autismo

Materie:Tema
Categoria:Psicologia

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Testo

AUTISMO

Identificata da Kanner nel 1943, la sindrome autistica и al centro di numerosi studi in diversi ambiti di ricerca.
L’autismo si riferisce ad un’alterazione della reciprocitа-sociale, ad una grave anomalia della comunicazione, povertа d’interessi e insistenza a fare le stesse attivitа. I sintomi si manifestano in genere, entro i primi 3 anni, in un bambino su mille di tutte le popolazioni del mondo e d’ogni ambito sociale. I maschi sono colpiti 4 volte piщ delle femmine.
Per l’OMS и un disturbo generalizzato dello sviluppo; alcuni lo associano ad un’alterazione dello sviluppo celebrale in una fase precoce della vita fetale. In campo della ricerca, comunque, и tutto aperto. Al momento, infatti, non esiste una singola causa conosciuta. Ci si aspetta molto dai processi delle neuroscienze e dalla loro applicazione clinica, in particolare dagli studi di biologia molecolare relativi allo sviluppo cerebrale, dalla ricerca sui fondamenti biologici della socializzazione e della comunicazione, dalla psicofarmacologia, dalla genetica.

AUTISMO: NE’GIUDICI, NE’COLPE

Mentre non и stata ancora determinata la causa, la maggior parte degli esperti concorda su una non-causa.
E cioи che nell’insorgenza dell’autismo non hanno un ruolo determinante i fattori ambientali, anche se poi i medesimi possono contribuire al successo di un programma didattico di un intervento rieducativi, o piщ chiaramente, il comportamento di un genitore non puт originare l’autismo del proprio bambino.
Per un lungo periodo alcuni “esperti” hanno attribuito la responsabilitа dell’autismo dei bambini a genitori freddi e distaccati o con disturbi psicologici o della personalitа.
Si sono coniate espressioni del tipo “madri frigorifero”, con i conseguenti effetti devastanti su madri giа gravemente provate dalla disabilitа del figlio. Per questo sentiamo il dovere di ripetere che i genitori non sono mai la prima causa dell’autismo del loro piccolo anche se possono svolgere ruoli determinanti nel favorire lo sviluppo delle sue abilitа e competenze.

“UN FIGLIO SULLA LUNA”

Il bambino autistico ha estreme difficoltа a relazionarsi con le altre persone, anche con i propri genitori. Si isola, spesso evita lo sguardo e puт non rispondere se и chiamato per nome. Perciт all’inizio, si puт pensare ad un deficit uditivo, insorto improvvisamente. Verificata la funzionalitа dell’apparato uditivo, cominciano le osservazioni. E allora ci si sofferma sul camminare in punta di piedi, sugli oggetti girati per ore, sul rifiuto a volte di abbracci e baci dei famigliari, sulle notti insonni, sulla sua originalitа cosм difficile da gestire. Fino alla diagnosi. Il lavoro deve cominciare prima possibile: terapie individualizzate per trattare specifici sintomi, psicoterapie per promuovere le competenze emozionali ed aiutare il bambino ad affrontare l’ansia, interventi educativi per favorire sviluppo sociale e linguaggio, programmi ricreativi per agevolare la maturazione emozionale, eventuali farmaci secondo le necessitа cliniche individuali. Fondamentale, inoltre, il sostegno e la guida alla famiglia: spesso i genitori sono disorientati dinanzi ad una situazione davvero complicata. Aiutarli significa anche aiutare i loro bambini.

AERC: GENITORI AL LAVORO

In “Autismo infantile “ il prof. Zappella, di Siena, si propone di dimostrare come la natura dell’autismo appaia “legata in parte ai fattori organici” e “in parte ai disturbi neurobiologici” che esprimono quadri depressivi o bipolari ad esordio precoce.
In taluni casi, dunque, potrebbero mutare le prospettive prognostiche.
Nel libro и descritto il metodo AERC “Attivazione Emotiva e Reciprocitа Corporea “, che affida soprattutto ai genitori gli strumenti per recuperare le capacitа dei loro figli. Si mira a recuperare le principali tappe relazionali del normale sviluppo infantile.
E i modi con cui si cerca di raggiungere questi obiettivi sono basati sulla reciprocitа corporea e sulla collaborazione, e spesso arricchiti da elementi di attivazione emotiva. In genere, dice il neuropsichiatra, questa terapia, particolarmente efficace nei bambini di etа inferiore ai 6- 7 anni, dura poco piщ di un anno.
Aerc, aggiunge Zappella, “spesso trae vantaggio dall’uso contemporaneo di diete e di farmaci appropriati. Nella sua fase iniziale alcuni brevi holding possono essere utili”.

TEACH, MIGLIORARE LA QUALITA’ DELLA VITA

Cosм come non esiste una singola causa conosciuta dell’autismo, non esiste neppure una singola cura. Vari i tipi d’intervento: psicoterapia, psicomotricitа, training uditivo, musicoterapia ecc...
Il Teach (trattamento ed educazione di bambini autistici e con handicap della comunicazione) и uno dei piщ noti metodi educativo-comportamentali; si approntano programmi strutturati adattati individualmente ad ogni bambino. Ideato da Schopler, и applicato negli USA da circa 30 anni. Il Teach non intende curare l’autismo ma migliorare la qualitа della vita di autistici e famiglie.

LA COMUNICAZIONE FACILITATA

S’insegna la scrittura utilizzando immagini o lettere dell’alfabeto, macchina da scrivere, computer. Una persona chiamata facilitatore lavora con il soggetto autistico in prospettiva di un’autonomia della comunicazione.
All’inizio sosterrа il polso dell’autistico, ma il processo riabilitativo proseguirа sino a consentire al soggetto di digitare su una tastiera autonomamente il proprio pensiero rivelatosi piщ elaborato di quanto si creda.

IL DELFINO: UN AMICO TERAPEUTA

Alcuni bambini autistici, durante e dopo l’incontro con i delfini, appaiono piщ rilassati e disponibili agli altri. L’immersione in acqua e l’intelligenza, la voglia di contatto dei delfini possono dare gioia a bambini che, spesso, non sanno nй sorridere nй giocare.

LA CARTA DEI DIRITTI

Adottata dal Parlamento Europeo nel ’96, vi si afferma che le persone autistiche hanno gli stessi diritti della popolazione europea, in base alle proprie possibilitа e al proprio interesse.
Le persone autistiche hanno diritto a:
1- una vita piena e indipendente nella misura delle proprie possibilitа;
2- una diagnosi e valutazione clinica precisa, accessibile e imparziale;
3- un’educazione accessibile e idonea;
4-decidere del proprio futuro e, per quanto possibile, riconoscere i propri desideri;
5- ad un’abitazione accessibile e appropriata;
6- ad attrezzature, aiuto e presa in carico necessaria per condurre una vita produttiva, dignitosa e indipendente;
7- ad un reddito o ad uno stipendio sufficiente a provvedere al sostentamento;
8-a partecipare per quanto possibile, allo sviluppo e alla gestione dei servizi realizzati per il loro benessere;
9- a cure accessibili e appropriate per la salute mentale e fisica per la propria vita spirituale;
10- ad una formazione corrispondente alle proprie aspirazioni e ad un lavoro senza discriminazioni e pregiudizi;
11- a mezzi di trasporto accessibili e alla libertа di movimento;
12 attivitа culturali, svago, sportive;
13-godere di risorse, servizi e attivitа a disposizione della popolazione;
14- a relazioni sessuali, matrimonio incluso, senza coercizione o sfruttamento;
15- a rappresentanza, assistenza legale, e protezione dei propri diritti legali;
16- non dover subire la paura o la minaccia di un internamento ingiustificato in ospedale psichiatrico o in qualunque istituto di reclusione;
17- a non subire maltrattamenti fisici o abbandono terapeutico;
18- a non ricevere trattamenti farmacologici inappropriati o eccessivi;
19-accesso a documentazione personale in campo medico, psicologico, psichiatrico, educativo.

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