La poca voglia di leggere dei bambini

Materie:Tema
Categoria:Pedagogia
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Testo

Saggio numero uno

La lettura è un argomento molto contestato in questi ultimi tempi. Il problema sorge perché le nuove generazioni non hanno più la voglia di leggere.
Così facendo però rinunciano a parecchi stimoli fantasiosi e quindi rinunciano a uno sviluppo in più.
La causa di questa disaffezione alla lettura è sicuramente dovuta all’avvento della televisione. Grazie alla televisione i ragazzi non hanno bisogno di fare fatica per leggere dei caratteri stampati e non hanno nemmeno bisogno di utilizzare la loro fantasia per dare vita alle parole che vengono lette sulla carta: la televisione è un “tutto e subito” molto allettante per tutti.
Il problema della televisione però sta proprio nel fatto che per godere di un bel film non bisogna tirare in ballo le capacità cognitive: basta solo osservare e la televisione fa tutto da sé.
Così i genitori scandalizzati da questa mancanza nei loro figli hanno iniziato a imporre loro la lettura come un obbligo, e la televisione come premio. Comportamenti di questo tipo fanno si che il bambino veda il libro come un compito e non come uno svago, e fanno si che la televisione diventi una salvezza per lui. Secondo Pennac il genitore non dovrebbe mettere in atto azioni di questo genere, ma dovrebbe invece lasciare che sia il bambino a scegliere il libro invece della televisione.
Un’altra importante voce in capitolo è quella di Gianni Rodari che con i suoi “nove modi per insegnare ai ragazzi ad odiare la lettura” ci fa capire più approfonditamente quali sono le tecniche per poter risolvere il problema. Ad esempio lui sostiene che il genitore dovrebbe leggere al bambino, e non lasciare che cominci lui da solo ad appassionarsi. Come in tutte le cose il genitore deve essere una guida per il bambino e deve anche fornirgli una vasta quantità di libri da cui scegliere.
Il bambino insomma deve poter avere il diritto di fare e non fare per poter appassionarsi a qualcosa.
Imporre di leggere porterà come risultato l’odio da parte del bambino del libro e nemmeno da grande poi avrà voglia di leggere.
La scuola in questo ambito fa molto ma spesso sbaglia: obbligare i ragazzi a leggere dei libri per le vacanze o anche durante l’anno scolastico non fa altro che fare odiare quei libri.
Nonostante la televisione dia stimoli diversi da quelli che può dare un libro i genitori non devono porre un alternativa polare (o la televisione o il libro) ma devono lasciar vedere entrambi.
Oltre al libro e alla televisione c’è un altro tipo di stimolo mentale: il fumetto.
Il fumetto si può considerare una via di mezzo tra la televisione e il libro: nonostante sia stampato e i dialoghi vengano scritti i disegni e i colori sono quelli della televisione. Anche l’affezione al fumetto è importante, i bambini di solito li adorano ma oggi la televisione prende anche quel posto.
I genitori spesso dicono ai figli che “ai loro tempi” le cose erano diverse e che loro leggevano di più. In questo modo i giovani non fanno altro che farsi complessi sul fatto che i loro genitori erano migliori. Un altro modo per odiare il libro.

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