I Greci venivano qui per consultare il dio, prima che iniziassero qualcosa di importante, qui portavano dopo momenti favorevoli i doni votivi. Apollo era rappresentato come un giovane senza barba, leggiadro per la lunga chioma, che teneva l’arco con la destra e con la sinistra la lira, per lo più con una corona d’alloro, il quale albero era ritenuto sa
Latino
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alieno arbitrio dimitteret, memor
pristinarum virtutum venenum, quod
semper secum habere consuerat,
sumpsit
(da Cornelio Nepote)
Annibale, ritenendo che gli ambasciatori italiani fossero stati inviati per richiederlo, si imbarcт di nascosto e attraverso il mar Mediterraneo si rifugiт in Siria da Antioco.
Fu a capo di poche navi,
Se si tratti di un epistolario reale o fittizio è questione dibattuta; fatto sta che S. è convinto che lo scambio di lettere permetta di ottenere un'unione con l'amico che, fornendo direttamente un esempio di vita, si rivela più efficace di un insegnamento dottrinale. La lettera è maggiormente vicina alla vita reale e permette di proporre ogni volta un
Questionario
a. Cicerone attacca la figura di Clodia per mezzo di un suo antenato, in modo da far risaltare maggiormente le sue colpe ed in modo da evidenziare quanto la donna sia dissoluta, facendo addirittura proferire forti parole di sdegno e accusa da un uomo illustre quanto, per esempio, Cieco.
b. Appio Claudio rimprovera a Clodi
L’epistolario di Cicerone è composto da 931 lettere, copre un arco di tempo che va dal 68 al 43 A.C. e sono così ripartite:
1. AD ATTICUM, in 16 libri (dal 68 al 44 A.C.). Cicerone stesso intendeva rivederne e poi pubblicarne circa 70, forse tra le più interessanti dal punto di vista politico. La morte gli impedì di realizzare il suo progetto, che f
Confronta, infatti, le divine scoperte che altri fecero in antico. E in effetti si narra che Cerere le messi e Libero la bevanda prodotta col succo della vite abbian fatto conoscere ai mortali; eppure la vita avrebbe potuto durare senza queste cose, come è fama che alcune genti vivano tuttora. Ma vivere bene non si poteva senza mente pura; quindi a mag
E, poiché ho insegnato quale sia la natura dell'animo e di quali elementi costituita viva in unione col corpo e in che modo, una volta divisa, torni ai primi principi, ora comincerò a dirti ciò che con queste cose è connesso strettamente: esistono quelli che chiamiamo simulacri delle cose; i quali, come membrane strappate dalla superficie delle cose, v
Infatti, appena la tua dottrina comincia a svelare a gran voce la natura quale è sorta dalla tua mente divina, fuggon via i terrori dell'animo, le mura del mondo si disserrano, vedo le cose svolgersi attraverso tutto il vuoto. Appaiono la potenza degli dèi e le sedi quiete, che né venti scuotono, né nuvole cospargono di piogge, né neve vìola, condensat
O misere menti degli uomini, o petti ciechi! In che tenebre di vita e tra quanto grandi pericoli si consuma questa esistenza, quale che sia! E come non vedere che nient'altro la natura latrando reclama, se non che il dolore sia rimosso e sia assente dal corpo, e nella mente essa goda di un senso giocondo, libera da affanno e timore? E dunque vediamo ch
Ché appena è dischiuso l'aspetto primaverile del giorno e, disserrato, si ravviva il soffio del fecondo zefiro, prima gli aerei uccelli te, o dea, e il tuo giungere annunziano, colpiti nei cuori dalla tua potenza. Poi fiere e animali domestici bàlzano per i pascoli in rigoglio e attraversano a nuoto i rapidi fiumi; così preso dal fascino ognuno ti segu