Arte nel Romanticismo

Materie:Tesina
Categoria:Storia Dell'arte

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Testo

IL ROMANTICISMO NELL’ARTE
Movimento artistico fiorito in Europa tra la fine del diciottesimo secolo e l'inizio del diciannovesimo secolo. Gli artisti romantici puntano alla riscoperta della fantasia, dell’irrazionalità, del sentimento e a una fusione più intima tra uomo e natura. L’arte diviene lo strumento espressivo del sentimento e del mondo interiore dell’artista che crea liberamente, svincolato dai vecchi canoni e da ogni regola. Scopo principale dell’artista è quello di cogliere l’arte e la poesia in ogni aspetto della vita, fino a rendere indistinguibili fra loro realtà e fantasia. Le opere artistiche trattano temi come il mito, la passione, i simboli, l’inconscio, la paura, la desolazione, la vittoria, l’amore, l’infinito. staccandosi completamente dalla sfera dell’intelletto e della ragione.
Mentre il Neoclassicismo si rifà all'arte classica, il Romanticismo si rifà al Medioevo che fino a questo momento era considerato un secolo buio e decadente ma non esiste più un “bello” ideale che si riferisce a canoni e regole specifici, come nel Neoclassicismo.
La poetica romantica si basa sul concetto che la natura non produce il bello ideale, ma immagini che possono ispirare due sentimenti fondamentali il pittoresco e il sublime: essi sono due opposti tra loro. Il sublime non nasce dal bello, ma nasce dai sentimenti di paura e di orrore del vuoto e dell'infinito, dal conflitto tra sensibilità e ragione e dal sentimento di sgomento, di fragilità che prova l'uomo di fronte allo spettacolo dei grandi sconvolgimenti e fenomeni naturali.
Il pittoresco è la categoria estetica dei paesaggi e del sentimento della rovina che ispira la sensazione del disfacimento delle cose prodotte dall’uomo, ispirando allo spettatore commozione per il tempo che passa.
In Italia il fenomeno romantico, che coincide con la fase storia del risorgimento (1820-1860), è meno sentito che nel resto d'Europa, sono del tutto assenti le tensioni mistico-religiose e il gusto per il tenebroso e l’orrido caratteristici del romanticismo dell'Europa del nord.
Il sentimento civile e politico di questo periodo unifica tutte le arti, dalla letteratura alla pittura e alla musica.
Il Romanticismo coinvolse i più diversi campi culturali, tanto da far sorgere il problema di definire quale mezzo artistico fosse più adatto per esprimere i nuovi ideali, basati sull’espressione dei sentimenti individuali. La musica ebbe senz’altro il posto privilegiato, perché molto vicina per sua stessa natura ai principi romantici.
Subito dopo la musica, la preferita fra le arti visive fu certamente la pittura, perché era la più adatta a svelare la libera creatività dell’artista inoltre, essendo meno legata alla materia rispetto alla scultura, era considerata maggiormente in grado di evocare gli stati d’animo.
LA PITTURA
Il colore, nella pittura, ebbe un’importanza primaria, dovuta all’interesse per l’osservazione del reale che portò alla ricerca e alla ridefinizione dei valori luministici e cromatici. Andarono via via scomparendo la linea di contorno e il chiaroscuro mentre prevalse l’utilizzo del colore come strumento di espressione del “pathos” delle scene rappresentate di cui l’artista non elimina la passione e il turbamento ma anzi, li privilegia in quanto aspetti più veri della vita dell’uomo. Venne inoltre accentuata l’importanza per il particolare e per l’aneddoto, così come l’interesse per la natura e per la vita quotidiana. La natura non è più il luogo ideale e senza tempo dei neoclassici ma diviene “metafora dell’animo umano”, in cui si alternano desolazione e furore, assenza quasi totale di vita e forze terribili e distruttive. L’epopea dei grandi eroi, tipicamente neoclassica, viene a sostituirsi nel Romanticismo con l’esistenza ordinaria della gente comune o da avvenimenti storici allusivi alla situazione contemporanea.
CASPAR DAVID FRIEDRICH
Pittore tedesco di paesaggi ed incisore appartenente alla scuola romantica, nacque a Greifswal il 5 settembre del 1774. Studiò presso J. Q. Quistorp, maestro di disegno dell'università della sua città natale, poi all'accademia di Copenaghen dal 1794 al 1798. Si trasferirsi poi a Dresda, dove divenne un membro di un circolo artistico e letterario che comprendeva, tra gli altri, anche Philip Otto Runge, Ludwig Tieck e Novalis
Il suo primo importante dipinto ad olio, datato 1808 rappresenta un crocefisso in un paesaggio di montagna. Diede un aspetto intimo ai suoi soggetti di genere e un carattere suggestivo ai romantici paesaggi tedeschi, specialmente della costa e delle foreste, d'autunno o d'inverno, all'alba o al crepuscolo o illuminato dalla luna, nella nebbia o sotto la neve, raggiungendo, con mirabile altezza poetica, un clima di favolosa trasfigurazione che caratterizza tutta la sua opera. Nel 1824 divenne professore presso l'accademia di Dresda. Morì sempre a Dresda il 7 maggio del 1840. Per lungo tempo i suoi lavori vennero dimenticati fino al 1906 quando gli fu dedicata una esposizione a Berlino.
L’arte di Friedrich è ricca di suggestione e senso del vuoto, di mancanza di certezze, di perdita di fiducia e solitudine.

CROCE IN MONTAGNA
• 1808
• Olio su tela
• Dresda, Gemaldegalerie
Nata come paesaggio naturale, venne utilizzata come pala per una cappella privata. Non rappresenta una scena sacra quanto un picco roccioso dal quale svetta un crocifisso. Assume anche un significato allegorico- la presenza di Dio nella vita degli uomini- e la costruzione geometrica mostra una netta struttura piramidale, ricorrente nelle opere del pittore.
IL NAUFRAGIO DELLA “SPERANZA”
• 1821
• Olio su tela
• Amburgo, Kunsthalle
Il naufragio della ”Speranza” è un dipinto ricco di suggestione. La dura atmosfera creata dai ghiacci, ricorrente nelle opere di Friedrich, è accompagnata da un risvolto nazionalistico: l’autore infatti, non estraneo alla situazione politica del suo tempo, rappresentò, su commissione, la riproduzione allegorica della delusione per la mancata unificazione tedesca. Ecco dunque che la nave “Speranza” raffigura simbolicamente la Germania Unita che si scaglia tra i ghiacci. La struttura geometrica mostra ancora una volta una costruzione piramidale che divide il cielo dal ghiaccio e dai legni.
LA SPIAGGIA PALUDOSA
• 1832
• Olio su tela
• Amburgo, Kunsthalle
Anche in questa opera di Friedrich è possibile riscontrare la finitezza umana nei confronti della natura: le due figure in secondo piano appaiono come l’unico modello di proporzione nei riguardi dello spazio circostante, mentre la spiaggia paludosa, che rappresenta il difficile cammino umano nella vita, risulta quasi illimitata. Il controluce lunare rende il paesaggio suggestivo e rischiarato da una luce metafisica. Nel cielo, che occupa più del 50% del dipinto, svettano due costruzioni piramidali in scala. Allegoricamente le tre pertiche possono simboleggiare la trinità mentre , la barca il mezzo per raggiungere Dio.
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