La televisione

Materie:Tema
Categoria:Pedagogia

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Testo

La televisione rappresenta oggi uno dei principali mass media.
Essa nasce negli anni venti ma si diffuse maggiormente solo dopo la seconda guerra mondiale.
Da questo momento si ci iniziò a chiedere se la televisione aiuti l’opera educativa o se costituisca un ostacolo. Di questo dibattito si è fatto portavoce Popper che pubblicò uno scritto improntato sull’idea negativa della televisione. Egli la dipinge come una bomba pronta ad avvelenare quelle che saranno le nuove generazioni.
Molti sono i meriti riconosciuti alle televisione, non ultimo quello di aver contribuito all’unificazione della lingua italiana. Ma se la televisione venne considerata per lungo tempo come unificante adesso spesso tende ad isolare: di tale situazione ne fanno parte in particolar modo bambini e ragazzi. Infatti se nei primi anni dalla nascita della televisione erano sopratutto gli adulti a guardarla adesso anche i giovani rappresentano un gran numero di spettatori. Con il crescere degli spettatori si diffusero diverse reti che classificarono i loro programmi in base alle “necessità” e in base alle fasce orarie. Per centrare i gusti dei giovani nacquero nuovi programmi musicali, giochi, trasmissioni sentimentali ma soprattutto cartoni animati. Quest’ultimi hanno in particolare conquistato sempre più spazio nei palinsesti divenendo così il passatempo dominante di bambini e ragazzi.
La nascita dei cartoni animati in particolare ha sostituito le vecchie fiabe tramandate oralmente dagli adulti di generazione in generazione, che raccontavano in modo indiretto la vita reale. Esse erano caratterizzate da una preoccupazione educativa sottolineata da una morale. Negli attuali cartoni animati tutto questo è sparito, lasciando posto solo a scene violente e diseducative. Il messaggio inviato non è più quello di rispetto, onore e coraggio ma quello di adeguarsi al “branco”.
Ma questo è solo uno dei tanti esempi di come la televisione ha sostituito la funzione narrante prima esercitata dagli adulti.
Si deve inoltre ricordare che il distorto uso della televisione, come per gli altri mass media, può avere conseguenze negative quali la perdita di interessi, creatività oppure il condizionamento psicologico e l’imitazione di atteggiamenti dei personaggi televisivi, assunti come modelli di vita. Inoltre la televisione sottrae tempo al gioco, il quale ha una funzione fondamentale del processo di sviluppo infantile, in quanto l’attività ludica è lo strumento attraverso il quale il bambino esplora il mondo circostante e quindi la realtà.
Da altra parte si sostiene che la televisione spesso consente anche l’acquisizione di informazioni e quindi mette i giovani in condizione di fare “esperienza” ma è da sottolineare che è sempre qualcosa di non concreto. La televisione offre solo un’esperienza illusoria e inadeguata.
Quindi sottoporre milioni di adolescenti e bambini all’influsso non sempre positivo di programmi televisivi , significa intervenire negativamente sulla personalità e sull’evoluzione delle nuove generazioni.

Esempio