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Categoria: | Latino |
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Testo
“CESARE E POMPEO NON SI ACCORDANO”
Cesare, conosciuta la volontà dei soldati, con quella legione che aveva condotto con sé dalla Gallia, si diresse verso Rimini e lì dispose gli accampamenti. Il giovane Lucio Cesare, ambasciatore di Pompeo, venne là con il pretore Roscio. Questo riferì a Cesare gli ordini di Pompeo e lo pregò di non nuocere allo stato e di allontanare la sua ira. Il pretore Roscio discusse le medesime questioni e le medesime parole con Cesare, che dettò le sue condizioni di pace a quelli.
Roscio arrivò a Capua con Lucio Cesare e lì trovò i consoli e Pompeo; riferì le pretese di Cesare.
A quello, deliberata con questo la questione, rispedirono la lettera per mezzo dei medesimi. Nella lettera Pompeo e i suoi soci chiedevano a Cesare che si allontanasse da Rimini, che tornasse in Gallia, lasciasse gli eserciti; se avesse fatto questo, promettevano che lo stesso Pompeo sarebbe andato in Spagna.
Cesare, ascoltate queste richieste, considerò ingiuste le condizioni, e così mandò Marco Antonio con cinque truppe ad Arezzo, lo stesso con altri soldati occupò Pisa e Ancona.