Machiavelli

Materie:Tema
Categoria:Letteratura

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Testo

Scrivi un testo che illustri la teoria politica di Machiavelli utilizzando le seguenti espressioni:
Nel mondo non e’ se non vulgo
Volpe e lione
Virtu’ fortuna
Essere parere
Ruinare
Virtu’ e armi proprie
Cognizione delle antiche e moderne cose
Religioso-incredulo

“Il mondo non e’ se non vulgo”: ecco la concezione di Machiavelli sull’umanita’.
Uno dei massimi trattatisti del rinascimento considera l’uomo come un individuo avido, adulatore, fuggitore di pericoli, prede di inganni e queste caratteristiche sono immutabili nel tempo, percio’ chiunque voglia prendere il potere sul piano politico deve agire, senza tenere conto della morale (pensiero politico amorale), per necessita’ di questa realta’ effettuale: infatti nel XVIII capitolo, emerge il tema per cui il fine giustifica i mezzi, ossia il principe puo’ anche essere crudele per ottenere il potere, ma e’ soprattutto molto importante non farsi odiare per aver sottratto la donna o il patrimonio altrui, perche’ “l’uomo dimentica piu’ facilmente la morte del padre che la perdita del proprio patrimonio”.
Dunque un principe, per non ruinare deve tenere un comportamento adeguato e soprattutto avere la cognizione delle antiche e moderne cose che possono fungere da esempio, in quanto guardando agli errori commessi in passato, si può agire correttamente al presente (per questo nel manuale del Machiavelli per ogni tesi sostenuta c’e’ sempre un esempio delle moderne o antiche cose).
Nel manuale, Machiavelli designa un comportamento specifico che il principe e’ tenuto a considerare: prima di tutto deve saper utilizzare bene, a seconda dei casi, sia la legge sia la forza, e di quest’ultima, che lo rappresenta come la parte bestiale dell’uomo, soprattutto il lione (la violenza) e la volpe (l’astuzia e il saper simulare e dissimulare), dote che dev’essere mantenuta nascosta dalla conoscenza di altri.
Inoltre deve possedere le cinque qualita’ fondamentali o per lo meno parere di possederle, (“ognuno vede quello che tu pari, pochi sentono quello che tu sei”, da qui riemerge il pensiero negativo di Machiavelli sull’uomo) : la pieta’, la fede, l’integrita’, l’umanita’ e la religione, soprattutto quest’ultima e’ particolarmente tenuta in considerazione.
È molto importante che il principe sappia tener testa ad una realtà mutevole e che sia in grado di rimediare tempestivamente agli imprevisti, ossia la fortuna, per cui deve conformarsi ai tempi e alle cose, oltre che essere flessibile e non e’ indispensabile la virtu’ per vincere totalmente sul caso; un’impresa non molto facile per la natura umana, perche’ questa essendo abituata al successo, le e’ difficile cambiare la propria inclinazione naturale.
Il Machiavelli esprime due paragoni riferiti alla fortuna: il primo paragone e’ riferito alla donna, per dominarla bisogna batterla ed e’ per questo che e’ amica dei giovani poiche’ sono piu’ impetuosi e audaci, mentre il secondo è paragonata a un fiume in piena, che distrugge tutto quello che trova, ma quando è calmo gli uomini creano argini in modo da incanalare e domare tale forza, ma la fortuna dirige la sua furia dove non sono stati creati argini, quindi un principe, che vive fidando solo su di essa, all’improvviso può andare in rovina, questo perché la fortuna ha cambiato direzione. Quindi, per l’autore ha successo colui che si adatta ai tempi.
Da qui possiamo dedurre che l’autore nutre un grande ottimismo nell’azione dell’uomo e quindi depone tutte le sue speranze in Lorenzo dei Medici, al quale fa un esortazione per riunire l’Italia.

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