Economia Aziendale

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Download: 5218Cat: Economia Aziendale    Materie: Appunti    Dim: 22 kb    Pag: 18    Data: 05.07.2007

4. Le diminuzioni di passività vanno in DARE.
5. Gli aumenti di patrimonio netto vanno in AVERE.
6. Le diminuzioni di patrimonio netto vanno in DARE.
7. I costi vanno in DARE.
8. Le ratifiche di costi vanno in AVERE.
9. I ricavi vanno in AVERE.
10. Le ratifiche di ricavi vanno in DARE.
-LE OPERAZIONI D’ESERCIZIO-
LA COSTI

Download: 1529Cat: Economia Aziendale    Materie: Appunti    Dim: 10 kb    Pag: 9    Data: 10.07.2007

3. sollecitare il fornitore in caso di ritardi nelle consegne o restituire la merce se non corrisponde a quella ordinata.
L’approvvigionamento è fonte di alcuni costi:
1. costi di ordinazione, che sono fissi, non variano al variare della quantità di merce che si vuole acquistare ( spese di telefono per chiamare i fornitori o del personale);

Download: 220Cat: Economia Aziendale    Materie: Appunti    Dim: 4 kb    Pag: 2    Data: 11.07.2007

2. riserva statutaria: serve per rafforzare la solidità patrimoniale dell’azienda;
3. riserve straordinarie: sono volontarie e dipendono dall’assemblea ordinaria.

Queste riserve servono per coprire le perdite o per l’autofinanziamento.

Gli amministratori oltre al loro stipendio posso avere una parte degli utili. La parte degli ammi

Download: 1294Cat: Economia Aziendale    Materie: Appunti    Dim: 8 kb    Pag: 6    Data: 16.07.2007

Principio dell’inerenza dove i componenti negativi devono ricollegarsi ad attività o operazioni da cui derivano ricavi e proventi che concorrono alla formazione del reddito imponibile.
Principio della certezza e della determinabilità oggettiva (in contrasto con il principio della prudenza) dove i componenti positivi e negativi, per concorrere alla f

Download: 335Cat: Economia Aziendale    Materie: Appunti    Dim: 6 kb    Pag: 4    Data: 23.07.2007

o il diritto di privilegio (precedenza rispetto agli altri creditori).
Una caratteristica importante di questa concessione di credito è la costante proporzionalità tra l’ammontare del finanziamento e il valore di mercato dei titoli o merci dati in garanzia. Il documento che comprova il finanziamento viene chiamato polizza di anticipazione e contiene

Download: 553Cat: Economia Aziendale    Materie: Appunti    Dim: 10 kb    Pag: 7    Data: 23.07.2007

* L’ammontare del prestito
* La sua durata
* Le eventuali garanzie prestate
A seconda della natura giuridica del richiedente, la domanda presenta inoltre ulteriori informazioni (contenuto specifico):
* Le persone fisiche: le eventuali passività a loro carico, alla data della richiesta di fido.
* Soggetti dotati di autonomia patrimoni

Download: 534Cat: Economia Aziendale    Materie: Appunti    Dim: 105 kb    Pag: 11    Data: 23.07.2007

Con il deposito irregolare si deposita una certa somma e si riceve la stessa maggiorata degli Interessi.
Le banche fino al 1936 non erano regolate da nessuna norma.
Nel 1921 si ha il fallimento della “Banca Nazionale di Sconto” e della “Banca Nazionale del Regno” e vennero emessi dal Governo (che ha potere esecutivo) i decreti del 1926.
L

Download: 681Cat: Economia Aziendale    Materie: Appunti    Dim: 6 kb    Pag: 5    Data: 23.07.2007

* Il debitore è generalmente in grado di estinguere la propria obbligazione, utilizzando le somme ricavate dalla vendita dei beni
* In caso di mancato pagamento, conserva comunque la possibilità di rivalersi sul proprio cliente.

1) SCONTO CAMBIARIO
È l’operazione mediante la quale la banca anticipa al cliente affidato il valore attuale

Download: 165Cat: Economia Aziendale    Materie: Appunti    Dim: 47 kb    Pag: 5    Data: 22.08.2007

• costi effettivi: si determinano con riferimento a una specifica produzione già effettuata (costi consuntivi) o da effettuare in futuro (costi previsti);
• costi standard: si determinano in base a un’ipotetica produzione, in funzione di condizioni poste alla base dei calcoli; rappresentano, cioè, i costi che l’impresa sosterrebbe se operasse nelle

Download: 1780Cat: Economia Aziendale    Materie: Appunti    Dim: 9 kb    Pag: 7    Data: 07.09.2007

I contratti collettivi stabiliscono la misura minima della retribuzione.
Può essere:
1. A tempo: misurata in rapporto alla durata della prestazione lavorativa (ore, giorni, settimane, mesi)
2. A cottimo: misurata in rapporto alla produzione realizzata
• Cottimo puro: somma fissa per unità di prodotto ottenuta.
• Cottimo misto: format