Il Decadentismo

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Categoria:Letteratura

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IL DECADENTISMO

Il Decadentismo inserisce l’Italia in un clima di cultura che volta le spalle all’Ottocento. Alcuni l’interpretarono come estrema riproposta di un gusto Romantico, ma al di lа di certi recuperi Romantici (definiti in questo caso Neoromanticismo) o di una rinnovata ricerca spiritualistica (Neospiritualismo), i tempi imponevano l’angosciosa presa di coscienza della crisi profonda della societа resa vigliacca dal positivismo. Emersero cosм nuovi miti: nazionalismo e colonialismo, da una parte, estetismo e velleitarismo dall’altra; e poi esaltazione della forza, del primitivo, del genio, dell’individuo contro il gruppo; la scoperta del sogno e dell’inconscio, dell’inquietudine esistenziale e della malattia; l’approfondimento delle ragioni della solitudine e dell’alterigia dell’uomo, del vittimismo, del sadomasochismo, dell’eros, della volontа di potenza, dell’estasi: un cumulo di elementi, spesso anche contraddittori tra loro, che davano il senso della nuova condizione esistenziale in cui l’uomo veniva a trovarsi. La sintesi di tutto il movimento fu data da tre filosofi, che hanno il merito di aver definito lo stato d’angoscia dell’uomo decadente: Kirkegaard, Nietzsche e Bergson. Essi erano accomunati dall’opposizione al positivismo. Kirkegaard e Nietzsche costruivano un sistema filosofico basato sulla centralitа dell’uomo, Bergson proponeva una revisione dei fondamenti del positivismo riguardo alla conoscenza da cui derivava una diversa visione del mondo e dell’uomo. Il primo aprм le porte all’esistenzialismo (che studiava l’esistenza e la riteneva anche piщ importante dell’essenza) ed accreditт l’affermazione del “male di vivere”. Il secondo legittimт la volontа di potenza, il mito del “vivere inimitabile”, il superomismo; il terzo codificт l’intuizionismo che piщ di tutto influenzт la narrativa grazie alla nuova concezione del tempo che ne derivava, incentrata sulla “durata” escludendo la cronologia, con i concetti di “spazio e casualitа”. Per l’Intuizionismo, il “tempo” non и astratto e puramente logico e matematico, ma concreto. In esso si esprimono tutte le cose nel loro processo evolutivo, le quali possono tradursi in una somma di successioni di eventi, immagini, pensieri, registrati nella memoria che svolge la funzione di serbatoio d’esperienza. Di qui la tecnica del Novecento del “flusso di coscienza” e del flash-back.
L’arte и dunque simbolica e allusiva, nuovo strumento di conoscenza a disposizione dell’uomo per liberare il suo inconscio e penetrare l’essenza del reale. I poeti del decadentismo rivoluzionarono i canoni delle parole e della musicalitа del verso come strumenti d’evocazione atti a suscitare inedite corrispondenze.
Cosм come nelle arti figurative, a partire dall’art nouveau e dall’impressionismo, espressione diretta della sensibilitа decadentistica, si esprime nel rifiuto della precedente tradizione naturalistica e nell’adesione del linguaggio alle emozioni sia pure attraverso diverse ricerche espressive: cubismo, astrattismo…

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