Saggio breve, articolo di giornale, tema.

Materie:Tesina
Categoria:Generale

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Testo

SAGGIO BREVE

IL “saggio breve” è una prova di ricerca, studio ed elaborazione dei materiali intorno a un dato argomento. Consta di tre operazioni distinte:
1. Reperimento delle informazioni
2. Schedatura delle informazioni
3. Progettazione e stesura del testo

In classe, l’elaborazione del saggio breve deve contenere i seguenti elementi (altrimenti è da considerarsi un “tema”!):
• Argomento
• Forma/modalità comunicativa
• Destinatario
• Spazio disponibile
• Tempo disponibile
• Documentazione disponibile

Facciamo un esempio:
La traccia è “Rapporti tra mafia e politica in Italia del decennio 1982-92.”
• Argomento: rapporti tra mafia e politica in Italia(e non solo in Sicilia…)nel decennio 1982-92
• Forma/modalità comunicativa: articolo per il giornale della scuola
• Destinatario: pubblico giovanile con scolarità medio-superiore, non specializzato
• Spazio disponibile: 3 cartelle (1 cartella = 60 battute x 30 righe)
• Tempo disponibile: 4 ore
• Documentazione disponibile: libri, riviste, giornali, etc.

***

TEMA

Contrariamente ad altri generi testuali, che richiedono uno specifico lavoro di documentazione prima della stesura, il tema dà per scontato il possesso delle informazioni da parte del candidato: esso ha come destinatario l’insegnante, come scopo quello di dimostrare le proprie abilità argomentative ed espressive, come contenuto due campi che formano l’oggetto di studio e di interesse culturale dello studente, cioè la storia e la cosiddetta attualità.
La prima traccia, che richiede lo “sviluppo di un argomento di carattere storico, coerente con i programmi svolti nell’ultimo anno di corso”, è la più “sicura” : essa serve ad accertare se lo studente ha compreso la storia e ne ha eventualmente approfondito, per conto proprio, alcuni aspetti.
La traccia di attualità, ovvero riguardante un “ tema di ordine generale tratto dal coerente dibattito culturale”, è più allettante, ma anche più infido. Solo una costante lettura del quotidiano e un costante ascolto dei radio e telegiornali può consentire di seguire l’evoluzione del “coerente dibattito culturale”, e, soprattutto, occorre uno spiccato interesse per le problematiche del mondo contemporaneo.
In ogni caso si richiede:
• Conoscenza specifica dei contenuti richiesti
• Proprietà grammaticale e lessicale
• Capacità di organizzare il testo in ordine logico-cronologico
• Elaborare e argomentare il testo con esempi e ragionamenti conseguenti e motivati
• Esprimere fondati giudizi critici e personali ( cioè avere un proprio punto di vista, ma si consiglia di evitare il tono moraleggiante o ideologico, la verve polemica, i commenti gratuiti)
• Avere originalità e creatività.

***

ELABORARE ED ARGOMENTARE OPINIONI

Non è obbligatorio che tu aderisca alla traccia proposta: puoi anche contestare i presupposti. Tuttavia, la sua confutazione richiede una capacità argomentativa e dialettica eccellente, delle “pezze d’appoggio” sicure e inattaccabili.
Perciò è necessario che tu sappia identificare le ragioni che stanno alla base di un tuo giudizio, chiedendoti “perché questo?”, “perché giudico in questo modo?” etc.. Le argomentazioni a sostegno possono provenire dalle tue letture, dalle tue esperienze di vita, dall’esperienza storica, dai giudizi espressi da persone accreditate, dall’opinione pubblica, dalla morale comune, dalla scala di valori condivisa da una società. E’ importante che tu sia consapevole della fonte dalla quale derivi le tue opinioni, solo in questo modo chi ti legge potrà ritenerle fondate.

***

COSTRUIRE RAGIONAMENTI CONSEGUENTI E MOTIVATI

La traccia è una proposizione che va letta attentamente, analizzata, compresa, problematizzata punto per punto, interpretata, e, infine, sostenuta o confutata; oppure può costituire un semplice abbrivo, un punto di partenza per lo svolgimento di un discorso più complesso che essa, nella sua brevità e concisione, lascia intendere.

Facciamo degli esempi:
a) “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e con ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure” (Costituzione italiana, art. 21, comma 1)
b) La terribile e sempre più evidente drammaticità delle guerre che sono state combattute in questo secolo ha reso sempre meno accettabile l’idea stessa della guerra. Il pacifismo è oggi un valore condiviso da un numero consistente di persone: esso supera differenze culturali, politiche e distanze geografiche.
c) “ Voglio essere sincero con te: vivere in una società libera e democratica è qualcosa di molto ma molto complicato. In fondo, tutti i totalitarismi del nostro secolo ( comunismo, fascismo, nazismo e quelli che devono ancora venire, se per caso ne mancasse qualcuno) sono tentativi di semplificare con la forza la complessità delle società moderne...”(F. Savater, Politica per un figlio, Laterza, Bari, 1993)

Verificali con questo schema:
1) presentare l’argomento proposto dalla traccia identificando le sue connessioni con il contesto
2) parafrasare il titolo:
- scomporlo in unità di contenuto
- analizzare ciascuna di esse
- riformularlo secondo la tua interpretazione
3) giustificare la tesi proposta nel titolo:
- alla luce della storia
- alla luce dell’attualità
- alla luce delle tue convinzioni/esperienze personali
4) esporre/anticipare opinioni che la contrastano:
- illustrare le ragioni che sostengono tali opinioni
- confutare le opinioni con motivazioni opportune
5) illustrare la tesi attraverso:
- esposizione/descrizione
- paragoni, esempi etc..
6) confermare/sostenere la tesi attraverso:
- citazioni autorevoli
- esperienze
- possibili anticipazioni di sviluppi
7) concludere ( eventualmente ) riconfermando la validità o meno della tesi.

***

PROPRIETA’ GRAMMATICAA E LESSICALE

Nella correzione grammaticale dell’elaborato si può far riferimento ad una specie di “casistica” degli errori più frequenti; è buona norma, prima di consegnare il tema, controllare
- gli accenti e gli apostrofi
- le “ h ” nelle forme del verbo avere che la richiedono
- il mantenimento del “tempo-guida”
- le relazioni fra i tempi verbali
- le preposizioni rette dai verbi che hai utilizzato
- le concordanze singolare/plurale e maschile/femminile
- l’uso delle maiuscole e delle virgolette
- l’uso del “che” congiunzione e pronome relativo

Quanto al lessico, rifletti sul destinatario (l’insegnante) e sulle sue caratteristiche:
- possiede un alto livello di scolarizzazione;
- possiede una buona cultura generale e specifica in alcuni campi;
- intrattiene col mittente (con te) rapporti formali, destinati a sfociare in un giudizio.

Dunque è opportuno che il registro sia formale, che la scelta cada su un lessico tratto il meno possibile dal linguaggio quotidiano e ancor meno dal gergo giovanile, e che il lessico risulti quanto più possibile vario e adeguato all’argomento che stai sviluppando ( un tema di storia richiede l’uso di termini specifici della disciplina, così un tema sociologico, scientifico etc..)
Prima di consegnare metti in evidenza e sostituisci con i sinonimi opportuni:
- i verbi essere e avere ( quando non siano usati come ausiliari )
- il verbo fare
- il sostantivo cosa
- gli aggettivi bello e brutto
- ogni tipo di abbreviazione

***

ORGANIZZARE IL TESTO

Non esiste un ordine precostituito da seguire, tuttavia è necessario imprimere un ordine al testo perché acquisti senso logico.
La capacità di organizzare un testo riguarda proprio il modo in cui si susseguono le unità di contenuto, le opinioni, le argomentazioni, le esemplificazioni e quant’altro è necessario per svolgere correttamente il tema.
- parti descrittive: procedere dal particolare al generale e dal marginale al sostanziale
- parti espositive o narrative: esporre in ordine cronologico, sia che si vada dal fatto più antico al più recente, sia che si proceda a ritroso dal più recente al più antico; comunque segnalare se i fatti di cui si sta parlando sono contemporanei, anteriori o posteriori a ciò che di cui si sta parlando
- parti argomentative: seguire un ordine logico, dalla causa all’effetto o al contrario, utilizzando (senza esagerare) connettivi come quindi, pertanto, di conseguenza, infatti, perciò, perché, poiché, dato che… .

ARTICOLO DI GIORNALE

Un buon articolo deve sempre dare al lettore tutti gli elementi nuovi che riguardano il fatto e il contesto in cui collocarlo. Se inizia con una valutazione anziché con un fatto non è un buon articolo.
Ma è un cattivo articolo anche uno che dà per scontata l’informazione di sfondo che rende comprensibile l’evento. Perciò è necessario che esso risponda sempre alle cinque W: who, what, when, where, why, cioè:
- chi sono i protagonisti dell’episodio?
- Che cosa è accaduto?
- Quando si sono svolti i fatti?
- Dove, in che città, in quali luoghi?
- Perché sono accaduti, con quali modalità?

Inoltre
- il lessico sia di larga accessibilità, e faccia a meno di termini settoriali o gergali, espressioni t trite(soprattutto del linguaggio politico: ribaltone, inciucio etc.., da impiegare solo in senso ironico e tra virgolette), parole straniere che possono essere sostituite da equivalenti italiane(es. selezione anziché screening, incontro o convegno anziché meeting o convention: usare solo le parole straniere comunemente accolte!);
-la sintassi sia composta di periodi di lunghezza non superiore alle 20 o 25 parole, quindi di frasi lineari, con una principale chiaramente visibile e pochissime subordinate, meglio se una sola. Facciamo qualche esempio:

“L’avvicinamento costante di formule governative nell’arco di durata della prima repubblica, non può non suscitare diffidenze da parte degli alleati europei che dei requisiti di stabilità politica hanno fatto una delle discriminanti del futuro assetto monetario d’Europa”.
“Per arrivare alla moneta unica, occorre che i paesi membri dell’unione Europea abbiano stabilità politica. Questo sembrano chiedere all’Italia paesi come la Germania e la Francia: essi sono preoccupati dal continuo cambio di maggioranze e governi che l’Italia ha vissuto dal 1948 a oggi”.

- lunghezza variabile, a seconda dell’argomento da 1 a 4 cartelle.
- importante l’incipit, preferito quello in medias res , del tipo seguente:
* “Non ce l’ha fatta. E se ne è andata in silenzio lasciando la luce accesa.
Aveva già tentato il suicidio una prima volta, nel ’43.Non era ancora nessuno. Aveva appena sedici anni quando la tutrice che doveva vegliare su di lei la costrinse a sposare un giovanotto di 21 anni che lavorava in una fabbrica di aeroplani. Per qualche tempo vissero con la famiglia di lui, poi andarono a stare in un buco “dove –come disse Marilyn qualche anno dopo- c’era solo il posto per un letto pieghevole”…
* “E’ iniziato come nel’91: la notte della capitale irachena è stata improvvisamente squarciata dai proiettili traccianti della contraerea che cercavano nel cielo i missili e gli aerei americani. Intanto le sirene dell’allarme svuotavano le strade dalle rare automobili che, dopo il tramonto, ancora avevano sfidato gli annunci della radio: preparatevi - avvertivano la popolazione- l’attacco è imminente.
Dopo pochi minuti il silenzio è tornato sulla città mentre in periferia ancora risuonavano sorde, misteriose esplosioni…”
* “Dopo pecore, mucche e topi, l’uomo. Un équipe medica sud coreana ha annunciato di avere prodotto un embrione clonato, che poi ha distrutto impedendogli di svilupparsi oltre la quarta cellula. Tuttavia, hanno precisato i responsabili dell’esperimento, è quanto bastava per impiantarlo nell’utero ad attendere che si sviluppasse in feto.
L’operazione è avvenuta venerdì scorso…”
* “ Alla fine evadono sempre allo stesso modo. Con le lenzuola annodate. Calandosi dal muro di cinta. Il muro del penitenziario di Rebibbia è basso. La strada su cui atterrano è deserta. Stavolta sono in tre. Tre reclusi tossicodipendenti, che rapinavano per comprarsi la dose. Due hanno 33 anni […] La fuga nella terza Casa circondariale di Rebibbia viene scoperta oltre un’ora e mezzo più tardi, quando gli agenti penitenziari cominciamo la conta dei presento nelle celle. Dovrebbero essercene 30 . Invece mancano…”

Esempio



  


  1. mary

    saggio sull'emigrazione

  2. fabiana

    saggio sulla mafia.

  3. mariella

    saggio breve su emigrazione e immigrazione

  4. architettura

    dibattito riqualificazione periferie