perdidit urbes.
SINDROME D’AMORE
Assomiglia a un dio,
superiore, se è lecito, agli dei
colui che guarda e insistentemente ascolta che ridi dolcemente
te stando seduto di fronte
ciò a me misero
strappa tutti i sensi: infatti o Lesbia,
appena ti vedo non mi rimane un filo di voce;
ma la lingua si intorpidisce,
Letteratura Latina
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Il testo contiene un invito alla donna amata a vivere questo amore, per afferrare i pochi istanti offerti all’esistenza umana prima che questa finisca. I temi del carme sono principalmente due, opposti e complementari: la morte e la vita. A tutti i tradizionalisti, rappresentati qui dagli anziani più severi, i “senum severiorum”, Catullo oppone la sua
cum tantum sciat esse basiorum.
VIVIAMO, MIA LESBIA, E AMIAMO!
Viviamo, mia Lesbia, e amiamo
e i rimproveri dei vecchi troppo rigidi
stimiamoli un soldo! (per niente)
I soli possono tramontare e risorgere:
noi, una volta che la breve luce è tramontata,
dobbiamo dormire un’unica notte senza fine.
Dammi mille baci
c.). Il tono è affettuoso da una parte, e ricorda il fratello con dolcezza e rimpianto come già altre volte nel liber, dall’altra invece si fa sobrio e solenne, a sottolineare l’amara consapevolezza della morte e la stanca rassegnazione che rinnova il dolore. Il carme si ricollega alla tradizione letteraria dell’epigramma funebre, sia nella forma, per q
IL LIBER: Le 116 poesie del suo Liber (giunto a noi certamente incompleto) sono divise in tre gruppi secondo criteri sostanzialmente metrici: il primo gruppo è costituito da sessanta brevi liriche in metri vari, le cosiddette nugae ("cose da nulla"), di carattere lirico, amoroso o satirico; al centro si trovano gli otto componimenti più lunghi ed elabor
Dopo i lunghi sette anni di guerre in Gallia, Cesare volle tornare in Italia ed assumere la carica di consolato, ma i suoi avversari capeggiati da Pompeo glielo impedirono costringendo Cesare, una volta varcato il Rubiconde nel 49, ad intraprendere una nuova guerra contro i pompeiani.
Tale guerra venne da lui stesso definita “civile”. Egli ce ne par
La prima produzione poetica di Ovidio si colloca lungo quella tradizione di poesia d’amore che Properzio e Tibullo impersonavano. Ma Ovidio sembra tradire la fedeltà al giuramento e al servizio d’amore che l’elegia pretenderebbe. Ovidio sperimenta infatti un po’ tutti i generi importanti della letteratura: l’elegia, l’epos, l’epistola, la tragedia… ~~~~
Fu proclamato per la prima volta Augustus (venerabile, sacro), appellativo ricco di sfumature che pare derivi da augurium e augere per indicare la sua preminenza anche in ambito religioso: era colui che accresceva lo Stato. Con il termine auctoritas, che non poteva essere confuso con potestas,gli si attribuiva potere carismatico. Dunque ufficialmente
I primi 2 libri sono rivolti agli uomini.Nel I si consiglia dapprima come scegliere una donna, poi come ottenerne i favori, contando sulla sfrenata libido della donna. Apporta in proposito alcuni exempla mitologici tra cui quello di Pasifae, innamorata di un toro. Successivamente illustra le tecniche di seduzione consistenti nello scrivere lettere alla
• Si ipotizza una derivazione del romanzo greco dall’aggregazione di più novelle.
• Lo sviluppo della novella greca si colloca nella Ionia tra la fine del II sec aC e l’inizio del I sec aC grazie all’opera di Aristide Mileto autore di “storie milesie” (fabula Milesia). Il narratore è omodiegetico (interno) e il racconto è in prima persona. Si tratta