il '900 in cina

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Testo

La Cina

1900
Hong Kong passa per 100 anni in mano agli inglesi

fino al 1912 la Cina è un impero (chiamato “Celeste Impero”).
Dal 1600 la Cina è governata dalla dinastia Quing fino al 1912; questa era mal sopportata dal popolo perché era originaria della Manciuria. Questa zona è molto ricca di materie prime e inoltre la popolazione non era di origine cinese.
La Cina era rimasta totalmente chiusa all’occidente fino alle guerre dell’oppio; con queste guerre la Cina fu costretta ad aprire i mercati e a cedere molti porti alle nazioni europee.
1912
Svolta repubblicana. Sun Yat-Sen fonda il partito repubblicano nazionalista (kuomitang).

Divenne il primo presidente dello stato repubblicano.
Nel frattempo nel nord della cina resistevano le truppe imperiali governate dal generale Yuan Shih-Kai.
1916
Yuan sostituisce a Sun alla guida del paese e lo esilia.

Alla morte del generale la Cina cade in mano ai signori della guerra, appoggiati dalle nazioni europee.

La cina partecipando alla prima guerra mondiale acquisisce il diritto di partecipare alla conferenza di pace di Washington, nella quale le vengono restituiti i territori che erano sotto l’influenza tedesca, ciò a scapito del Giappone.

Il Giappone sostenendo i signori della guerra impone la propia influenza in Cina fondando un governo con capitale a Pechino.

• Crescita della protesta sociale → disagio dovuto al ritardo economico sociale
• La classe operaia era una minoranza → concentrata nei centri urbani
• Intellettuali e studenti promuovono iniziative per la modernizzazione del paese

1920
Sun, a Canton, fonda un governo autonomo, contrapposto a quello di Pechino.
Questo governo era riconosciuto solo dall’Unione Sovietica.
Esso era ispirato a ideali liberal-democratici e a un forte sentimento nazionalista antigiapponese
1921
Mao Zedong fonda il partito comunista cinese (PCC).

Si poneva a sostegno degli operai e dei contadini.

Comunismo visto in maniera rurale. Mao riteneva che i contadini debbono essere preparati militarmente facendo insorgere la rivoluzione di regione in regione.
1923
L’Urss all’interno del Commitern spinse affinché il PCC e il Kuomitang si alleassero per contrastare il governo filo giapponese
1925
Muore Sun
1926
Chiang Kai-Shek sostituisce Sun a capo del Kuomitang.

Chiang da inizio alla lotta armata contro Pechino

Mao nel frattempo organizza rivolte operaie e contadine
1927
A Shangai la rivolta operaia anticipa l’arrivo delle truppe nazionaliste, liberando la città dall’occupazione giapponese
1928
Chiang, temendo l’affermarsi di Mao come guida nella lotta antigiapponese, scatena una violenta repressione antioperaia

Rottura fra nazionalisti e comunisti

Pechino cade in mano ai nazionalisti

Repressione contro i comunisti, i superstiti si rifugiarono nella regione del Kiangsi dove fondarono una repubblica sovietica
1931
Il Giappone fonda lo stato indipendente del Manciuko in Manciuria

Il Giappone avanzando verso sud costrinse Chiang a spostare la sede del suo governo a Nanchino
1933
Chiang intraprese un’azione per il totale annientamento dei comunisti. Essi furono costretti a fuggire guidatia da ma in quella che venne chiamata la “lunga marcia”, 10000 kilometri attraverso la regione del Kiangsi fino a quella dello Yeanun controllata dai comunisti.

Il prestigio di Mao crebbe notevolmente così come la diffusione delle sue idee.
1936
I giapponesi pongono un ultimatum al governo di Nanchino.
1940
Il PCC e il Kuomitang si riavvicinano per contrastare il Giappone. Nonostante ciò l’avanzata Giapponese risulta vittoriosa

DOPO LA 2° GUERRA MONDIALE

Il Giappone perde la guerra e la Cina è libera dalla sua egemonia. Ma era divisa tra due governi, quello comunista e quello nazionalista.

Chiang e i nazionalisti erano sostenuti dagli aiuti americani

Mao e i comunisti erano sostenuti dall’unione sovietica. Durante il 7° congresso del PCC Mao si trovò in una situazione di debolezza, così cerò di evitare lo scontro diretto proponendo un governo di coalizione con il partito nazionalista. Però i nazionalisti chiesero lo scioglimento dell’esercito dei comunisti. Al rifiuto di Mao, chiang lanciò un’offensiva per eliminare i comunisti. Scoppiò una guerra civile che ebbe la sua conclusione il 1° ottobre 1949.
1949
Il 1° ottobre Mao proclamò la nascita della Repubblica Popolare Cinese con capitale a Pechino.

La Repubblica strinse un’alleanza con l’URSS nello spirito di fratellanza tra paesi comunisti e riconoscendole il ruolo di stato guida tra i paesi comunisti

LA POLITICA DI MAO

Mao riorganizzò il settore agricolo e avviò i piani quinquennali per avviare l’industrializzazione. La Russia sostenne il governo di Mao fornendoli aiuti economici e tecnologici.

Mao decise di appoggiare una politica morbida di distensione chiamata “politica dei 100 fiori”, caratterizzata da:

• Prudenti sul piano del dibattito politico
• Concessione di una versione cinese della NEP
1956
In Russia si ebbe la destalinizzazione di Kruscev → a questo punto la Cina propose rapporti di piena parità all’interno del movimento comunista

La Cina aveva partecipato anche alla conferenza di Badung e intratteneva rapporti con i paesi non allineati → cosa sgradita a Mosca

La Cina si trovò isolata dall’occidente:
• Gli stati uniti non la riconoscevano
• Il seggio dell’ONU venne affidato alla piccola Cina nazionalista di Taiwan

1958-60
Le difficoltà interne fecero abbandonare la linea morbida dei “100 fiori” → grande balzo in avanti:
• Necessario sviluppo veloce
• Rendere i contadini l’avanguardia della rivoluzione
• Rottura con l’URSS → linea asiatica indipendente

Il grande balzo in avanti aveva lo scopo di raggiungere in 15 anni i livelli produttivi britannici → fallimento → carestia
1960-66
A causa del riavvicinamento tra URSS e USA, la Cina accusa la Russia di revisionismo; e si pone come terza forza internazionale.
1966
Mao inaugurò la rivoluzione culturale; vennero mobilitate le guardie rosse, che avevano il compito di eliminare i rappresentanti della vecchia cultura, attraverso la loro rieducazione. Essi venivano processati e costretti a lavorare nei campi o nelle fabbriche, per purificarli dalle scorie borghesi e stroncare ogni tentativo di ritorno alle gerarchie

I giovani occidentali videro in ciò la capacità di realizzare una nuova società davvero egualitaria fomentando così il mito della rivoluzione maoista
1976
Muore Mao.

Già prima della sua morte la rivoluzione culturale era stato un fallimento. Fu il primo ministro Zhou Enlai a ridimensionarla: mantenne il culto di Mao ma favorì una certa riabilitazione delle vittime.

Il primo ministro inoltre ebbe il compito di sviluppare una politica estera con lo scopo di disgelare i rapporti con l’Occidente e il Giappone.

Inoltre già prima della morte di Mao era iniziata un’opera di demaoizzazione, gli unici rimasti fedeli a Mao erano la “banda dei quattro” (tra cui la moglie di Mao), che però vennero eliminati.
1977
Deng Xiao-Ping sviluppò un piano di rinnovamento economico che riguardava in particolare:

• il rilancio delle relazioni economiche internazionali
• la cauta apertura a esperimenti economici che avessero lo scopo di sviluppare interessi privati
• l’introduzione di elementi di mercato nel sistema economico interno

vennero abbandonate le idee ispiratrici della rivoluzione maoista. La terra rimaneva proprietà dello stato ma era affidata alle famiglie contadine, che venivano incoraggiate a commercializzare i loro prodotti. Si sviluppo una piccola-media imprenditoria privata, pur restando statali le maggiori produzioni. I dirigenti industriali venivano selezionati in base alle loro capacità manageriali, ed erano invitati ad assumersi maggiori responsabilità gestionali.

Inoltre vennero create le ZES, regioni speciali in cui le aziende occidentali poterono delocalizzarsi per utilizzare la manodopera cinese a basso costo e l’unica proprietà privata ammessa è quella industriale.

Anche le relazioni con l’URSS migliorarono dopo l’avvento di Gorbaciov
1989
Strage di piazza Tien An-Men. Degli studenti universitari sostenitori della democrazia e contro un partito unico che controlla ogni fase della vita del cittadino chiedono per 40 giorni in piazza più diritti civili. Nella notte tra il 3 e il 4 giugno i carri armati invadono la piazza: molti giovani vengono uccisi e altri vengono rinchiusi nei Lao Gai.

Questo evento fu una sorta di paravento per coloro che auspicavano in occidente la caduta del comunismo. Infatti questo fu l’apice della violenza del comunismo, e nessuno stato comunista avrebbe mai ripetuto una tal repressione violenta. Così fu favorita la caduta pacifica del comunismo
1992
La Cina autodefinì a sua economia come “economia di mercato socialista”.

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