La Mandragola, Machiavelli

Materie:Scheda libro
Categoria:Generale

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Data:19.12.2001
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Testo

Relazione del libro LA MANDRAGOLA

Titolo dell’opera: La Mandragola.

Autore: Machiavelli.

Casa Editrice: oscar classici mondatori.

Personaggi:

- Nicia: è un ricchissimo dottore di mezza età. È considerato da tutti un uomo sciocco, ingenuo, credulone e di poca prudenza. Utilizza un linguaggio rozzo e di basso livello, che tenta però di arricchire e impreziosire per adeguarsi alla classe sociale cui dovrebbe appartenere. Sarà vittima di un inganno da cui nascerà il tradimento da parte della moglie.

- Callimaco: giovane di belle carni bianche e pastose. Ha vissuto vent’anni a Parigi dove a studiato. Possiede un linguaggio raffinato, misurato e gentile, eccedendo talvolta in troppa leziosità. Sarà definito un astuto amante da Lucrezia che, però, non sa che dietro tutto l’inganno v’è un’altra persona. Ama la moglie di Messere Nicia che riuscirà ad ottenere solo nel finale.

- Ligurio: amico di Callimaco, architetterà il piano per far amoreggiare l’amico con Lucrezia. È un uomo molto astuto che sa pesare ogni singola parola.

- Lucrezia: è la giovane moglie di Nicia. È molto bella e di rango sociale piuttosto elevato. E’ definita dolce, accorta, onesta, prudente, dura (quando occorre) e buona. Utilizza un linguaggio misurato e moderato che si accorda con la persona che tutti descrivono come una donna savia.

- Timoteo: è un frate astuto che però non sempre segue la retta via. Grazie alla sua eloquenza e alle citazioni bibliche spesso presenti nei suoi discorsi riesce a convincere Lucrezia facendola cadere nel tranello.

Trama:

Callimaco è un giovane innamorato di una nobildonna, Lucrezia, e chiede aiuto a Ligurio, un suo amico, per riuscire a conquistarla. Lucrezia è, però, sposata con facoltoso medico, messere Nicia, molto più vecchio di lei. Quest’ultimi non hanno ancora avuto un figlio dopo anni di matrimonio ed il medico è ormai convinto della sterilità della moglie. Ligurio prende al balzo la situazione per inscenare un tranello al marito credulone e consiglia Nicia di consultare un famoso medico di nome Callimaco, conosciuto anche a Parigi. Callimaco in quest’incontro spiega a Nicia che ha inventato una pozione di mandragola che farà diventare fertile la moglie se costei la berrà. Purtroppo però il primo uomo che passerò la notte con la donna che ha assunto la pozione morirà, quindi se Lucrezia dovesse bere la mandragola dovrebbe giacere con uno sconosciuto preso per strada per non uccidere il marito. Nicia nonostante tutto accetta e porta la pozione di Callimaco alla moglie. Ligurio riesce anche a corrompere un frate che convince Lucrezia, e la madre, che passare una notte d’amore con uno sconosciuto, per tale fine, non è peccato. Per concludere l’inganno Ligurio organizza un rapimento e viene rapito un uomo robusto e giovane, che è proprio Callimaco che in questo modo riesce a passare la notte con la sua amata.
La mattina seguente svela il tranello e il suo amore per lei a Lucrezia, che credendo tutto ciò il segno di un volere divino accetta di diventare amante abituale del ragazzo, che viene anche accolto in casa da Nicia, soddisfatto dal lavoro compiuto. In questo modo potrà continuare indisturbato la sua relazione segreta con Lucrezia.

Commento:

Questa commedia, ambientata nella Firenze del 1494 circa, ha messaggi, a mio parere, abbastanza chiari. Il primo che emerge è la costante presenza di corruzione della propria etica per il denaro o per fini propri. Callimaco è pronto ad utilizzare l’inganno e la forza per realizzare i suoi scopi; Ligurio promette soldi ad un frate per corromperlo e convincerlo a dire falsità a Lucrezia e la madre; Nicia, poi, dice di esser pronto ad uccidere per fini propri. Macchiavelli accusa quindi l’immoralità e la corruzione dei propri personaggi e quindi della propria epoca e società, ma allo stesso tempo ne ammira le virtù: elogia la furbizia e l’astuzia di Ligurio che sa prendere decisioni senza titubare; la stessa Lucrezia, alla fine, è considerata un personaggio dinamico che s’impegna per vivere al meglio una situazione che si è creata. Dopo la notte passata con Callimaco, infatti, prende tutto l’inganno come un volere divino e lo accetta anche per il tempo a seguire. Come commento personale sull’opera non posso negare che l’intreccio della trama e dell’evolversi dei fatti sia ben coordinato ma la lettura è stata difficile sotto l’aspetto della comprensione di un linguaggio ormai inutilizzato e non contemporaneo. Inoltre essendo un testo teatrale non v’è traccia di una “voce guida” che narri e descriva le varie situazioni quindi il lettore è spinto ad immaginarsi qualsiasi cosa.

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