Relazione sul consultorio familiare

Materie:Tema
Categoria:Igiene
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Data:04.05.2005
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Testo

di Giovanni Gava
- Ambientazione dell’esperienza
Venerdì 30 aprile gli alunni della classe 4°C hanno avuto un incontro con quattro componenti del consultorio familiare. Le quattro dottoresse ci hanno dedicato due ore del loro tempo per spiegarci il loro lavoro e i loro impegni con la società.
- Descrizione esperienza
All’inizio le dottoresse ci hanno spiegato un po’ la storia del consultorio familiare e successivamente ci hanno illustrato il loro lavoro.
I consultori familiari sono nati nel 1975 in varie parti d’Italia partendo dalle città più grosse e quindi anche con più problemi di svariato tipo. Erano inizialmente nati per assistere le donne in tutte le fasi della loro vita.
Adesso i consultori familiari sono luoghi in cui ci può andare chiunque, infatti sono anche e soprattutto centri d’ascolto. Come loro stesse hanno detto, i consultori hanno due “anime”, una sociale e una sanitaria (a Padova prevale quest’ultima).
I consultori in generale sono formati da un’équipe costituita da uno o due ginecologi, un’ostetrica, uno psicologo e un assistente sociale.
Una delle cose importanti di questo lavoro è il fatto che c’è l’obbligo del segreto professionale e della privacy. Questo da molta sicurezza alle persone che s’avvicinano al consultorio, perché hanno la certezza che ciò che loro diranno, lo saprà soltanto la dottoressa con cui ha parlato e nessun’altro.
I compiti di un pediatra di comunità sono tanti, a partire dall’assistenza agli extracomunitari, che non essendo dotati di tessera sanitaria, non hanno la protezione sanitaria che normalmente le persone hanno.
I maggiori problemi e richieste che gli assistenti del consultorio possono incontrare sono principalmente tre:
- la tutela dei minori, come per esempio nei casi di abusi sessuali nei confronti di minorenni. In questo caso, se chi causa le violenze sono i genitori, interviene la magistratura e toglie la potestà ai genitori.
- crisi di coppia, come per esempio nel caso di divorzio, intervengono gli avvocati per il fatto burocratico, ma il consultorio deve anche preoccuparsi dello stato psicologico dei della coppia e nel caso ci fossero anche di quello dei figli.
- richiesta di adozione, che può essere per scelta o per problemi fisici come l’infertilità (il Veneto è la seconda regione per numero di adozioni dopo la Lombardia).
Altri problemi potrebbero essere l’uso di droghe o/e di alcol da parte dei genitori e quindi numerosi problemi nel caso ci fosse un figlio in arrivo oppure per i figli già presenti.
Il consultorio familiare accetta anche ragazze che desiderano abortire, le aiuta a riflettere sulla loro situazione e a non sentirsi sole.
Una cosa importante che cercano di fare ogni giorno, è di capire chi c’è davanti a loro e che cosa vuole, perché solo così si potrà instaurare un vero rapporto di confidenza tra il paziente e i membri del sonsultorio.

- Competenze Richieste
Le conoscenze che le dottoresse ci hanno trasmesso derivavano da anni di studio e di stretto contatto con le persone. Molte di loro infatti hanno fatto ulteriori studi d’aggiornamento e specializzazioni per approfondire le loro conoscenze.
Le conoscenze che abbiamo appreso a scuola in questa conferenza non ci sono servite molto, perché non abbiamo affrontato questi argomenti a scuola.

- Valutazione delle proprie Attitudini
L’incontro con le dottoresse del consultorio mi è stato molto utile perché ho potuto apprendere qualcosa di più “pratico” nell’ambito medico. Una cosa che ritengo mi sia servita molto è che mi ha chiarito la mia posizione nei confronti del consultorio pediatrico.
Per quanto riguarda gli argomenti affrontati sono state molto soddisfacenti e non ho avuto difficoltà a seguirle nei ragionamenti.

- Valutazione delle proprie Competenze
Le conoscenze da me apprese durante il periodo scolastico mi sono state d’aiuto, ma non sono state fondamentali per capire al meglio gli argomenti trattati.

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