Materie: | Appunti |
Categoria: | Storia |
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Data: | 01.02.2007 |
Numero di pagine: | 2 |
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Testo
1. Gli arabi, Maometto e l’islam
A- L’Arabia, collegamento tra oriente ed occidente
In epoca romana, i beduini avevano svolto una funzione di collegamento fra l’Oriente ed il Mediterraneo. Quest’ultimi si procuravano i frutti della terra nel regno dello Yemen, sede di un’antica civiltà dalla sviluppata agricoltura irrigua. Questa città fu poi attaccata e rovinata dalla Persia; i beduini quindi furono costretti a migrare verso nord.
L’interesse comune dei persiani e bizantini verso l’Arabia, fece crescere di gran lunga l’importanza delle vie carovaniere e delle oasi, come la Mecca e Medina, dove si erano sviluppate oligarchie mercantili che dominavano la vita economica e politica. Fu in questi ambienti urbani dove iniziò la predicazione di Maometto (570 ca – 632), un uomo che inseriva in un contesto originale elementi derivanti dall’ebraismo e dal cristianesimo.
B- Maometto e la predicazione dell’ islam
Secondo la tradizione, in una grotta, Maometto ebbe la prima rivelazione: l’arcangelo Gabriele gli rivelò che proprio lui, Maometto, sarebbe stato il profeta di Allah. Da allora, e per 20 anni, le rivelazioni si succedettero, dando luogo alla composizione del libro sacro dell’islam, il Corano.
La prima predicazione di Maometto si caratterizzò per il suo tono apocalittico e per una rigida concezione monoteista. Ciò allarmò le figure maggiori della città, che, oltre a controllare le vie commerciali che passavano per la Mecca, erano i protettori della pietra nera.
Di fronte all’ostilità crescente delle grandi famiglie, Maometto ed i suoi seguaci dovettero trovare riparo a Medina, un’oasi nei pressi della Mecca.
Nei circa 8 anni trascorsi a Medina, Maometto ottenne il dominio dell’oasi e allargò la cerchia dei suoi fedeli.
C- Il “Sigillo dei profeti”
Maometto si proponeva come sigillo dei profeti, intendendo offrire la forma più perfetta e autentica del monoteismo.
Da Medina Maometto lanciò il nuovo messaggio di una profonda unità del popolo arabo e della fine delle lotte tribali, conferendo quindi alla religione di Allah un forte contenuto nazionalistico.
Accanto alla professione monoteista di fede, il musulmano aveva quattro doveri essenziali:
1- La preghiera quotidiana;
2- L’elemosina alla comunità dei fedeli;
3- Il digiuno dall’alba al tramonto nel nono mese lunare (il ramadam);
4- Il pellegrinaggio alla Mecca (da effettuarsi almeno una volta nella vita).
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