era la filosofia. Perciò aveva a disdegno Virgilio, parendogli, dice il Boccaccio, la filosofia siccome ella è, da molto più che la poesia. Sottilissim
La discussione sul “progresso”: la corrente marxista
Per alcune correnti di stampo anticapitalistico, l’industria è il prodotto di una struttura economica condannabile (il capitalismo), che si impossessa di uomini e cose e li piega acriticamente all’interesse del profitto, schiacciando ogni altro spazio d’individualità e libertà. Per questa cor
Questa donna, che andar mi fa pensoso,
Porta nel viso la virtù d'Amore:
La qual fa disvegliar altrui nel core
Lo spirito gentil che vi è nascoso.
Ella m'ha fatto tanto pauroso,
Poscia ch'io vidi quel dolce signore
Negli occhi suoi con tutto 'l suo valore,
Ch'i lo vo presso e riguardar non l'oso.
E s'avvien
Sieti raccomandato il mio Tesoro,
Nel qual i' vivo ancora. (9)
La scienza in Brunetto è materia così rozza e greggia com'è la vita religiosa in Jacopone e la vita politica in Rustico. Il suo studio è di cacciar fuori tutto quello che sa, così crudamente come gli è venuto dalla scuola e senza farlo passare a traverso del suo pensie
Tra il 1801 e il 1805 vive nella casa paterna di Milano dove regna un mantalità tradizionalista; stringe amicizia con intellettuali di grande rilievo: Foscolo e Monti tra i letterati; Cuoco e Lomonaco nel campo degli studi filosofici e storici.
Nel 1805 Giulia Beccarla invita il figlio a Parigi, dove nel frattempo Imbonati muore: il ventenne Manzon
Il principe.
Il principe fu composto, quasi sicuramente, nel corso del 1513. La dedica al principe rappresenta una chiara rivendicazione, da parte di Machiavelli, della propria professionalità e competenza, in un momento in cui una grande e continua malignità di fortuna lo ha privato del suo incarico politico. Machiavelli si rivolge quindi al princi
Ariosto lasciò di se l’immagine di un uomo amante della vita sedentaria e contemplativa, tesa a riparare le difficoltà e le amarezze della vita quotidiana.
L’ORLANDO FURIOSO
Tra il 1500 e il 1504 aveva pensato di comporre un poema epico, del quale ci rimangono alcune terzine, in onore di Obizzo d’ Este ma il progetto fu ben presto abbandonato a