Locke: la vita e le opere
John Locke (nato a Wrington, Bristol, 1632, morto a Oates, Essex, 1704), studiò al Christ Church College di Oxford ove divenne baccelliere e maestro delle arti e insegnante di greco, di retorica e di filosofia morale. Trovandosi a vivere in un momento particolarmente turbinoso della vita politica del suo paese (1649: decap
Filosofia
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Solamente il suo amore appassionato e costante del sapere, in unione alla speranza di acquistarsi fama se egli avesse percorso con rigida conseguenza tutto il cammino, gli resero possibile, a quanto dice egli stesso (nella conclusione al primo libro della sua opera principale), di compiere la sua opera.
Nel carattere di Hume lo zelo intellettuale e
La vita perciò è un sogno, un tessuto d’apparenze; poiché noi non siamo solo rappresentazione e conoscenza, ma anche corpo, possiamo “squarciare il velo di Maya” e afferrare la cosa in se (la verità).
Noi siamo vita e volontà di vivere e il nostro corpo è la manifestazione esteriore della nostra interiorità.
La Volontà di vivere
La Volo
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L’immagine di un mondo governato dal dolore, rispetto a cui l’esistenza umana, priva di un senso trascendente che sappia darne una spiegazione, è solo un istante. Alla nolontà di Schop. N. oppone una coraggiosa accettazione del dolore (come quella degli eroi della tragedia greca). La rinuncia ad ogni soluzione consolatoria, sia metafisica che religiosa,
Si pone il problema : La virtù è insegnabile? Quindi il problema della paideia , virtù unica, educazione nel suo complesso. Teoria della reminescenza : conoscere è ricordare ; sappiamo già cos’è una virtù perché l’idea, il concetto è sepolto nel nostro inconscio perciò lo si deve far riemergere dal passato alla mente. Ragionamento eristico : o sai o non
Schopenhauer rifiuta l’idealismo come sistema, anche se è gnoseologicamente idealista, condanna cioè ogni forma di ottimismo ed ha un rapporto polemico con il Romanticismo nelle sue manifestazioni filosofiche.
“Il mondo come rappresentazione”:
Secondo Schopenhauer ogni uomo ha una percezione del mondo che consiste di fenomeni, di cose cioè che c
Se la filosofia non può illudersi di conoscere l'essere in sé, il bene assoluto, il bello assoluto può chiarire, però, le ragioni di questa sua impotenza metafisica e può anche indagare quali sono le condizioni a priori, cioè trascendentali delle nostre attività conoscitive e pratiche che le rendano possibili e universalmente valide.
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