La rivoluzione russa

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Testo

LA RIVOLUZIONE RUSSA

Quando & dove. Le manifestazioni ebbero inizio il 23 febbraio 1917 (8 marzo, secondo il calendario occidentale) a
Pietrogrado, la piщ moderna delle cittа russe, a causa della scarsitа di cibo.

Obiettivi degli insorti erano: pane per sopravvivere, fine della guerra, spartizione delle terre, otto ore lavorative, aumento dei
salari.

LE VICENDE IN BREVE: 1917

Febbraio
Scoppio della rivoluzione a Pietrogrado;
nomina di un governo provvisorio per una assemblea costituente
fuga dalla capitale dello zar Nicola II e della corte;
riemergono i soviet (consigli dei lavoratori e dei soldati);
il governo, controllato dal partito cadetto (partito della borghesia liberale), rimanda le elezioni e rilancia l’impegno bellico;
smantellamento dell’Ochrana (polizia segreta russa) e liberazione dei prigionieri politici.

Aprile
Tesi di aprile di Lenin: passaggio di tutto il potere ai soviet e dunque emarginazione totale della borghesia
dalla direzione del paese;
dualismo di potere tra i soviet (consenso dei lavoratori) e il governo di L’vov;
formazione di un altro governo provvisorio sotto la guida del socialista indipendente Kerenskj
(appoggiato dai socialisti rivoluzionari e dai menscevichi);
il governo prosegue la guerra e scatena la repressione contro l’opposizione di estrema sinistra
(bolscevichi e anarchici);

Ottobre
Insurrezione dei soviet sotto la guida di Trockij;
nuovo governo: Consiglio dei commissari del popolo (Lenin alla presidenza e Trockij agli Esteri);
trattative per una pace giusta e democratica
decreto sulla terra (i latifondi degli aristocratici e della Chiesa vengono trasferiti ai contadini organizzati in
soviet)
direzione delle industrie sotto il controllo dei consigli degli operai
sostituzione della polizia e dei tribunali con le milizie e le giurie popolari
equiparazione giuridica della donna all’uomo
religione ridotta ad una scelta di coscienza
eliminazione dei privilegi della Chiesa;
elezioni a suffragio universale per l’Assemblea costituente (75% ai socialisti rivoluzionari e 25% ai
bolscevichi);
scioglimento con un atto di forza dell’Assemblea;
pace con la Germania;
proclamazione della Repubblica socialista federativa sovietica russa in luglio.

LE VICENDE IN BREVE: 1918
marzo
Trattato di pace con la Germania (Brest-Litovsk)
inizia la guerra civile:

la controrivoluzione, diretta dai generali zaristi, fu appoggiata dall’Intesa e sostenuta da tutti i partiti
dell’opposizione. La lotta fra eserciti bianchi (colore della bandiera zarista) e l’Armata rossa, sotto la guida
di Trockij, continuт fino al 1920 concludendosi infine con la vittoria dei rivoluzionari.

Conseguenze politiche e sociali in Russia

Alla fine della guerra il Partito bolscevico impose con la forza provvedimenti eccezionali, svuotando gradatamente gli stessi poteri dei soviet. Alla distribuzione gratuita tra la popolazione urbana dei generi di prima necessitа prelevati d’autoritа ai contadini si aggiunse la confisca senza indennizzo delle industrie, delle banche e dei trasporti. Pene severissime furono previste per coloro che si sottraevano al lavoro obbligatorio o al servizio militare ed era misconosciuto ogni diritto all’autonomia delle
singole nazionalitа giа oppresse dallo zarismo, nonostante fosse contemplato dalla costituzione fino all’eventuale scelta separatista.

Nasceva una nuova polizia politica (la famigerata Ceka) con il compito di reprimere ogni opposizione, compresa quella dei gruppi operai di sinistra e degli anarchici. Lo sciopero era vietato e i sindacati dovevano sottoporsi al controllo dello stato e quindi del partito.

Conseguenze politiche e sociali fuori della Russia

La vittoria della rivoluzione sovietica venne accolta dai rivoluzionari di tutto il mondo con entusiasmo. Sembrava possibile realizzare anche in altri paesi ciт che era avvenuto in Russia. I partiti politici di ispirazione socialista e radicale guardarono all’esperienza bolscevica come ad un modello da imitare e si impegnarono con slancio e fiducia nell’organizzare la rivoluzione nei propri paesi.

Il nuovo regime era in realtа molto debole e assillato da difficoltа interne ed esterne: l’ostilitа degli stati europei (che temevano il diffondersi dell’ondata rivoluzionaria) e la rovina economica della Russia. Venne cosм costituita, nel 1919, la Terza Internazionale Comunista (Komintern), della quale facevano parte i partiti comunisti che intendevano rovesciare i regimi borghesi dei propri paesi, e nella quale il partito comunista sovietico, il PCUS, svolgeva un ruolo dominante.

Conseguenze economiche in Russia

Consapevole della gravitа della situazione, nel 1921 il Partito comunista attuт un nuovo programma economico: la NEP, ossia la Nuova Politica Economica. Alla base della NEP c’era la consapevolezza che non si sarebbe potuto continuare a governare adottando misure di sicurezza contro l’ostilitа della maggioranza della popolazione, ossia delle masse operaie e contadine, e che senza il loro consenso il potere del governo comunista bolscevico non si sarebbe potuto consolidare.

Il programma, accanto alla statalizzazione dell’industria pesante, delle miniere e delle banche, aumentava la piccola proprietа privata. Si trattava infatti di conciliare i principi della rivoluzione con le esigenze dell’immensa massa di contadini, da secoli in attesa di divenire proprietari di un pur minimo pezzo di terra. Al fine di stimolare lo sviluppo agricolo e industriale si decise quindi di liberalizzare il commercio privato, prima vietato: il contadino non fu piщ costretto a versare allo stato i prodotti eccedenti, ma potй venderli. Inoltre venne anche incentivata la piccola industria privata, per stimolare la circolazione dei prodotti sul mercato. Gli effetti positivi della NEP furono immediati: la produzione aumentт, si allargт la piccola proprietа contadina, i generi alimentari furono piщ facilmente reperibili e il governo recuperт il consenso delle masse contadine.

Esempio



  


  1. lolli

    tesina terza meda rivoluzione russa