L'illuminismo

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I CARATTERI GENERALI DELL’ILLUMINISMO
1. CHE COS’È L’ILLUMINISMO? (RISPOSTA DI KANT)Secondo una definizione di Kant del 1784 l’illuminismo è “l’uscita dell’uomo da uno stato di minorità intellettuale(= mancanza del pensiero indipendente,sottomissione al principio di autorità) imputabile a se stesso”. Con l’illuminismo cioè l’uomo si emancipa da una situazione di inferiorità di dipendenza mentale in cui egli stesso trova a causa della sua pigrizia e della sua viltà: lo strumento di questa emancipazione è la ragione:l’uomo impara a pensare con la propria testa senza sottomettersi ad un’autorità religiosa o civile che pretende di guidare la propria coscienza. L’illuminismo in tutte le lingue rimanda l’idea di illuminare, rischiarare: è un movimento filosofico-culturale che si sviluppa nella metà del XVIII secolo in Francia e trova il suo culmine nella rivoluzione francese.
2. Qual è la visione illuministica della storia? La storia viene considerata come una catena di errori. Sono stati gli illuministi a parlare del medioevo come di un secolo buio--oscurantismo. In generale tutta la storia è caratterizzata da ignoranza, superstizione e tenebra. Solo la ragione ha il compito di rischiarare il presente liberandosi dagli errori del passato.--criticare la storia vuol dire andare verso la riforma
3. QUALI SONO LE FINALITÀ DELL’ENCICLOPEDIA?Nel tentativo di migliorare il presente gli illuministi francesi (soprattutto Diderot e d’Alambert) fondano l’enciclopedia che è un’opera di divulgazione del sapere in più volumi, la quale si propone di combattere tre forme di pregiudizio:
a- pregiudizio di nascita: quello che fonda il privilegio dei nobili
b- pregiudizio politico: combattere l’assolutismo a favore di società democratiche
c- pregiudizio religioso: consiste nella presunta superiorità di una religione sull’altra, sia nel combattere la superstizione collegata alle religioni. Gli illuministi non erano atei ma credevano in una religione naturale chiamata teismo.
4. CHE COS’È L’OPINIONE PUBBLICA?Con l’illuminismo nasce il concetto di opinione pubblica, cioè oltre la classe politica che governa esiste la società civile che deve essere informata (per questo è necessaria l’enciclopedia) e che può esprimere le proprie tendenze e valutazioni riguardo ai governi. I sudditi diventano cittadini, quindi protagonisti colpevoli della politica. Nascono i primi organi di informazioni che hanno l’obbiettivo di rendere consapevole l’opinione pubblica. Il primo è inglese: “the spectator” e fonda il canone del giornalismo britannico basato sulle 5 domande. In Lombardia, in particolare a Milano, viene fondato “il caffè”, dal nome della bevanda più diffusa dell’epoca e del luogo dove veniva bevuto. Nonostante la censura austriaca “il caffè” promosse politici attraverso la copertura di discussioni letterali.
5.COME SI CONQUISTANO I VALORI DELLA LIBERTÀ, FRATERNITÀ ED EGUAGLIANZA? Queste sono le tre parole d’ordine della rivoluzione francese, la quale non sarebbe comprensibile senza spiegare l’illuminismo che dà un nuovo significato a questi tre termini. La libertà può essere:
a- economica: liberalismo
b- sociale, cioè pari opportunità: anche se non sei nobile puoi fare carriera. Ciò contribuirà un grande stimolo per la borghesia in ascesa.
c- di pensiero: eliminando i pregiudizi ogni uomo grazie alla ragione può arrivare ad un pensiero autonomo.
d- politica: liberarsi dell’assolutismo che controlla i sudditi. L’uguaglianza è comprensibile tenendo presente la necessità di abbattere i privilegi sociali. Non solo è molto forte la satira verso i nobili, ma anche viene rivendicata in collegamento alla libertà perché tutti nascono uguali e hanno il diritto di partecipare alla vita sociale. La fraternità apre al cosmopolitismo, cioè attraverso i viaggi gli illuministi entrano in contatto con culture diverse e relativizzano credenze ritenute assolute.
6. QUALI SONO I LUOGHI DELLA CULTURA?I luoghi della cultura illuminata sono i salotti gestiti soprattutto da donne nobili. Altri luoghi sono i caffè e le piazze dove si sviluppano discussioni e dibattiti sulle questioni di attualità.
7. CHE COSA VIENE SOSTITUITO ALLA RELIGIONE TRADIZIONALE?Molti illuministi predicano la tolleranza religiosa in nome dei teismo. Verso la fine dell’epoca illuministica viene addirittura divinizzata la ragione alla quale viene costruito un altare.
LE RIFORME DELL’ASSOLUTISMO ILLUMINATO
1. RAFFORZAMENTO DEL POTERE MONARCHICO Tra il 1740 e il 1789 si sviluppò in Europa un’onda di riforme ispirate all’illuminismo furono promosse dagli stessi sovrani, calate dall’alto in modo paternalistico(non sono una conquista del popolo ma una concessione). C’è da chiedersi infatti come mai i sovrani avessero attuato l’illuminismo che criticava anche il potere politico della monarchia assoluta. In realtà i re comprendono la necessità i promuovere per primi le riforme rivendicate dalla borghesia in ascesa prima che il rinnovamento venisse imposto dal popolo con una rivoluzione. La borghesia aveva potere economico ma non politico. Inoltre queste riforme rafforzano le monarchie stesse, soprattutto a scapito della chiesa e della nobiltà feudale. 2. NUOVO RUOLO DELLA CLASSE BORGHESE I sovrani comprendono che la borghesia oltre al potere economico pretende di avere quello politico. Pertanto cedono spazio ai borghesi nell’amministrazione statale e utilizzano il loro denaro per arricchire le casse dello stato impoverite dalle spese di corte, dalle guerre e dalla nobiltà improduttiva.
3. LAICITÀ DELLO STATO---GIURISDIZIONALISMO O GIUSEPPINISMO La chiesa viene colpita nei suoi privilegi: vengono chiusi i conventi dediti alla vita contemplativa(non quelli produttivi) e vengono aboliti i divieti di vendita delle proprietà del clero (diritto di mano morta=terreni intoccabili). Il termine giurisdizionalismo indica che lo stato ha diritto di interferire nelle questioni ecclesiastiche per quanto riguarda le competenze amministrative e politiche. Il popolo non fu sempre favorevole a questi provvedimenti perché li considerava sovversivi e immorali.
4. I NOBILI SONO IL BALUARDO DEL EQUILIBRIO SOCIALE Riprendendo una tendenza inaugurata da Luigi XIV i nobili vengono strumentalizzati per garantire l’equilibrio sociale. È vero che l’illuminismo critica la nobiltà però si serve di essa per contenere le ribellioni del popolo.
5. RAGIONI ECONOMICHE ALLA BASE DELLE RIFORME I sovrani praticano le riforme illuminate sia per arricchire le casse dello stato attraverso un sistema più razionale di tasse, sia per utilizzare le risorse economiche della classe borghese alla quale venivano concesse libertà civili, economiche e politiche.
6. GLI STATI ESENTI DALLE RIFORME: INGHILTERRA E FRANCIA Gli stati delle riforme furono per opposti motivi l’Inghilterra e la Francia. L’Inghilterra perché aveva già dato avvio alla gloriosa rivoluzione e quindi aveva già riformato le proprie strutture istituzionali. La Francia al contrario aveva un sistema socio-politico di antico regime quindi molto rigido, difficilmente riformabile.
7. SOVRANI ILLUMINATI a- FEDERICO II DI PRUSSIA (JUNKER=classe sociale tedesca)fu detto il re filosofo perché ospitò illuministi come Voltaire e Monteschieu. Dalle sue riforme la Prussia prese il nome di caserma sia per la riorganizzazione da lui attuata dell’esercito, uno dei migliori in Europa, sia per il codice amministrativo e civile che riorganizzò il paese in modo efficientistico. Egli sfruttò gli junker ,nobili terrieri che diventano la classe dirigente. Fu il primo stato europeo a prevedere l'istruzione obbligatoria per tutti, questo rese il paese uno dei +alfabetizzati, con un popolo+ cosciente.
b- MARIA TERESA (sorella di Maria Antonietta)+ GIUSEPPE II D’AUSTRIA poiché l’impero asburgico è multi etnico la regina procede ad un accentramento economico (abolizione delle tasse locali) e politico. Il figlio Giuseppe II si accanisce contro la chiesa: i parroci diventano funzionari statali(dipendono dallo stato, non dalla chiesa, possono essere licenziati) e molte congregazioni religiose, tra cui i gesuiti, furono chiuse. I due sovrani proteggono le scienze e la cultura (Mozart). Bisogna notare che la tendenza all’accentramento favorirà la coscienza nazionale dei popoli soggetti all’impero. Tuttavia il giuseppinismo non incontrò il favore delle masse.
c- CATERINA DI RUSSIA nel suo vasto impero continua l’opera di modernizzazione promossa da Pietro il grande, cercando di diminuire la servitù della gleba, di tassare la nobiltà e di limitare il latifondo oltre che i poteri della chiesa ortodossa. Le sue riforme si scontrano con forti resistenze e Caterina fu costretta a
limitare le sue riforme al campo culturale. Da ricordare il successo del riforma mento dell’esercito.
d/e- PIETRO LEOPOLDO DI TOSCANA sotto la dinastia dei Lorena il gran ducato di Toscana divenne una regione all’avanguardia: fu il primo stato del mondo che abolì la pena di morte ed inoltre vennero attuate tecniche agricole di stampo capitalistico tanto da paragonare la Toscana all’Inghilterra. MILANO: FRATELLI VERRI + CESARE BECCARIA Milano diventò la capitale culturale ed economica dell’Italia= centro dell'illuminismo italiano. Fu abbellita dal teatro la scala e dalla pinacoteca di Brera e fu la sede di attività intellettuali aventi il loro centro nel caffè. c- PENA PROPORZIONALE AL REATO questo principio presuppone l’uguaglianza giuridica degli esseri umani e la loro libertà perché non ci può essere un pregiudizio di classe per la condanna: va giudicato il reato, non il reo.(con l'habeas corpus l'imputato aveva già ottenuto il diritto ad un regolare processo)
ECONOMIA E DIRITTO NELL’ETA’ DEI LUMI
1. CESARE BECCARIA: “DEI DELITTI E DELLE PENE”Il milanese Cesare Beccaria (è garantista) con il opuscolo “dei diritti e delle pene” gettò la base del diritto penale moderno:
a- LO STATO È UN CONTRATTO Beccaria (garantista=colui che in un processo cerca il massimo delle garanzie possibili per l'imputato)si basa sulle teorie contrattualistiche in base alle quali uno stato nasce da un patto tra i cittadini e il sovrano, dove i cittadini sacrificano parte della libertà in cambio della loro sicurezza. Ecco perché lo stato è autorizzato a punire e a compiere le guerre. b- PUNIZIONE COME EDUCAZIONE la punizione ha uno scopo educativo in quanto dovrebbe sanare tutte quelle storture che hanno condotto il delinquente a violare la logge, La punizione ha anche uno scopo preventivo, cioè evitare che altri commettano infrazioni alla legge. “La pena deve impedire di fare nuovi danni e rimuovere gli altri da farne uguali” d- CONTRO LA PENA DI MORTE E LA TORTURA“un uomo non può chiamarsi reo prima della sentenza”. In caso di dubbio la sentenza è a favore dell’imputato. La tortura non è ammessa perché è noto che per salvarsi dalla tortura l’imputato dichiara anche il falso. La pena di morte era ugualmente condannata perché era una funzione preventiva ed inoltre si riduce, per chi assiste all’esecuzione, ad un momento spettacolare che può anche durare poco e suscitare momenti di attrazione (catarsi).
e- CERTEZZA, NON ASPREZZA DELLA PENA Poiché la legge deve tutelare la società è molto importante che essa sia certa, cioè stabile, scritta.
f- PENA TRASVERSALE ALLE CLASSI SOCIALI La pena vale anche per i nobili, i contadini sono uguali di fronte alla legge.
2. UTILITATRISMO = PRAGMATICO + OTTIMISMO In seguito alle idee illuministiche e alla nascente rivoluzione industriale, nasce una scienza economica rigorosa e autonoma. L’aumento della popolazione e la necessità di superare il mercantilismo, troppo restrittivo a causa dei dazi. Alla base di queste teorie economiche c’è la bontà della natura e il cosmopolitismo cioè la fratellanza tra gli esseri umani. Utilitarismo = corrente filosofica che sostituisce valori pragmatici, cioè pratici, di convenienza, con quelli morali. Quindi nel fare qualcosa non dobbiamo chiederci se è giusta o sbagliata, ma se serve. Questo principio viene applicato non solo all’economia ma anche ai rapporti sociali (matrimonio di interesse), e sarà uno dei cardini della borghesia.
3. ADAM SMITH: LIBERALISMO, UTILITÀ DELLA CONCORRENZA, MANO INVISIBILE economia politica=scienza che si occupa dei mercati e delle finanze Genovesi,italiano, a Napoli ebbe la prima cattedra di economia politica in Europa. Adam Smith, scozzese, è il padre del liberismo. Per liberismo (contr. protezionismo)si intende una dottrina economica in base alla quale lo stato non deve interferire nell’iniziativa dei privati e degli individui, la circolazione dei prodotti deve essere libera ed è necessario che lo stato non impedisca la concorrenza e la competizione che migliorano il mercato. Al liberismo si accompagna anche una dottrina politica: il liberalismo. Smith scrive un libro dal titolo “Saggio sulla ricchezza delle nazioni”. La vera ricchezza sta nel lavoro. Il lavoro diviene misura universale della ricchezza , cioè principio della determinazione del “valore” dei beni scambiati sul mercato. Il motore della ricchezza di una nazione e l’interesse personale, che spinge gli uomini a cercare il guadagno individuale migliorando nello stesso tempo il tenore di vita per tutti. La base del comportamento economico è quindi la propensione naturale a migliorare la propria condizione e questa tendenza all'arricchimento, se lasciata libera di svilupparsi porta al benessere generale perchè se ognuno incrementa la propria ricchezza ne consegue un aumento del guadagno collettivo. Un altro principio espresso in questo libro è la divisione del lavoro, cioè distinguere le fasi di produzione in operazioni semplici e rispettive per risparmiare tempo, contenere i costi e specializzare i lavoratori. Ciò sarà alla base dell’industria nascente. È in questo quadro che si verranno aformare le classi sociali= categorie di coloro che percepiscono salario e di coloro che invece percepiscono il profitto o beneficiano della rendita agraria. Il lavoro è sottoposto alla legge di mercato cioè, nel regime di divisione del lavoro il valore di ogni merce consiste della quantità do lavoro che essa mette in movimento all'atto di scambio. Mano invisibile= descrizione del ruolo dello stato in economia secondo adam smith , intervento per regolamentare, non per vietare: la mano invisibile deve solo tenere a freno gli eccessi della concorrenza e dell’attività individuale.
4. FISIOCRAZIA DI QUESNAY Fisiocrazia deriva dal greco e significa “governo della natura”. La miglior forma di sviluppo economico è formato sullo sfruttamento delle terra e dell’agricoltura. L'unico soggetto possibile di creazione di una nuova ricchezza è la natura, o la terra, mentre il lavoro umano è solo ciò che viene plasmato da essa. Infatti la natura è governata da meccanicismi spontanei e liberi. Bisogna abbandonare il protezionismo perché lo stato non deve intervenire nell’ordine naturale delle cose (anche Smith parlava dello stato come di una mano invisibile che deve solo tenere a freno gli eccessi della concorrenza e dell’attività individuale). È necessario eliminare tutti i privilegi di nascita che sono contrari alle libertà dei cittadini e sono fonte di ingiustizia, perché non permettono a tutti di arricchirsi partendo da una base uguale. La libertà è legata all’uguaglianza. L’unica legge che deve regolare la libertà iniziativa è la domanda e l’offerta, perché fuori da ogni intervento arbitrario questa legge permette l'equilibrio spontaneo del mercato.
5. DAVID RICARDO Anch’egli è un esponente dell’economia classica, cioè teorie economiche della fine del XVIII secolo. Egli afferma, contestando Smith, che il profitto non necessariamente genera ricchezza per tutti, anche perché i costi delle macchine contribuiranno a diminuirlo. Egli evidenzia inoltre il contrasto tra gli interessi dei capitalisti e quelli dei lavoratori. Con il nascere dell’industria aumenterà anche il conflitto sociale perché ci saranno tre classi: la vecchia aristocrazia, i nuovi ricchi e i lavoratori delle fabbriche.
GUERRA D’INDIPENDENZA
1. DIVISIONE TRA REALISTI E PATRIOTI Lo scontro con gli inglesi era inevitabile, ma l’opinione pubblica americana non era compatta a favore della guerra . I realisti erano favorevoli al re e comprendevano clero e funzionari: volevano risolvere i problemi con l’Inghilterra attraverso vie diplomatiche. Gli artigiani e i commercianti invece colpiti dalla tasse inglesi erano favorevoli allo scontro, perciò ci fu anche una scissione nella società americana.
2. 1775 = NASCITA CONTINENTAL ARMY Il secondo congresso di Philadelphia decide l’intervento in guerra e la costituzione di un esercito di volontari guida to da Washington. Era un esercito privo di addestramento e spesso privo di disciplina, ma molto motivato a combattere.
3. 4 LUGLIO 1776 = DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELL’UOMO, PRELUDIO ALLA COSTITUZIONE--- JEFFERSON Questa dichiarazione deriva dall’illuminismo e proclamando l’indipendenza americana fa appello ai diritti naturali, cioè fondamentali, inalienabili dell’uomo, soprattutto la libertà e la felicità. Questa dichiarazione elaborata da Jefferson sancisce che i diritti sono più importanti delle leggi, perché queste ultime devono tenere conto dei diritti della maggioranza. La dichiarazione si appella inoltre al consenso del popolo --sovranità popolare.
4. VANTAGGI PER L'AMERICA: a- PRESTIGIO DI WHASHINGTON Washington era un ricco proprietario residente in Virginia e con il suo prestigio risolleva le sorti di un esercito non preparato.
b- AIUTI EUROPEI l’Europa inviò volontari (Lafayette, intermediario tra Francia e America) soprattutto per contrastare gli interessi inglesi più che per supportare la causa americana. Intervengono Francia, Spagna e Olanda.
c- CONOSCENZA TERRITORIO questa permette di attuare incursioni e attacchi a sorpresa.
5.VITTORIE DI SARATOGA E YORK TOWN
6. 1783 = VERSAILLES: NASCITA USA + NUOVO EQUILIBRIO EUROPEO Questi trattati stabiliscono le seguenti conclusioni:
a- la Spagna ottiene Gibilterra e Minorca strategiche per il commercio, motivo per cui interviene
b- il Canada rimane colonia inglese, non francese
c- la Francia non ottiene compensi territoriali, ma solo impoverimento finanziario
d- l’Inghilterra non perde il primato nel commercio marittimo con le ex colonie americane e- nascono gli USA
LA GUERRA DI SECESSIONE
1. CONQUISTA DEL WEST: COAST TO COAST Dopo la pace di Versailles del 1783 gli USA avevano trasformato in stati molti altri territori, tanto che nella prima metà del ‘800 gli stati uniti andarono oltre il Mississippi, fino al Messico e al Pacifico. Questa espansione fu risultato di un’azione militare condotta dal governo, ma anche dell’iniziativa dei pionieri che attraversarono le montagne rocciose
2. ESPANSIONE VERSO SUD (TEXAS, CALIFORNIA, FLORIDA)L’espansione verso il sud fu ottenuta a spese della Spagna da cui gli USA ricavarono la Florida e nel 1898 Cuba, anche se quest’isola formalmente era indipendente ma controllata dagli USA. Inoltre gli USA ottennero dopo le guerre contro il Messico, il Texas e la California.
3. GUERRA DI SECESSIONE: 1860-1865 Per tutto l’800 gli USA conobbero un espansione economica e demografica che portò, in 50 anni dai 5 dai 23 milioni di abitanti. Tale incremento era favorito dalle prospettive economiche del paese e dall’emigrazione proveniente dall’Europa ma questa tendenza era destina ad arrestarsi, sia pure per un breve intervallo di tempo a causa della guerra civile che oppose il nord al sud del paese. Questa guerra era determinata dal fatto che il sud praticasse ancora lo schiavismo anche se la costituzione americana lo aveva proibito perché si ispirava all’uguaglianza. Inoltre i proprietari terrieri del sud erano favoriti dall’Inghilterra che manteneva ancora rapporti commerciali con gli USA e questo è un altro fattore scatenante della guerra. Il nord sosteneva invece l’esigenza di un rigido regime doganale contro la concorrenza delle industri europee (protezionismo) ed è più per questo motivo che per ragioni umanitarie che si oppone allo schiavismo. La guerra passò sotto il nome di guerra si secessione, cioè di separazione proclamata dal sud contro il nord. Il presidente Lincoln pur essendo proveniente dal sud, era contrario allo schiavismo e quindi fu eletto presidente in qualità di mediatore. La guerra durò 5 anni e si concluse con la vittoria dei nordisti per cui fu evitata la separazione e fu abolita la schiavitù. GENERALE DEL NORD: GRANT -- UNIONISTI \ESERCITO DEL SUD GUIDATO DA LEE - SUDISTI
4. 1865 = ASSASSINIO DI LINCOLN Lincoln fu vittima del sentimento di odio rimase negli USA nonostante la fine della guerra e infatti fu ucciso da una fanatica sudista.
5. FINE XIX SECOLO: MASSICCIA INDUSTRILIZZAZIONE Nonostante la persistenza della segregazione razziale, cioè alla discriminazione verso i neri, che durerà fino al 1960, la schiavitù fu abolita anche se ciò non significò il riconoscimento dei diritti civili dei neri. Gli USA si avviarono comunque ad un avvenimento industriale di grande prestigio.
LE 13 COLONIE PRIMA DELL’INDIPENDENZA
1. DIFFERENZE TRA NORD E SUD A LIVELLO ECONOMICO, SOCIALE E CLIMATICO L’economia del Nord era basata sulla coltivazione di cereali e sull’allevamento del bestiame. Nel sud vi erano cinque colonie dal clima caldo-umido favorevole alla coltivazione di tabacco, riso e cotone. E i grandi proprietari terrieri sfruttano il lavoro degli schiavi neri giunti in America con la tratta delle popolazioni africane iniziata già nel XVI secolo. Al Nord prevale la borghesia mercantile mentre al Sud domina un ceto di agricoltori.
2. MOTIVI DI FORMAZIONE DELLE COLONIE:Le colonie hanno in comune solo il fatto di essere governate dall’Inghilterra, perché anche le ragioni che hanno causato la loro formazione furono diverse:- a- NATURA POLITICA E RELIGIOSA nel caso del Massachussets e della Virginia, le colonie sorsero per ospitare i padri pellegrini che nel 1620 fuggirono alle persecuzioni degli anglicani e difesero nel nuovo mondo la loro fede puritana. Speravano di costruire la società ideale, incontaminata, dove non c’era la corruzione presente in Europa, e dove uno dei pilastri della società fosse l’uguaglianza fra gli uomini e quindi la fraternità. b- SFRUTTAMENTO PROPRIETARIO alcune colonie furono concesse dai sovrani inglesi a un singolo governatore nominato dal re. A questo governatore si affiancava un’assemblea eletta a livello locale. Anche questo caso comunque la religione era molto importante, e serviva proprio come cemento politico per governare. 3. COME ERANO GOVERNATE LE COLONIE?Le assemblee che affiancavano i governatori erano molto più rappresentative di quelle europee perché il diritto di voto era più esteso. Il problema però deriva dal fatto che le decisioni definitive erano comunque assunte dalla madrepatria, anche perché la società era composta per la maggior parte da inglesi. Le idee illuministiche circolavano anche in America, dove nacquero le università di Yale e di Harvard. Tra i principali intellettuali americani bisogna ricordare Benjamin Franklin, inventore del parafulmine, ma anche intermediario tra l’Europa e le colonie.
4.CHE TIPO DI SOCIETÀ È QUELLA AMERICANA? La società americana fin dall’inizio è multietnica: accanto agli indiani (verso i quali si scatena una spietata persecuzione) essa è formata da schiavi neri, deportati nei secoli precedenti attraverso la tratta di esseri umani collegata dal commercio triangolare. Vi sono poi popolazioni provenienti dai più diversi stati europei (olandesi, italiani, francesi,…). Non esiste una nobiltà di sangue e tutti partono da uguali condizioni iniziali. È possibile fare fortune perché c’è mobilità sociale.
5.QUALI SONO I MOTIVI DI CONTRASTO CON L’INGHILTERRA?(SUGAR ACT, STAMP ACT, TEA ACT) I motivi di contrasto con l’Inghilterra esplodono dopo il 1763, ossia dopo la guerra dei 7 anni, quando gli inglesi per finanziare le casse statali dissanguate dalla guerra indirizzano la politica economica americana verso un rigido mercantilismo. Pertanto le colonie sono obbligate a commerciare solo con l’Inghilterra, a fornire materie prime secondo i prezzi che essa impone. Era molto diffuso il contrabbando, e le colonie erano tassate in modo sproporzionato. L’Inghilterra emana una serie di provvedimenti fiscali molto pesanti: sugar act (dazi sullo zucchero), stamp act (vengono tassate le marche da bollo necessarie per gli atti pubblici), tea act (la tassazione sul commercio e consumo di tea). Gli americani reagiscono dapprima convocando un congresso a New York grazie al quale viene ritirato lo stamp act e viene chiesta la tassazione solo se approvata dai rappresentanti. Successivamente, dopo varie azioni di boicottaggio, nel 1774 nasce l’organizzazione dei figli della libertà, che a Boston gettano a mare un carico di tea destinato alla compagnia delle Indie, e in un congresso a Philadelphia decidono il boicottaggio indiscriminato. È guerra aperta.
PEOBLEMI DELLO STATO
1. DIVISIONE TRA FEDERALISTI E PUBBLICANI: PREVALENZA FEDERALISTI Dopo l’indipendenza, oltre a vendette personali e alla rincorsa alle cariche pubbliche, il nuovo stato deve affrontare la divisione tra pubblicani e federalisti. I primi sono guidati da Jefferson e sono legati ai settori agricoli, sono dei conservatori. I secondi sono guidati da Hamilton e credono nell’avvenire industriale degli USA e del federalismo, cioè nella conservazione sia pure in minima parte delle autonomie locali presenti primi dell’indipendenza quando le tredici coloni non erano governate da un potere centrale. Alla fine vince l’opzione federalista anche se viene eletto Washington. Il federalismo americano è diverso dal nostro perchè nasce in un contesto dove c'era già divisione tra gli stati. Oggi il federalismo è specializzato in diversi ambiti.( Es. federalismo fiscale) 2.1778 = COSTITUZIONE AMERICANA La costituzione americana è la prima costituzione a non essere concessa da un sovrano ma ad essere ottenuta direttamente dal popolo secondo il principio della sovranità popolare. Essa è frutto dell’illuminismo soprattutto perché in essa è presente la divisione dei poteri. Il diritto di voto è più esteso che in Europa anche se ci sono limiti dovuti al fatto che votavano solo i maschi e che per votare si deve pagare. Vengono aboliti i privilegi ecclesiastici e c’è separazione tra stato e chiesa, perciò lo stato è laico. La divisione dei 3 poteri fondamentali, (che contiene i checks and balances=organismi che equilibrano i poteri,servono a evitare che un singolo organo ecceda le sue funzioni). Repubblica presidenziale: presidente= capo dello Stato e del Governo, sceglie i ministri, nomina i membri della corte suprema, è comandante supremo della forze armate, può porre il veto rispetto alle leggi approvate dal congresso. I poteri legislativo e giudiziario controllano il presidente, es. la Corte suprema verifica che gli atti presidenziali non siano contrari alla costituzione. Impeachment =accuse presentate dalla camera dei rappresentanti nei confronti sia dei funzionari statali, sia del presidente, vengono valutati dal senato. POTERE LEGISLATIVO: camera dei rappresentanti: i membri sono eletti ogni 2 anni in numero proporzionale alla popolazione dei singoli Stati, per rispondere al federalismo. Senato composto da 2 membri per ogni stato eletti per 6anni.parlamenti locali dei 50 stati federali. POTERE ESECUTIVO : governo federale composto da persone de fiducia del presidente. Presidente eletto ogni 4anni. POTERE GIUDIZIARIO: corte suprema: sorta di corte costituzionale incaricata di moderare le rivalità tra i singoli stati o tra governo federale e stati. ELETTORI DELEGATI: popolo sovrano. Corti federali costituite presso ogni stato.3. 1823 = MONROE: “L’AMERICA AGLI AMERICANI” ISOLAZIONISMO Per tutto il XIX secolo l’America adotto una politica isolazionista, cioè evitare i contati con altre popolazioni, questo è espresso nella formula del presidente Monroe “l’America agli americani”, cioè significa che da un lato l’Europa non avrebbe più dovuto intervenire nelle vicende statunitensi, né l’America aiutare l’Europa. Questo principio però si scontra con la realtà per vari motivi:
- dal 1840 inizia in America l’afflusso di immigrati dall’Irlanda
- l’America inizia a far sentire la sua ingerenza sull’America latina da poco diventata indipendente.
4. 1831 = LA DEMOCRAZIA IN AMERICA (TOCQUEVILLE)Già il francese Tocqueville evidenziava i limiti della democrazia americana identificati soprattutto nei processi di livellamento e di massificazione: poiché non ci sono differenze di classe la società americana ha l’opportunità di sottolineare il merito individuale, ma con il rischio del conformismo, dell’appiattimento e dell’omologazione.
5. PROBLEMA DEGLI INDIANI E DEGLI AFRO-AMERICANI Gli indiani furono espropriati dalle loro terre man mano che procedeva l’avanzata dei pionieri verso ovest: detta conquista del west. Si trattò di un vero e proprio genocidio, cioè uccisione deliberata, organizzata da un’intera popolazione, Un altro problema fu rappresentato dalla schiavitù della popolazione afro-americana giunti dal ‘500 in poi nel continente americano con il commercio triangolare. Si scatenarono veri e propri fenomeni razzisti organizzati dal Ku Klux Klan, associazione terroristica di estrema destra che operò indisturbata fino al 1960.

Esempio



  


  1. martina

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