Usi e abusi del cellulare

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Testo

Zampa Francesca
12/09/05
Saggio breve: “Il cellulare: usi e abusi”
Destinazione editoriale: “Fascicolo scolastico di ricerca”
Titolo: “Qual’ è l’oggetto-simbolo del 2000?”

“Il cellulare”: questo, ragazzi, è l’argomento del giorno, che vi può far riflette, discutere, pensare, fantasticare e aprire nuovi orizzonti.
Documentandomi su alcuni articoli tratti dal “Corriere della Sera” del 2002, posso inizialmente inquadrare un buon uso del telefonino mobile pensato e adottato inizialmente in America, a New York.
Si possono salvare alcune vite umane da un imminente pericolo non previsto in precedenza? Sì, si può: già nel 2002, grazie a dei sistemi d’allerta all’avanguardia, un cinema è stato evacuato “pochi minuti prima che un tornado radesse al suolo il locale”.
Tali “sistemi d’allerta” potrebbero essere, ed ora sono, i cellulari dotati di microchip: nel 2005 si utilizza questo meccanismo in Italia e nel resto del mondo? Certamente!
Ritengo di poter affermare che questi episodi “di salvataggio” sono, fortunatamente, frequenti: l’anno scorso, in Sicilia, è stata avvistata una piccola imbarcazione in pericolo, e informata la capitaneria di porto, attraverso il cellulare, il problema si è completamente risolto.
Un altro aspetto positivo dell’utilizzo del cellulare consiste nell’opportunità di poter avvisare, anche semplicemente con un “sms”(messaggio), i propri conoscenti di un viaggio in aereo o in altri mezzi di trasporto, conclusosi felicemente. Secondo la mia opinione, informare i familiari che tutto è andato a buon fine, ai giorni nostri è quasi indispensabile perché, purtroppo, succedono molti incidenti stradali, ferroviari o disastri aerei.
E’ questo un argomento sviluppato anche nel libro “Manuale dell’imperfetto viaggiatore” di B. Severgnini del 2000. Inoltre lo scrittore afferma che gli italiani, più di tutti, utilizzano, “mostrano, maneggiano, coccolano, esibiscono” il telefonino mobile.
“Nessuno tira fuori il cellulare quanto un italiano”: ecco un’altra citazione tratta dallo stesso testo. Credo che il giornalista esageri sui termini utilizzati, perché il telefonino è stato inventato soprattutto per chiamare, ma anche scrivere “sms” “mms”, giocare, ascoltare musica, usufruire di Internet, fotografare, scaricare suonerie e immagini, cambiare desktop, screen saver, aggiornare il proprio calendario, ecc.. E perché allora non servirsi ed utilizzare tutte queste molteplici funzioni?
Attenzione però: ritengo che adoperare il telefono mobile molte ore della giornata sia sbagliato. Alcuni mesi fa un ragazzino di 12 anni, avendo trascorso molto tempo a scrivere messaggi per terminare la promozione che il giorno dopo sarebbe scaduta, ha dovuto recarsi all’ospedale perché gli si era bloccata l’articolazione del dito.
L’eccessivo utilizzo del telefonino oltre a provocare danni alla “salute”, causa, talvolta, l’isolamento perchè vengono a mancare la comunicazione verbale e il rapporto interpersonale, per me fondamentali.
E’ molto piacevole ricevere un “sms” da un amico, parente, fidanzato per dire “tvb” o “ti penso” o per sapere “come stai” o “come te la spassi”. Tuttavia “messaggiare” affrontando temi rilevanti, essenziali e significanti è futile: secondo me, infatti, la maggior parte delle volte possono nascere delle incomprensioni. Quindi, perché non telefonarsi e discutere oppure incontrarsi?
Si sa che col telefono fisso, anche se non si utilizza, bisogna pagare la bolletta, mentre col cellulare si pagano solo le telefonate e gli altri servizi che si adoperano; da questa chiave di lettura il telefonino è più economico.
Ad esempio, avendo una casa in montagna e trascorrendoci solo qualche week-end durante l’anno scolastico e alcune settimane durante l’estate, il telefono fisso sarebbe inutile e superfluo.
In un articolo tratto dal “Corriere della Sera” del 2002, si evidenzia che gli adolescenti italiani percepiscono le notizie di cronaca, politica, economia, sport, ecc., dai giornali settimanali e mensili (e talvolta quotidiani), dalla televisione, dalla radio e anche da Internet.
Nel 2005 sono state ideate nuove fonti di informazione generale, come ad esempio il cellulare.
Dal telefonino si può ascoltare la radio e quindi i suoi notiziari.
Inoltre molte trasmissioni televisive, soprattutto quelle sportive, permettono di ricevere sul cellulare, in tempo reale, gli aggiornamenti calcistici, ma anche di cronaca (ad esempio “Attentato terroristico fallito a Los Angeles”).
Alla fine di queste argomentazioni, si può affermare che il cellulare è quasi completamente indispensabile e ribadire, com’è stato scritto da Severgnini, che l’oggetto-simbolo del 2000 è il telefonino mobile che di anno in anno presenta nuove invenzioni e attrae maggiormente gli acquirenti, che per avere sempre qualche opzione recente sul cellulare, lo cambiano quasi ogni anno!

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