Inoltre, anche se si presume la derivazione orientale di qualche dottrina dell’antica Grecia, ciò non significa che bisogna attribuire l’origine della filosofia greca all’Oriente.
Infatti, la sapienza orientale è di tipo religioso e tradizionalistico, invece quella greca si presenta come una ricerca critica e razionale, che nasce da un atto fondamen
Filosofia
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Riguardo questa teoria mi trovo un po’ incerta, nel senso che penso che è possibile che i nostri sensi ci possano ingannare ma è anche possibile che non lo facciano. Penso che sia difficile trovare un modo per dimostrare questa teoria e che molto spesso per quanto si cerchi di dare una spiegazione a certe cose non si arriva mai a un risultato attendibil
I capisaldi della filosofia hegeliana:
==> Rapporto finito-infinito: per Hegel l’infinito è l’unica realtà concreta che accoglie al suo interno il finito, espressione parziale dell’infinito. La realtà è quindi come un organismo le cui parti finite non esistono che in relazione del Tutto. L’intelletto è quella facoltà limitata che dà una conoscenza a
* Per schopenhauer, che riprende e rielabora la concezione platonica del mondo sensibile come copia ingannevole della vera realtà, il mondo fenomenico è solo apparenza, ciò che l’antica sapienza indiana indicava come “il velo di Maya”, al di là del quale vi è il noumeno. L’uomo può giungervi sollevando il velo: esso non è dunque inaccessibile. Per schop
1) Un principio primo universale, assoluto, in grado di spiegare ogni cosa è introvabile;
2) C’è una verità razionale che va messa in accordo con l’esperienza e viceversa.
A questo punto, con i sofisti, la ricerca filosofica non è più astrattamente finalizzata a una conoscenza universale del bene, assoluta, ma è finalizzata alla soluzione di det
Per quanto riguarda la conoscenza, essa per noi si basa sull’accumulazione delle informazioni nella memoria. Platone sfrutta un procedimento del tutto contrario. Prendere ciò che sembra essere ed eliminarlo per sottrazione. Dunque, la conoscenza è reminiscenza, cioè ricordo di una verità che esiste da sempre, nascosta in noi, che i sensi ci hanno fatto
Zenone e Melisso sono i continuatori della scuola Parmenidea. Zenone era un amico fedele di Parmenide. Al tempo dei greci, il rapporto maestro-discepolo era intellettuale, ma spesso anche un rapporto omosessuale. È completamente d’accordo originariamente con la linea del maestro e tende a dimostrarla servendosi dell’esperienza.
“Principio di identit
Nel mondo greco, che non è uno stato unitario, la filosofia comincia ad avere contatti con le altre culture e, quindi, comincia ad avvicinarsi al centro. È in questo periodo che emergono due filosofi pluralisti: Empedocle e Anassagora. Con il numero si ha il logos nella sua forma perfetta. Rotta questa, bisogna cercarne un’altra che non c’è. Una volta m
Socrate (2)
Sviluppo della polis, che è una società organizzata e finalizzata allo sviluppo economico, in cui quindi la politica e l’economia sono strettamente legate, lo scopo principale del cittadino ateniese è quello di vivere meglio, quindi nascita della borghesia e cambiamento della politica, cioè della vita organizzata della polis. N