Il cellulare ed i suoi usi

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Testo

Il cellulare e i suoi usi.
Negli ultimi tempi possiamo notare come il cellulare sia diventato uno strumento per far vedere su Internet tutto ciò che accade in classe.
Però in questi video non si assiste mai alla durata di una lezione come qualsiasi persona è portata a pensare, anzi, si passa dal maltrattamento di compagni diversamente abili, al molestare una ragazza tredicenne, fino ad arrivare a importunare un insegnante la quale dice di non aver reagito perché non accortasi di nulla.
E questi sono solo alcuni degli sconcertanti video che si possono trovare sui vari motori di ricerca, infatti due alunni sono arrivati addirittura a fare l’amore in classe durante un’assemblea mentre la maggior arte dei compagni assisteva a questi atti osceni e filmava tutto.
Ora, tutto ciò ha portato a luce atteggiamenti che non si conosceva: la maleducazione e/o l’ineducazione dei ragazzo, e l’uso del telefono cellulare durante le lezioni, e quindi bisogna prendere dei provvedimenti, e uno di questi potrebbe essere, anzi è, il divieto del telefono cellulare in classe.
Di sicuro non sono, anzi, non siamo contenti all’idea di bandire i telefonini dalle aule scolastiche, ma sembra l’unica soluzione, e infatti è pronto un disegno di legge. Infatti, l’onorevole Alba Sasso, prevede che i telefonini non possano assolutamente essere introdotti e utilizzati in classe durante l’ora di lezione, un divieto che coinvolge sia alunni che docenti. L’uso sarà consentito negli spazi e nelle ore consentite, per esempio nel corso dell’intervallo, ma assolutamente vietati durante gli orari di lezione. E comunque i ragazzi potranno essere reperibili attraverso un numero verde che le scuole andranno ad istituire, per venire incontro alle esigenze delle famiglie di poterli rintracciare in ogni momento. Oltre a ristabilire il livello d’attenzione nel corso delle lezioni, il provvedimento potrà forse rappresentare un freno contro il fenomeno del bullismo: non è raro che telefonini e videofonini siano utilizzati per scambiare immagini a sfondo sessuale o video di violenze, poi mandati in rete.
Queste sono i provvedimenti che fin ora si sono accordati di prendere: certo, forse fermeranno questa divulgazione su Internet di video poco accettabili registrate nelle scuole, ma non sono d’accordo sull’ultimo concetto espresso dall’onorevole Sasso, ovvero che senza cellulari si potrà ristabilire l’attenzione in classe e frenare il fenomeno del bullismo. Io ho un pensiero contrario anche perché uno il bullismo è sempre esistito e quindi non è una causa del cellulare, e in secondo luogo perché in ogni caso rimane il problema della maleducazione dei ragazzi, anche perché troveranno lo stesso un modo di passare il tempo. Quindi, il divieto del cellulare nelle ore di lezione è si giusto, ma comunque risolve solo il problema della vergogna che ha assunto l’Italia, per questo non rispetto verso l’istituzione scuola.
L’ultima cosa che vorrei dire e che tutto ciò è stato causato dal troppo permissivismo, ovvero che ormai i genitori accontentano sempre i propri figli senza rendersi conto che stanno danneggiando la loro figura paterna e materna, quindi secondo me è colpa in parte delle famiglie, le quali si rifiutano, nella maggior parte dei casi, di assumersi le proprie responsabilità, ma che comunque si rifiutano di mettere i loro sbagli. Quindi è tutta una società che deve cambiare per poter risolvere queste situazioni, ed il governo non si dovrebbe nascondere dietro ai cellulari, perché proprio grazie a loro tutti abbiamo avuto la possibilità di conoscere queste realtà scolastiche. E ciò mi porta a pensare che neanche il governo si voglia assumere le sue responsabilità. Infatti...perché togliere il cellulare quando è l’unica fonte che si ha per conoscere ciò che accade a scuola?

Annamaria Ecclesia I D

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