Inghilterra post '48 e Rivoluzione Francese

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Testo

1)L’INGHILTERRA LIBERALE
La prosperità britannica Dopo il 48 la G.B. visse un periodo di stabilità politica,sociale ed economica.Era il centro commerciale e finanziario a cui facevano riferimento tutti gli altri continenti.
L’egemonia liberale nell’Inghilterra vittoriana 1848-66 consolidamento del sist. Parlamentare : sistema in cui il Parlamento era a capo della vita politica nel Governo. Al potere vi era regina Vittoria. La camera dei Lords aveva comunque ancora molti poteri e vi si accedeva x diritto ereditario o per nomina regia. La Camera elettiva (Camera dei Comuni) rappresentava la popolazione.
Gladstone , Disraeli e la riforma elettorale Nel 1865 il capo dei liberali William Gladstone presentò un progetto di legge che prevedeva una estensione limitata del diritto di voto. Nel 1866 tale progetto causò la caduta del governo liberale e il potere tornò ai conservatori. Questi ultimi con a capo Benjamin Disraeli fecero una riforma elettorale (Reform Act) 1867 che portò all’aumento del corpo elettorale.
Fra il ’66 e l’86 si alternarono al potere il conservatore Disraeli, ideatore di una politica imperialistica con aperture sociali e, il liberale Gladstone, che realizzò nuove riforme (ampliamento del suffragio)e tentò di concedere l’autonomia all’Irlanda.
Questione irlandese e la secessione degli unionisti Alla crisi dell’Irlanda Gladsone rispose presentando in Parlamento un progetto che prevedeva l’autonomia di questa nazione. Questo progetto (Home Rule)provocò un’opposizione del partito liberale e la secessione degli unionisti guidati da Joseph Chamberlain. Nel 1886 il governo tornò in mano ai tories.
2)LA RUSSIA DI ALESSANDRO II
Arretratezza russa Milioni di contadini erano soggetti alla servitù della gleba. (subordinati ai proprietari) Un’aristocrazia terriera dominava ancora come nell’ancien regime.
La vita intellettuale Predominavano i romanzi di Gogol, Turghenev, Tolstoj ….che mostrano una società diversa dall’europa occidentale.
Alessandro II e la liberazione dei servi della gleba 1855: re Alessandro II fece molte riforme di cui molto importante nel 1861 l’abolizione della servitù della gleba. I servi furono liberi ed ebbero parità giuridica, le terre che coltivavano diventarono di loro proprietà.
I populisti: intellettuali rivoluzionari che tentarono opera di educazione culturale e politica tra le masse. 1881 uccisione di Alessandro II.
3) FRANCIA DEL SECONDO IMPERO
Il bonapartismo: potere fondato sulla forza delle armi. Al centralismo, all’autoritarismo, Napoleone III univa il paternalismo e la ricerca del consenso popolare. L’imperatore ottenne il consenso della borghesia urbana, degli affaristi, dell’industria e della finanza oltre alle campagne.
Aspirazioni “tecnocratiche” e vocazione bellicistica: Un aspetto importante (in cultura) del secondo impero fu quello tecnocratico (tendenza ad affidare grande potere ai tecnici per il trionfo della tecnica e della civiltà industriale).
1853-54 Questione di Oriente in cui si misurarono le nuove ambizioni imperiali.
La guerra di Crimea: La prima manifestazione del bonapartismo ci fu con la guerra di Crimea (1854-55) quando Francia e Inghilterra reagirono alle mire russe sui territori ottomani. L’episodio più significativo fu l’alleanza col Piemonte (1858), culminata l’anno dopo nella guerra vittoriosa contro l’Austria.
4) DECLINO IMPERO ASBURGICO E ASCESA DELLA PRUSSIA
Restaurazione centralistica in Austria: Il potere era nelle mani dell’imperatore e il centralismo amministrativo era rafforzato. L’imperatore poteva contare sui contadini e sulla Chiesa cattolica (1855 concordato).
Ascesa della Prussia: La Prussia voleva guidare la nazione tedesca, molto sviluppata.
“Via prussiana” allo sviluppo: sviluppo industriale, forte aristocrazia terriera e scarsi poteri al Parlamento erano gli ingredienti di questa via.
Bismarck al potere: artefice della via prussiana fu Bismarck che nel 1862 ascese al governo. Ora la Prussia si incamminava sulla strada di un’unificazione da ottenere per mezzo della forza militare.
Guerra austro-prussiana: cominciata nel 1866 portò alla formazione di una confederazione della Germania del nord sotto l’egemonia prussiana e all’adesione della borghesia alla politica di Bismarck.
Compromesso del 1867: con tale compromesso l’impero venne diviso in due parti: una austriaca e una ungherese, dotate di autonomia ma con lo stesso sovrano.
5) GUERRA FRANCO-PRUSSIANA E UNIFICAZIONE TEDESCA.
La sconfitta di Sedan: nel 1870 Bismarck provocò una guerra con la Francia (ultimo ostacolo ai suoi progetti di unificazione tedesca) che fu sconfitta a Sedan.
Pace di Francoforte: con il trattato di Francoforte (1871) nasceva il nuovo Reich tedesco. La sconfitta comportò per la Francia la caduta di Napoleone III, la proclamazione della Repubblica e la cessione dell’Alsazia-Lorena.
6) LA COMUNE DI PARIGI
Dopo la sconfitta a Sedan la caduta dell’impero fu vista da Parigi come occasione rivoluzionaria. Nel 1871 ci fu l’elezione della nuova assemblea nazionale, presiedeva il governo Adolphe Thiers che cercò di aprire trattative di pace. Il popolo voleva difendere la città con le armi, ma il comando della Guardia nazionale si rifiutò e indisse le elezioni per il Consiglio della Comune.
La Comune: esperimento di democrazia diretta, non vi era nessuna distinzione fra potere esecutivo e legislativo e l’esercito era costituito da milizie popolari armate.
La fine della Comune: isolata dal resto del paese, in maggio le truppe governative occuparono Parigi

1)LA RIVOLUZIONE IN FRANCIA
Crisi monarchia liberale di Luigi d’Orleans .L’opposizione era composta dai progressisti liberali, democratici, dai bonaparisti e dai socialisti. Obiettivo dei democratici era raggiungere il suffragio universale, ossia la concessione del diritto di voto a tutti i cittadini maschi senza distinzioni. Lo strumento di protesta dei democratici fu la CAMPAGNA DEI BANCHETTI: riunioni svolte in forma privata che aggiravano i divieti governativi e consentivano ai capi dell’opposizione e ai loro seguaci di tenersi in contatto e di far propaganda per la riforma elettorale.
La proibizione di un banchetto previsto per il 22 febbraio a Parigi, innescò la crisi rivoluzionaria. Lavoratori e studenti organizzarono una grande manifestazione di protesta, per impedirla il governo ricorse alla Guardia nazionale istituita nel 1789. Il 24 febbraio venne costituito un governo favorevole alla Repubblica e si convocò un’assemblea costituente da eleggere a suffragio universale. Il governo affermò il diritto al lavoro fondato sul pieno impiego. Furono istituiti degli ateliers nationaux (officine).
Elezioni di aprile: vincitori i repubblicani moderati. Chiusura degli ateliers nationaux.
Insurrezione operaia di giugno: Molti popolani scesero in piazza così che l’assemblea costituente concesse pieni poteri a Cavaignac, ministro della guerra. A novembre l’assemblea costituente approvò una costituzione democratica che prevedeva un presidente della repubblica eletto dal popolo (durata 4 anni) e una assemblea legislativa eletta a suffragio universale.
Elezioni presidenziali: i repubblicani si presentarono divisi, mentre i conservatori fecero blocco sulla candidatura su Luigi Napoleone Bonaparte.
2) RIVOLUZIONE IN EUROPA CENTRALE
Insurrezione di Vienna in marzo a causa di una manifestazione di studenti e lavoratori l’esercito si ribellò.La corte sacrificò il principe di Metternich.
A marzo vi furono tumulti anche a Budapest..
A Praga i cittadini chiesero autonomia e libertà politiche per i cechi. Metternich abbandonò la capitale e convocò il Parlamento dell’Impero (Reichstag) a suffragio universale.
Rivoluzione in Ungheria Lajos Kossuth capo dei democratici-radicali fece scoppiare una crisi allo scopo di creare un governo nazionale. Fu eletto un nuovo parlamento.
Sollevazione di Praga Anche a Praga si formò un Governo provvisorio, il governo ceco fu sciolto di autorità .
La riscossa del potere imperiale A luglio il maresciallo Radetzky sconfisse i piemontesi e ristabilì il dominio austriaco in Lombardia.Dopo una nuova insurrezione a Vienna salì al trono Francesco Giuseppe.
Insurrezione di Berlino e Assemblea di Francoforte A Berlino, a marzo, manifestazioni popolari costrinsero Federico Guglielmo a convocare un parlamento prussiano (Landtag).Venne chiesto di creare un’assemblea costituente rappresentente degli stati tedeschi + Austria.
A Francoforte si riunì un’Assemblea cosituente con l’obiettivo di avviare un processo di unificazione nazionale tedesca. Il rifiuto della corona imperiale da parte di Federico Guglielmo segnò la fine dell’Assemblea di Francoforte.
Grandi tedeschi:ideatori di un unione di tutti gli stati germanici intorno all’Austria imperiale.
Piccoli tedeschi.sostenitori di uno stato nazionale da costruirsi sul nucleo del regno di prussia.
5)LA FRANCIA DALLA SECONDA REPUBBLICA AL SECONDO IMPERO
In Francia nel dicembre 1851 Bonaparte fece un colpo di stato e riformò la costituzione. L’anno dopo un plebiscito sanzionò la restaurazione dell’impero: Luigi Napoleone Bonaparte divenne Napoleone III.

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