Risoluzione di un caso professionale.

Materie:Appunti
Categoria:Psicologia
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Data:14.02.2007
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Testo

Fase informativa: età; malattia + sintomi; famiglia; relazioni (anche lavoro); personalità; economico. No informazioni dettagliate sulla malattia.

Fase organizzativa:
bisogni: si prima necessità, affetto/cura/comprensione/mantenere relazioni sociali, di autostima ed autonomia, assistenza medica o socio/sanitaria (medico di base, neurologo, psicologo, assistenza domiciliare, fisioterapista), di mantenere le capacità residue; mantenere l’equilibrio famigliare, di assistenza economica, di continuare l’attività lavorativa con diverse mansioni.
Risorse: vanno motivate. Il paziente ha ottimi rapporti famigliari: la moglie è casalinga e si occupa esclusivamente del marito e del figlio; Carlo ha una figlia che vive in una città vicina ed è sposata con un impiegato di banca; Carlo potrebbe reagire positivamente alla malattia perché ha un carattere creativo; la famiglia vive in un appartamento di sua proprietà quindi non ha spese aggiuntive; su territorio sono presenti strutture adeguate per l’assistenza e la cura della patologia; è ancora abb. Cosciente della sua malattia.
Limiti: è affetto da Halzeimer; ha problemi di memoria e comportamenti bizzarri; non potrò più svolgere le mansioni lavorative a causa della sua malattia. La situazione economica non è favorevole a causa delle numerose spese; la figlia vive in un’altra città e non può assistere il padre; le relazioni sociali potrebbero essere compromesse; la malattia potrebbe sviluppare fenomeni di etichettamento; il rapporto padre/figlio è compromesso dalla malattia.
Obbiettivi: permettere a Carlo di vivere il più possibile normale; renderlo consapevole/cosciente della sua malattia; dargli cure e assistenza; favorire il mantenimento dei rapporti sociali e dell’equilibrio famigliare; contrastare il decadimento psico/fisico; mantenere le capacità residue favorendo l’autonomia; motivare il paziente attraverso le attività ludico/creative; ottenere finanziamenti dagli enti sociali; cercare di mantenere le mansioni lavorative.
Attività e compiti: figure-tempi-strumenti. Il medico di base visiterò Carlo una volta al mese per constatare la progressione, il decorso della malattia e l’eventuale situazione fisica. Il neurologo visiterà Carlo una vota a settimana per effettuare, con strumenti idonei, l’evolversi della situazione cerebrale. Lo psicologo incontrerà Carlo due vote al mese presso l’ASL e condurrà dei colloqui con l’ ausilio, dei test volti a sondare le capacità cognitive; lo psicologo si incontrerà con la famiglia per effettuare un’anamnesi clinica e psico-sociale del paziente. Lo psicologo incontrerà il datore di lavoro che, sulla base dell’analisi clinica fornita dal neurologo, stabilirà i compiti di Carlo nell’azienda. Il T.S.S. proporrà attività ludico-ricreative per aiutare il paziente a sviluppare le sue capacità memoriche. Gli A.d. si recheranno presso l’abitazione una volta al giorno per dare sostegno alla famiglia e le cure necessarie, il fisioterapista si recherà all’abitazione del paziente per verificare le capacità motorie del paziente.
Verifica: volta per volta (in-itinere). Ogni 2 mesi l’equipe si incontrerà per discutere con la famiglia degli eventuali progressi e regressi di Carlo facendo particolare riferimento alla memoria e al comportamento.

Fase attuativa: mettere in atto il progetto.

Fase valutativa: verificare al termine del progetto se gli obbiettivi sono stati raggiunti; se sarà così il caso potrà essere riproposto ad una situazione analoga; se non sono stati raggiunti si provvede alla rivalutazione degli stessi.

Esempio



  


  1. rita

    un caso professionale in cui venga messo in evidenzia uno stato alterato psicofisico e sociale

  2. desiree

    una risoluzione del caso professionale per un soggetto down