Roscio arrivò a Capua con Lucio Cesare e lì trovò i consoli e Pompeo; riferì le pretese di Cesare.
A quello, deliberata con questo la questione, rispedirono la lettera per mezzo dei medesimi. Nella lettera Pompeo e i suoi soci chiedevano a Cesare che si allontanasse da Rimini, che tornasse in Gallia, lasciasse gli eserciti; se avesse fatto questo, p
Latino
Ordina per: Data ↓ Nome ↑ Download Voto Dimensione ↑
“CESARE E I PIRATI”
Cesare, mentre da giovane navigava verso l’Asia, fu catturato dai pirati i quali al tempo infestavano tutti i mari. Essendo stato liberato grazie al denaro pubblico dei cittadini di quella provincia, radunata una piccola flotta e per di più disordinata, di notte diresse la rotta verso quella dove si trovavano i pirati stess...
Infatti andò dalle trappole e con i denti affilati le corrose e le lacerò finché il leone fu libero. Così il forte leone salvato dal debole topo accettò il giusto premio della sua misericordia....
Intanto i nemici per il piccolo numero di soldati romani con arroganza pensavano: «Con una facile battaglia vinceremo i romani e vendicheremo le loro offese».
Tuttavia non indossavano le armi e non uscivano dal loro accampamento per la battaglia. Perciò l’esitazione dei Galli diede più forza ai Romani: accelerarono il cammino e senza pausa salirono
Quando i marinai entrano nel mar Ionio, salutano la costa della Grecia navigano verso l’Italia. La navigazione è tranquilla fino alla Sicilia, ma lo Stretto di Messina, tra Scilla e Cariddi, orridi mostri, è agitato dalla forza del vento. E poi con la perizia del timoniere e la diligenza dei marinai la nave passa integra nel mar Tirreno. I passeggeri,
Un esempio di adulazione incredibile
Versione scheda
Gli adulatori, per procurarsi la grazia dei re e dei tiranni, non solo accrescono le cose vere, ma talvolta dicono totalmente falsità. Molti infatti desiderano essere lodati anche per quelle virtù che non hanno! Perciò gli avari talvolta sono lodati per la libertà, i brutti per la f...
Un tempo l’amore per la libertà nei cittadini romani era tanto che (essi) andavano senza timore incontro alla morte, per difendere la repubblica e le libertà, ora il timore della morte è tanto da rinunciare volentieri alla libertà, per salvare la vita. Gli antichi Romani erano temuti, noi temiamo: i barbari pagavano i tributi a quelli, noi siamo tribut
Saggezza del re spartano Agesilào
Versione 1 pagina 467
Agesilào, re degli Spartani, essendo giunto in Messene con un’ingente esercito per ridurre nuovamente in potere dei Lacedemoni i Messeni, che si erano ribellati a Sparta, mandò innanzi i cavalieri affinché esplorassero i luoghi ed esaminassero gli animi dei cittadini. Essi riferi...
Il tribuno ritenne ciò come augurio mandato dal cielo e pregò gli dèi che fossero propizi a lui ad ai Romani. L’uccello non solo rimase sull’elmo ma, quando il Romano ed il Gallo incominciarono la lotta, librandosi sulle ali afferrò la bocca e gli occhi del Gallo con il rostro e gli artigli, finché Valerio (non) sgozzò il nemico atterrito dal prodigio.
E poichè ogni forza e dignità dell’oratore è distribuita in cinque parti, come dover reperire per prima quello che dire, in seguito distribuire e comporre le cose trovate non soltanto per ordine, ma anche in un certo momento e con giudizio e infine vestire e ornare quelle cose con l’orazione; dopo imparare a memoria; infine porgerle con dignità e grazi