L'artificio del manoscritto

Materie:Riassunto
Categoria:Italiano

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Data:26.05.2005
Numero di pagine:2
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Testo

Parametri
1° testo: “I promessi Sposi”
(Alessandro Manzoni)
2°testo: “Naturalmente manoscritto”
(Umberto Eco)
Anno di stesura del libro
1821
1980 (epoca post-moderna)
Tipologia di scrittura
nell’introduzione.
Manzoni nella sua introduzione al libro lascia disorientato il lettore iniziando con una citazione, tratta da un manoscritto in lingua arcaica, che tende ad informare il lettore dell’epoca antica del manoscritto, provocando un certo distacco fra lettore ed introduzione.
Eco inizia il romanzo con un’introduzione che narra la sua storia con un manoscritto arrivatogli per caso.
La narrazione avviene in prima persona ed il linguaggio è scorrevole, perciò fa viaggiare il lettore con lui dandogli la possibilità di immedesimarsi nella storia.
Fonti
Scarse e poco conosciute.
Manzoni, infatti, pur non sapendo nulla, non si chiede né chi è l’autore del manoscritto, né i luoghi in cui la storia è ambientata, né i possibili nomi dei personaggi.
“….pure per degni rispetti si tacerà li loro nomi….”
Proliferazione di fonti.
“Quanto all’epoca in cui si svolgono i fatti descritti siamo alla fine del 1937, quando invece scriva l’autore è incerto (…) possiamo congetturare che il manoscritto sia stato stilato negli ultimi vent’anni del XIV°.”
Epoca del manoscritto
L’epoca è circa intorno al ‘600. Questo è dimostrato soprattutto dal linguaggio arcaico, tipico di quell’epoca.
L’epoca è più o meno intorno al 1500.
Traduzione del manoscritto
“Perché non si potrebbe, pensai, prender la serie de’fatti di questo manoscritto e rifarne la dicitura?”
Manzoni, con una sorta di auto ironia, pur sostenendo la validità della storia ne lascia in disparte i contenuti e critica la scelta linguistica operata nel romanzo proponendo di modificarla.
Eco si pone molti quesiti su quali sia la traduzione più appropriata per un testo di quello spessore. “a ben riflettere,assai erano le ragioni che potessero inclinarmi a dare alla stampa la mia versione italiana di una oscura versione neogotica francese di un’edizione latina da un monaco tedesco sul finire del 300. Anzitutto, quale stile adottare?”
Rapporto fra scrittore e manoscritto
“Mi sapeva male che una storia così bella dovesse rimanerci tuttavia sconosciuta….”così Manzoni, preoccupandosi che il manoscritto non venga conosciuto e tramandato si propone di tradurlo e modificarlo dove ritiene opportuno, così da rendere tutti partecipi di questa storia, a parer suo, molto bella.
Vi è un vero e proprio innamoramento da parte di Eco per questa storia.
Anch’egli dunque, impiegando numerosi fonti e dopo numerose ricerche, si propone di tradurlo e ciò diventa una vera e propria ossessione che lo riempie di dubbi riguardo alle possibili traduzioni del manoscritto.

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