Il concetto di sè

Materie:Appunti
Categoria:Psicologia
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Testo

IL SE’
Il sé non è sostanziale ma sociale ed ha consistenza e stabilità relative; cioè il sé contrariamente a ciò che crediamo non è qualcosa radicato in noi che ha una sostanza ma si forma stando insieme agli altri ed è il continuo ricambio, ci rappresentiamo in modo diverso a seconda del contesto in cui ci troviamo. Ci sono 3 tipi di sé:
➢ La COSCIENZA DI SE’, che è la consapevolezza di esserci, di esistere; e si forma intorno ai 2. Esistono gradi diversi di conoscenza di sé: autoconsapevolezza soggettiva,quando l’individuo si rende conto di essere l’artefice delle proprie azioni; l’autoconsapevolezza oggettiva, l’individuo si rende conto di essere un’entità che esiste accanto ad altre, e l’autoconsapevolezza individuale, quando l’individuo si rende conto che le proprie azioni formano un’entità unica.
➢ I SE’ CONTINGENTI, sono impressioni sul nostro conto che non trovano organizzazione. Ci sono 4 tipi di sé contingenti: sé ecologico, costituito da informazioni che riguardano noi in rapporto con l’ambiente; sé interpersonale, impressioni su di noi che ricaviamo interagendo con gli altri; sé esteso, formato dai nostri ricordi; sé privato, costituito da tutte le esperienze personali che non vengono condivise con altri.
➢ Il SE’ CONCETTO, sono delle autodescrizioni (concetto di sé, autostima…), la rappresentazione che l’individuo ha di sé, ed è formato da: tratti personali, caratteristiche dell’individuo (pigro, alto..); modelli interni, caratteristiche di funzionamento di mente e corpo (uno può pensare che il suo metabolismo sia lento…); standard personali, come si è e si vorrebbe essere; posizioni rispetto a standard esterni, convinzioni su come l’individuo si colloca in rapporto a termini di paragone.
Ogni individuo costruisce il proprio sé attraverso l’autoconsapevolezza sociale, cioè riflessioni su noi stessi che partono dall’esperienza fatta con gli altri; e l’autoconsapevolezza privata, riflessioni su noi stessi basate sull’osservazione delle nostre azioni. Riceviamo informazioni su noi stessi con l’autopercezione, osservando i nostri comportamenti; confrontandoci con gli altri; attraverso l’ambiente sociale che ci fa da “specchio” rimandandoci informazioni su di noi; interpretando dei ruoli; e attraverso esperienze indirette, ad esempio quando qualcuno ci racconta qualcosa sul proprio conto. Facciamo tutto ciò per: conoscerci meglio, sopravvalutarci e confermare il sé. Esiste una differenza tra sé indipendente, che tende a dare rilievo alle caratteristiche personali; e sé interdipendente, che da rilievo al ruolo dell’individuo in un gruppo.
L’AUTOSTIMA
E’ l’insieme delle valutazioni che l’individuo ha sul proprio conto, mentre nel concetto di sé prevale la tendenza a descriversi, nell’autostima prevale quella a valutarsi. Abbiamo bisogno di valutarci per sottoporci a verifica e per incoraggiarci. Per valutarci ci confrontiamo con molti standard: personali ideali, ciò che si vorrebbe saper fare; personali normali, ciò che siamo abitualmente; sociali, dettati da gruppi di riferimento con cui ci confrontiamo; minimali, il minimo accettabile.
L’IDENTITA’
È la descrizione di sé che l’individuo ritiene centrale perché è stabile, caratterizzante, integrativa, investita positivamente, obbiettiva dal punto di vista sociale ed è un investimento soggettivo. Cioè nell’identità vi includiamo attributi che riteniamo restano costanti nel tempo e servono a distinguerci dagli altri , vi inseriamo quegli aspetti che la società conferma e aspetti che personalmente riteniamo importanti; in questa descrizione di noi riusciamo a conciliare i vari aspetti che emergono nei vari contesti. Esiste l’identità sociale, quando ci identifichiamo in gruppi di appartenenza; e l’identità personale, legate a riflessioni su noi stessi .
L’IMMAGINE DI SE’
È l’immagine che l’individuo si fa di come è stato in una determinata situazione, ciascuno ha tante immagini di sé quante sono le situazioni . l’immagine di sé è quella figura che in una determinata circostanza si fa ai nostri occhi mentre l’impressione che crediamo aver prodotto sugli altri è detta presentazione di sé.

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