FIGURA: dell’Italia ferita che prega Dio affinchè qlc la guarisca.
• (24-34) Esortazione a’ Medici a “farsi capo di questa redenzione”, favoriti da Dio, dalla Chiesa, dalla fortuna e dalla virtù. Seguendo gli esempi esposti da Mac. (eimpresa di grande giustizia e disposizione).
• (35-38) Riferimento alla fortuna, a Dio e al libero arbitrio
Letteratura
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DIFFERENZE FRA IL “PRINCIPE” E I TRATTATI PRESI A “MODELLO”
M. prende a modello:
1. Il trattato sul sovrano ideale ( età medievale) come “de regimine principum” Di Egidio Romano.
2. Gli specula principis del ‘400. elenchi delle virtù mondane del principe perfetto, corredate da esempi greci e latini.
IL PRINCIPE
MODELLI~~...
Bisogna puntare + in alto.
FIGURA: degli arceri prudenti (già presente nel Medioevo e in Dante) ( che
“pongono la mira assai più alta…per…pervenire al disegno loro”.
• (12 - 82) Nei Principati nuovi (“e di principe e di stato”) vi sono “a mantenerli + o – difficoltà”, a seconda che siano stati acquistat
Col Petrarca nacque una letteratura come fine a se stessa, senza quello di ascesi interna verso Dio.
Il classicismo di Petrarca
Ebbe un grande amore per il mondo classico e il suo classicismo consistette nella consapevolezza del distacco tra la cultura contemporanea e quella antica; lui non vuole recuperare la cultura antica per mesco
Il Termine FORTUNA
In Dante Iministra della volontà di Dio, intelligenza celeste e provvidenziale che amministra i beni del mondo secondo i disegni imperscrutabili ai quali nessuna nessuna ragione umana può resistere. Dunque non capricciosa e crudele, ma al di sopra delle capacità interpretative dei mortali.
Da Boccaccio in poi Dsi ...
Però siccome tutti non erano istruiti, esso si cristallizzò e si fece avanti soprattutto il latino medievale parlato il quale si evolse e diede origine ai vari volgari.
Perciò:
• Latino Classico (per poche persone) Elite;
• Latino Medievale scritto (opere di filosofia, storia, cronache, opere di
cancelleria), che si cristallizza;~~~
E’ preda della sua passione, ma è anche intelligente e dunque conosce il suo stato (“Meglio morire che vivere così. Se io potessi dormire la notte, se io potessi conversare…”). Ha timore che Ligurio lo inganni, o che non riesca ad aiutarlo. Anche perché è convinto di avere ben poche possibilità e soltanto “la voglia e il desiderio che l’uomo ha di condu
Supera la dimensione autobiografica: è una critica rigorosa della crisi d’Italia.
Racconta i fatti dal 1492 (morte Lorenzo il Magnifico) al 1534 (sacco di Roma, elezione Paolo III).
Ha un ordine cronologico.
È divisa in 20 libri, fu pubblicata postuma e incompleta a causa della sua morte.
Materia della narrazione: correlazioni tra Italia
La sua immagine è quella di un uomo bonario, che si serve di un’ironia benevola per stigmatizzare la corte e la società del suo tempo, oltre a tutta la vita dell’uomo. Tutto questo è fatto nella costante rivendicazione della libertà e dell’autonomia dell’intellettuale: non asservì infatti il suo impegno alle corti. E’ vero che, nel comporre l’Orlando f
1469 – 1527
Firenze
(Ha 14 anni in + di G.)
1434 – 1494 1 Signoria Medicea (1469 – 1492: al potere Lorenzo de’ Medici)
1494 – 1512 1 Repubblica (fino al 1498 di Savonarola)
1512 – 1527 1 Signoria Medicea
1527 – 1530 1 Repubblica
Borghese (il padre era avvocato)
a. Umanistica, fondata sui classici latini (non conos