Era mesozoica

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L'era Mesozoica comprende un periodo di circa 165 milioni di anni, durante i quali i rettili trovarono una cosм larga diffusione, da meritare il nome di Etа dei Rettili. Mentre grandi cambiamenti avvenivano nella struttura di alcuni invertebrati, nuove specie sostituivano le specie estinte alla fine del Paleozoico. Le ammoniti si svilupparono e si diffusero rapidamente negli oceani, mentre gli uccelli, mammiferi, piante che producevano fiori e molti degli attuali insetti apparvero per la prima volta; olmi, quercie, aceri e altri grandi alberi frondosi trovarono larga diffusione: lo svilupparsi ed il diffondersi di alcune piante dipendeva probabilmente dal parallelo sviluppo degli insetti che favorivano l'impollinazione.
Avvennero altri importanti mutamenti geografici; si formarono nuovi mari e continenti e sorsero altre catene montane. In Italia sono formate da rocce mesozoiche le Prealpi, le Alpi Dolomitiche, parte dell'Appennino, il Carso e le Murge, tutte zono calcaree.
Come risultato di molti analoghi processi geologici, si formarono vasti giacimenti minerali, che costituiscono anche attualmente inesauribili risorse naturali.

Il Periodo Triassico (da 230 a 180 milioni di anni fa) и caratterizzato da formazioni rocciose analoghe a quelle del periodo Permiano, consistenti cioи in spesse stratificazioni di scisti rossi e arenaria, depositati in laghi, deserti e bacini di carattere temporaneo. L'attivistа vulcanica era notevole, specie in determinate zone. Sullo sfondo di questo ambiente naturale i rettili si svilupparono e determinarono stabilmente le basi della proprio supremazia. La progredita struttura del loro corpo e le uova protette da un guscio calcareo li rendevano in grado di sopravvivere ai repentini e spesso avversi mutamenti di clima e di stabilire la propria dimora in nuove zone che risultavano impraticabili per determinati animali, come gli anfibi, vincolati alla presenza dell'acqua. In quel periodo apparvero i primi dinosauri, le cui impronte fossili si possono oggi trovare in alcune rocce.
La supremazia dei rettili non era limitata solo ai continenti, dato che negli oceani vivevano in grandi quantitа in un primo tempo, ittiosauri (simili a delfini) e, successivamente, caratteristici plesiosauri, alcuni di circa cinque o sei metri di lunghezza. Si sviluppavano nuovi tipi di spugne e di protozoi, mentre facevano le loro prima comparsa negli oceani gli odierni esacoralli, insieme a nuove specie di brachiopodi che sostituivano le primitive del periodo permiano. Gasteropodi e bivalvi si diffondevano rapidamente, insieme alle ammoniti, le quali subivano anche importanti modificazioni strutturali. Nel Triassico comparvero inoltre alcune specie di artropodi, simili alle aragoste, oltre agli attuali echinodermi e crinoidi. Sugli altopiani crescevano rigogliose cicadee e primitive conifere. Nelle zone a clima caldo-umido prosperavano felci ed equiseti.

Il Periodo Giurassico trae il proprio nome dalla catena montuosa del Giura. Iniziт circa 180 milioni di anni fa ed ebbe una durata di 45 milioni di anni. Di tutte le specie di vita che lo caratterizzarono, i piщ tipici esponenti furono i dinosauri, la cui classificazione si puт riassumere in tre grandi gruppi. Il primo и costituito dai Sauropodi, dotati di collo e di coda lunghissima (es. Diplodoco, 24 m); il secondo gruppo comprendeva gli stegosauri, rettili corazzati che potevano raggiungere un peso complessivo di piщ di dieci tonnellate (con un cervello di solo 90 grammi); al terzo gruppo appartengono i teropodi, carnivori, animali che si reggevano sulle zampe posteriori, tra cui l'Allosauro, che poteva raggiungere anche dieci metri di lunghezza. Altri erano di minori dimensioni, ed alcuni raggiungevano a malapena un metro di lunghezza. Nelle basse-terre paludose vivevano dinosauri erbivori primitivi, forniti di un becco analogo a quello delle anitre. Tra i rettili provvisti di ali vi erano alcune specie di individui delle dimensioni di un attuale passero, ed altre di lunghezza superiore a un metro. Negli oceani dominavano ittiosauri e plesiosauri, ferosi carnivori di dimensioni spesso considerevoli. I mari erano affollati da una grande moltitudine di ammoniti (alcune con un diametro di piщ di un metro) e da gasteropodi, bivalvi, seppie (belemniti), echinodermi, crinoidei e foraminiferi. Dal Periodo Giurassico ebbero praticamente inizio lo sviluppo e la diffusione di due gruppi di grande importanza: intorno al primo gruppo, costituito dai primitivi mammiferi, possediamo alcune indicazioni o tracce rappresentate da frammenti fossili di mascelle e di denti appartenenti a un esemplare delle dimensioni di un topo, scoperto negli Stati Uniti e in Europa. Le prove che possediamo invece intorno all'esistenza del secondo gruppo di animali a sangue caldo sono rappresentate dai resti fossili di Archaeopterys, il piщ antico uccello conosciuto, rinvenuti nel calcare giurassico di Baviera.
Fra le piante, in quel periodo, erano diffuse cicadee, conifere, felci, ginkgi; quest'ultima specie trovт largo sviluppo attraverso l'intero Mesozoico, ma nelle epoche successive si avviт lentamente verso l'estinzione. Del periodo giurassico si conoscono piщ di mille specie di insetti tra le quali alcune forme attualmente viventi.

Il Periodo Cretaceo (cosм chiamato per i caratteristici depositi di calcare bianco e terroso, comunemente chiamato creta), ebbe inizio circa 135 milioni di anni fa e durт circa 70 milioni di anni. Fu uno dei periodo geologici di maggior importanza, caratterizzato da un considerevole estendersi degli oceani al di sopra dei continenti in molto parti del mondo e dal grande spessore delle stratificazioni sedimentarie degli oceani e dei continenti stessi. Un progressivo immergersi della superficie del continente americano provocт l'unione dell'Oceano Artico con il Golfo del Messico; l'Europa centrale risultт anch'essa sommersa quasi completamente, eccetto una piccola sona centrale. Verso la fine di questo periodo, i movimenti tellurici provocarono il sorgere di catene montuose, come le Ande e le Montagne Rocciose, insieme alle montagne dell'Antartide e della parte nord-orientale dell'Asia.
Il periodo cretaceo caratterizza il concludersi della vita del Mesozoico e la comparsa di animali e piante destinati in seguito ad imporre la propria supremazia nell'ambito della terraferma. La comparsa delle piante con fiori (angiosperme) costituм uno dei piщ importanti eventi di quel periodo. Esse apparvero per la prima volta nel Cretaceo inferiore, ma al termine del Mesozoico avevano raggiunto una cosм larga diffusione da poter essere considerate le piante predominanti sulla superficie di ogni continente. Durante il periodo cretaceo apparvero per la prima volta molti familiari alberi ed arbusti attuali, tra cui pioppi, magnolie, quercie, aceri, faggi, agrifogli, edere, allori. La diffusione delle piante con fiori provocт effetti notevoli anche nei confronti della vita animale dato che rappresentavano nuove fonti di nutrimento per mammiferi, uccelli, rettili ed insetti.
I dinosauti estesero la propria supremazia anche a gran parte del Cretaceo. Erano diffusi in tutti i continenti e comprendevano i dinosauri forniti di corna (ceratopi), gli anchilosauri, provvisti di una robusta corazza, e i bizzarri esseri con la bocca foggiata a becco d'anitra e con molte caratteristiche dei primitivi anfibi. I grandi dinosauri quadrupedi si estinsero quasi completamente durante il periodo cretaceo, ma feroci carnivori, come il Tirannosauro, sopravvissero fino al termine del Mesozoico. I rettili volanti erano rappresentati dal Pteranodonte, strana creatura priva di denti, con un'apertura alare di quasi otto metri, il piщ grande rettile volante conosciuto. Anche negli oceani esistevano rettili di enormi dimensioni. ne costituiscono un esempio le tartarughe giganti (archelon), che raggiungevano una lunghezza di piщ di quattro metri, e alcuni plesiosauti di piщ di dodici metri. Gli ittiosauri erano in via di estinzione, mentre giganteschi e selvaggi mosasauri, vagavano ancora per gli oceani in considerevoli quantitа, nutrendosi di pesci e rettili
Nelle rocce del Cretaceo si trovano solamente due specie di uccelli fossili: l'Ichthyornis, uccello di piccole dimensioni, buon volatore, simile all'attuale sterna, che raggiungeva quasi i venti centimetri di altezza, e l'Hesperornis, uccello acuquatico di quasi un metro e mezzo di altezza, dotato di potenti zampe atte al nuoto, ma con ali esili e di dimensioni molto ridotte, fornito inoltre di robuste mascelle armate di denti.
I mammiferi erano di piccole dimensioni e relativamente insignificanti. I loro resti fossili sono principalmente costituiti da denti e da parti della mascella inferiore, che, data la loro particolare struttura, ci rendono in grado di distinguerli dai fossili di rettili simili ai mammiferi stessi. I principali ritrovamenti interessano solamente forme primitive che si perpetuarono dal periodo giurassico, oltre a due nuovi gruppi originari del periodo cretaceo, rappresentati da marsupiali simili all'attuale opossum e da alcuni insettivori predecessori dei toporagni.
Nei mari poco profondi viveva una grande varietа di invertebrati, il cui gruppo piщ rappresentativo era costituito dalla ammoniti, che si presentavano nelle piщ svariate forme. Trovarono larga diffusione, oltre agli odierni pesci a scheletro osseo (teleostei), belemniti, bivalvi e gasteropodi, coralli, ricci di mare e foraminiferi. I crinoidei svilupparono nuove specie, tra cui una forma liberamente natante, priva del consueto peduncolo, dotata di sottilissime braccia che potevano raggiungere una lunghezza di quasi un metro e mezzo, mentre i molluschi trovarono larga diffusione con la specie Inoceramus, che poteva raggiungere i due metri di diametro.
La fine del Cretaceo vide la quasi totale estinzione di molti degli animali che avevano raggiunto larga diffusione nell'era mesozoica. Si estinsero i dinosauri, gli pterosauri, gli ittiosauri, i mosasauri, gli ammoniti, i belemniti vari e proprio e gran parte dei bivalvi e dei coralli. Era veramente la fine di un'epoca nella storia della vita e le cause che condussero a un tale declino non sono facili da identificare. И tuttavia probabile che i grandi mutamenti geologici che si verificarono durante quel periodo abbiano esercitato una profonda influenza su molte specie di animali e piante.

Esempio



  


  1. lucrezia

    schemi sulle eree