In terra fui imperatore, qui sono Giustiniano, che per ispirazione dello Spirito Santo, di cui ora in paradiso avverto la pienezza degli effetti, dal corpo delle leggi romane eliminai tutte le parti superflue e inutili. Ma prima che io mi dedicassi a quest’opera, credevo che in cristo ci fosse una sola natura, e non due, ed ero contento di questa crede
Letteratura
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Perciò, avvertendo l’intensità della mia ansia, Beatrice mi disse:esprimi intero e in tutta la sua intensità il tuo desiderio in modo che con le tue parole esso si riveli anche all’esterno, recando ben incisa l’impronta dell’acutezza del tuo sentire, non perché la conoscenza di noi beati cresca per il fatto che tu ci manifesti con le parole
Ciò nonostante (veramente) quel tanto della visione del paradiso che io ho potuto conservare come tesoro nella mia memoria sarà ora argomento del mio ultimo canto O valente Apollo perché io possa terminare questo mio ultimo lavoro fai di me un vaso, tale che possa contenere della tua virtù poetica quanta ne richiedi per concedere l’ambita gloria poeti
Fu un’opera scritta in versi costituita da terzine che avevano rime incrociate. In quest’opera Dante immaginava di fare un viaggio per i tre regni dell’aldilà: Inferno, Purgatorio e Paradiso.
Per Dante l’inferno era stato originato da alcuni angeli del paradiso che si erano rifiutati di essere comandati da Dio e il capo di questi era Lucifero.
L
- non disdegna di “rivelarsi” nella sua identità di emittente del racconto e quindi
interviene, commenta e stabilisce un rapporto col lettore (Manzoni, Tolstoj)
- si cela nella maniera più assoluta (Verga, Tozzi, Hemingway)
• IL NARRATORE: esso si presenta come espressione dello stesso mondo che descrive, interno ad esso: ne adotta
O buon Apollo, per (affrontare) quest’ultima fatica rendimi un vaso così pieno del tuo valore [poetico], quanto tu stesso richiedi per concedere il tuo amato alloro [simbolo del titolo di poeta]. Fino a qui mi fu sufficiente una sola delle due cime del Parnaso [cioè la tecnica poetica inspirata dalle sole Muse, alle quali era dedicata una delle due cime
Lo «STRAPPO NEL CIELO DI CARTA»
Questo brano è importante per capire la filosofia di Pirandello: è una discussione fra Anselmo Paleari, portavoce di Pirandello, e Mattia-Adriano.
Paleari invita Adriano ad uno spettacolo di marionette automatiche, l’”Elettra” e chiede a Mattia cosa pensa succederebbe se nel cielo di carta del teatrino comp
Ottenuto nel 1922 il permesso di lasciare Recanati si recт a Roma dove rimase lм per alcuni mesi ospite di alcuni parenti materni finche deluso e amareggiato ritornт a Recanati. Nel 1825 si trasferм a Milano dove lo portarono poi a Pisa dove scrisse i versi di A Silvia e del Risorgimento.
Nella primavera del 1830 lasciт definitivamente Recanati e si
Mattia è un tipico personaggio della letteratura dell’inizio del novecento: egli è un personaggio moderno, e per questo egli è un personaggio complesso, diviso, sdoppiato: in lui coesistono diversi uomini con diverse personalità che non riescono a trovare un punto d’armonia tra loro. La disgregazione dell’io in Mattia, è pienamente realizzata: egli è co
Il Medioevo Latino è la cultura medievale in latino. La lingua parlata subisce le influenze linguistiche dei barbari, appunto nasce il VOLGARE
_ dal latino parlato alle lingue Romanze_
Le invasioni barbariche avvengono da parte di Longobardi & Galli in piccoli gruppi che si insediano in diversi territori; la lingua parlata costituiva una parte