Materie: | Tema |
Categoria: | Italiano |
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Data: | 11.06.2007 |
Numero di pagine: | 2 |
Formato di file: | .doc (Microsoft Word) |
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Testo
Il Bullismo: dinamiche e rimedi
Tutti noi sappiamo, dagli ultimi fatti di cronaca nelle scuole, quanto sia pericoloso il "bullismo". Ma forse nessuno di noi si è mai posto queste domande: Che cosa è il bullismo? Cosa lo scatena? E soprattutto, come rimediare?Il bullismo è una forma di oppressione da parte di ragazzi prepotenti, che produce disagi alle vittime, ragazzi più deboli che non sanno difendersi. Il termine bullismo deriva dalla parola Bulling ed è una forma di oppressione, dunque, in cui la vittima viene umiliata e intimidita da un suo coetaneo prevaricatore. Il comportamento del bullo inizia a ferire la vittima non solo verbalmente, ma anche fisicamente. Dopo che la vittima viene umiliata non è più la persona che era prima: non vuole andare più a scuola per evitare altri abusi, si sente responsabile di attirare su di sé i dispetti dei bulli e perde autostima, sicurezza e fiducia in se stesso. Le cause del bullismo sono varie tra queste c'è proprio la vulnerabilità della vittima che è più sensibile del normale e non sa difendersi. Un 'altra causa importante può essere la mancanza di sostegno da parte dei genitori e degli insegnanti. Al giorno d'oggi anche con alcuni video-giochi violenti si può essere indotti a divenire bulli e ad agire violentemente sui più deboli. Di fatto, sono sconsigliati dal ministro della pubblica istruzione, dal momento che i giochi contengono scene di aggressione che condizionano alcuni giovani predisposti alla violenza. Il danno all'autostima della vittima si mantiene nel tempo e induce la persona ad un considerevole disinteresse verso la scuola e, talvolta, alcune vittime diventano a loro volta aggressori. La prima efficace risposta sta nell'operatività educativa degli adulti, i docenti devono coordinarsi tra loro e con la famiglia per intervenire con la medesima fermezza di fronte alle grandi e piccole prepotenze. Infine, i destinatari di questa azione educativa non devono essere solo i "bulli" e le "vittime ", ma l'intero gruppo-classe compresi gli alunni neutrali che cercano di non farsi coinvolgere.