La letteratura nel 1200

Materie:Appunti
Categoria:Letteratura

Voto:

1.5 (2)
Download:131
Data:01.12.2000
Numero di pagine:2
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
letteratura-1200_1.zip (Dimensione: 8.2 Kb)
trucheck.it_la-letteratura-nel-1200.doc     61 Kb
readme.txt     59 Bytes


Testo

Letteratura Italiana

Il Latino Medievale scritto e il latino medievale parlato

Durante tutto il medioevo il latino incomincia ad evolversi (XII sec.) in una forma più raffinata grazie al sorgere delle scuole di retorica. Il latino del medioevo però era diverso da quello parlato e da quello scritto.
Il latino medievale scritto veniva usato soprattutto dagli addetti della cancelleria, della burocrazia per compilare liste, registri, resoconti e anche per comporre delle vere e proprie opere (XII sec.); esso fissa delle regole da seguire e quasi vorrebbe fare da contrappeso a quello classico.
Però siccome tutti non erano istruiti, esso si cristallizzò e si fece avanti soprattutto il latino medievale parlato il quale si evolse e diede origine ai vari volgari.
Perciò:
• Latino Classico (per poche persone) Elite;
• Latino Medievale scritto (opere di filosofia, storia, cronache, opere di
cancelleria), che si cristallizza;
• Latino Medievale parlato si evolve e darà origine ai volgari e alla
Letteratura romanza;
Nacquero nelle scuole di retorica le discipline del Trivio e del Quatrivio:
• Trivio [Grammatica (morfologia), Dialettica (filosofia), Retorica (arte
DEL DIRE)];
• Quatrivio (Aritmetica, geometria, musica e astronomia);

Le prime opere furono:
• Severino Boezio (VI sec.) “De consolatione philosophiae”
• Cassiodoro
• Diacono (VIII) “Historia Longobardorum” (rinascita carolingia che avviene alla corte di Carlo Magno);
• Liutprando (X sec.), scrive una storia d’Italia;
• Pietro da Eboli (XII sec.)
Nacque anche l’innografia che riguardava tutto ciò che avevano fatto in vita i santi.

Riferimento anche al Canto delle scolte modenesi. C’è il ricordo del mondo classico ma qualcosa incominciò a cambiare come ad esempio la perdita dell’esametro e da notare la fine di ogni verso con la lettera “a”. Vi si trova anche un riferimento al cavallo di troia con l’invasione dei greci.
Sul perché e sul quando fu scritto si diedero diverse ipotesi:
• Alcuni lo avevano ritenuto un esercizio di un autore dotto, probabilmente un chierico;
• Altri lo ritennero scritto durante l’assedio alla città da parte degli ungheresi_;
• Altri lo interpretarono come un canto di vigilia per la dedicazione di una Chiesa sulle mura di Modena.

Esempio