Quadro riassuntivo di sintassi dei casi latini

Materie:Riassunto
Categoria:Latino
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Testo

Il nominativo
Il doppio nominativo
In latino la costruzione del doppio nominativo,cioè del soggetto accompagnato dal complemento predicativo o dal nome del predicato,si trova con i verbi copulativi.Es: rebus angustis animosus atque fortis appare!/Nelle difficoltà mostrati forte e coraggioso . Il doppio nominativo è impiegato anche con il passivo dei verbi appellativi (appellari,dici,salutari) dei verbi elettivi,estimativi ed effettiviEs: Numa pompilius rex creatus est/Numa Pompilio fu eletto re..Il doppio nominativo viene mantenuto anche quando i verbi sopra elencati si trovano all’infinito retti da un verbo servile (coepere).
Videor
Ha costruzione impersonale e personale.
Costruzione personale
Videor +infinitiva soggettiva ,e il soggetto di quest ultima diventa soggetto di tutta l’espressione.Es:Vos mihi beati esse videbamini/Mi sembrava che voi foste felici (lett: A me voi sembravate essere felici)
Costruzione impersonale
Videor si costruisce con accusativo +infinito.Videor va alla terza persona singolare.
Quando è accompagnato da un aggettivo neutro
Quando vuol dire sembrar bene, sembrar opportuno
Quando da videor dipende un verbo che dovrebbe andare all infinito futuro ma che mancando del supino viene reso con fore o futurum esse ut+ congiuntivo
Quando il verbo dipendente impersonale
Nominativo e infinito con i verba dicendi
Con i verbi dicor ,feror ,trador,narror,si trova la costruzione personale con infinito e nominativo
Iverba iubendi come iubeo e cogor, solo al passivo hanno una costruzione personale:nominativo + infinito, mentre all’attivo ut + il congiuntivo oppure l oggettiva:accusativo + infinito
Se non c’è il soggetto il complemento oggetto diventa soggetto e il verbo va al passivo
L’accusativo
L’accusativo dell’oggetto esterno
Alcuni verbi che in italiano sono intransitivi in latino sono transitivi e reggono l’accusativo,detto esterno
Questi verbi sono i verba affectum (doleo, correo, lugeo, gemo, fastidio, rideo, derideo, miror, queror, despero, delector, gaudeo, glorior)i verbi di senzazione(oleo, redoleo, sapio, resipio, sitio, esurio)i verbi di moto che sono composti dalla preposizione che regge l accusativo (ad-circum-per-praeter-trans)(ad-eo, circuì-venio,per-curro trans-eo)i verbi di natura diversa (abdico,adivo,delecto,fugio,effigio deficit, sequor)
Osservazioni e note
Il verbo deficio accompagna l’ablativo o a/ab e l’ablativo o a/ad e l’accusativo o l’accusativo
L’accusativo con i verbi assolutamente impersonali
Miseret,paenite,piget,pudet, taedet
Accompagnano l’accusativo della persona e il genitivo della cosa, se la cosa che suscita il sentimento è espressa da un pronome neutro questo va in accusativo. Se invece è rappresentata da una proposizione è resa con l’infinito o l’accusativo + l’infinito o quod + l’indicativo o un’ interrogativa indiretta
Osservazioni e note
Nella coniugazione perifrastica passiva i verbi impersonali seguiti dai verbi servili sono quest’ ultimia diventare impersonali.Con i verbi voluntatis (volo,nolo,malo) il verbo impersonale va al congiuntivo(presente o imperfetto)senza ut oppure all’infinito
L’accusativo con i verbi relativamente impersonali
Sono detti relativamente impersonali alcuni verbi che, pur presentando tutte le persone della coniugazione vengono spesso usati alla terza persona singolare (decet, dedecet, iuvat, fallit,fugit,latet,praeterit)Tali verbi sono accompagnati dall’accusativo della persona che prova il sentimento e dal nominativo della cosa, oppure ,in caso di proposizione,dall’infinito semplice,da un’infinitiva o da un’interrogativa indiretta.
Il doppio accusativo
Il doppio accusativo del complemento oggetto e del predicativo dell’oggetto
Presentano tale doppio accusativo gli stessi verbi attivi che al passivo sono accompagnati dal doppio nominativo
Di uso assai frequente sono le espressioni con il doppio accusativo:
Certiorem aliquem facere, de aliqua re (informare qualcuno)
Uxorem aliquam ducere (prendere qualcuna in moglie)
Superbum se praebere (mostrarsi superbo)
Il doppio accusativo della persona e dell’oggetto
Alcuni verbi presentano un doppio accusativo formato dall’accusativo della persona su cui ricade l’azione e della cosa che è oggetto dell’azione.I più comuni sono (doceo, edoceo, celo,)che vogliono l’accusativo della persona cui si insegna o si cela e l’accusativo della cosa insegnata o celata. Entrambi i verbi possono essere costruiti anche con de+l’ ablativo della cosa (in questo caso doceo assume il valore di informare)
Osservazioni e note
Al passivo doceo preferisce essere sostituito da altri verbi (instituor,disco,imbruor)
Al passivo celo si costruisce con de+ l’ ablativo della cosa o, se questa è espressa da un aggettivo o pronome neutri , con l’accusativo di relazione
I verba rogandi (posco,reposco,flagito,oro,rogo,interrogo) hanno l’accusativo della persona cui si chiede e della cosa richiesta
Osservazioni e note
I due verba rogandi più usati (peto e quaero) ,hanno L’accusativo della cosa chiesta, ma anziché l’ accusativo della persona reggono rispettivamente a/ab + ablativo ed e/ex + ablativo. Peto può essere accompagnato anche da una proposizione al congiuntivo introdotta da ut e quaero da una proposizione interrogativa indiretta
Il verbo petere presenta altri significati:
urbem petere (dirigersi verso la città)
hostem petere (assalire il nemico)
magistratum petere (aspirare a una magistratura)
petere ab aliquo (chiedere qualcosa a qualcuno)
L’accusativo di relazione
Indica l’oggetto o parte del corpo riguardo alla quale è valida l’affermazione enunciata.
Il genitivo
Il genitivo di convenienza o pertinenza
Indica a chi spetta, conviene o si addice un atteggiamento o un’azione; è usato in funzione predicativa con il verbo sum e in italiano si traduce con le espressioni “spetta a…” “è compito o dovere di…”
Quando la persona di cui è compito o dovere o a cui spetta qualcosa dovrebbe essere resa con un pronome personale, questa in latino è espressa con l’aggettivo possessivo al neutro singolare. Con la terza persona singolare e plurale si usano eius/illius , eorum/illorum ;se tale espressione si trova in una proposizione subordinata e si riferisce al soggetto della reggente si usa suum.

Il complemento di qualità
Di solito è introdotto da sostantivi come vir, homo, adulescens, mulier o da nomi propri.Si traduce con:
L’ablativo per le qualità fisiche
Il genitivo per le qualità morali
Osservazioni e note
Il complemento di qualità deve sempre essere accompagnato da un attributo, che in alcuni casi si può omettere nella traduzione: giovane di (grande) talento. Il genitivo di qualità può anche accompagnare direttamente il verbo sum: è (uomo) di grande ingegno.
Il complemento partitivo
Può essere tradotto anche con e/ex +ablativo e inter + accusativo spesso in genitivo .La totalità all’interno della quale viene evidenziata una parte.
Dopo sostantivi indicanti la parte di un tutto (numerus,multino,pars)
Dopo comparativi e superlativi
Dopo pronomi interrogativi e indefiniti (quis?(tra molti) Uter?(tra due),nemo,nullus,aliquis)
Dopo i numerali e gli avverbi di luogo (ubi)
Il genitivo con i verbi di stima
Il complemento di stima indica il grado di considerazione morale o di valore commerciale in cui è tenuto qualcuno o qualcosa, è retto dai verbi (duco,puto,aestimo,exstimo,facio,habeo(stimo)fio(sono stimato)sto,sum (valgo).
Si trova espresso:
Con il genitivo di avverbi,se la stima è indeterminata
Se il genitivo di stima al grado comparativo è modificato da un avverbio di quantità,esso prende la forma ablativale di misura:molto di più.
Con l’ablativo se la stima è determinata
Il genitivo con i verbi di prezzo
Il complemento di prezzo, che indica il prezzo d’acquisto, di vendita, di affitto di un bene, è introdotto da verbi di compravendita (vendo,veneo,liceo,sto,consto)
Si trova espresso:
Con il genitivo, solamente nelle 5 forme avverbiali: tanti, tantidem, quanti, pluris, minoris
Con l’ablativo negli altri casi, con prezzo sia determinato sia indeterminato
Il genitivo con i verbi giudiziari
Si dividono in verbi di colpa e verbi di pena:
Introducono il complemento di colpa (accuso arguo insimulo incuso convinco)
Vengono tutti costruiti con il genitivo della colpa indicata, preceduto o meno dagli ablativi.
Introducono il complemento di pena (damno,condemno,multo,libero,absolvo)
Con il genitivo se la pena è generica o indeterminata
Con l’ablativo se la pena è determinata
Il genitivo con i verbi di memoria
(Memini, reminiscor, obliviscor, reggono il genitivo della persona e preferiscono l’accusativo della cosa di cui si ricorda o ci si dimentica.
Il verbo recordor vuole de + ablativo della persona e preferibilmente l’accusativo della cosa
Osservazioni e note
La frase impersonale mihi venit in mentem (mi viene in mente) regge sempre il genitivo della persona o della cosa
I verbi admoneo, moneo, commoneo e commonefacio, si trovano con l’accusativo della persona cui si fa ricordare e de + ablativo della cosa ricordata.Se però la cosa è espressa con un pronome o aggettivo neutro, si trova in accusativo
Il genitivo con i verbi impersonali interest e refert
Vengono costruiti sempre impersonalmente,cioè alla terza persona singolare, e vogliono il genitivo della persona cui qualcosa importa. Per i pronomi personali di prima e seconda persona si usano le forme dell’ablativo singolare femminile ( mea, tua, nostra, vestra, ) per la terza persona si usa il genitivo (eius, eorum, eatrum).
La cosa che interessa non viene mai espressa con un sostantivo, bensì con un pronome neutro singolare all’accusativo, con un infinito o una proposizione infinitiva, con una proposizione completava costruita con ut/ne e il congiuntivo, con una proposizione interrogativa indiretta.
Osservazioni e note
Nelle proposizioni infinitive e interrogative indirette, qualora vi sia identità di soggetto fra reggente e subordinata, si usa la forma pronominale sua.
L’espressione “a tutti noi/voi importa” viene resa in latino con omnium nostrum interest.
Il fine per cui una cosa importa si rende con ad + accusativo
Quanto una cosa importa può essere reso con avverbi o espressioni avverbiali varie
Il dativo
La costruzione passiva dei verbi che reggono il dativo
I verbi che reggono il dativo, nelle frasi di forma passiva sono usati solo impersonalmente, cioè alla terza persona singolare, e reggono il dativo; il complemento d’agente è regolarmente reso con a/ab + ablativo.
Es: paupers divitibus semper invidebunt (forma attiva) (i poveri invidieranno sempre i ricchi)
Divitibus semper a pauperibus invidebitur (forma passiva ) (I ricchi saranno sempre invidiati dai poveri)
Verbi con il doppio costrutto
I verbi transitivi circumdo , dono ammettono una doppia costruzione, sia all’attivo sia al passivo: dativo e accusativo oppure accusativo e ablativo.
Verbi con diversi costrutti
Vi è un gruppo di verbi che presentano costrutti diversi oltre a quello con il dativo, con corrispondenti differenze di significato:
caveo saluti ( provvedo alla salvezza)
caveo canem (sto attento al cane)
caveo ab hostibus ( mi guardo dai nemici)
metuor, timeo, vereor + dativo (temo per qualcuno )+ accusativo (temo qualcuno)+de +ablativo( temo sul conto di qualcuno)
Il dativo etico o morale
Indica la persona moralmente interessata all’azione espressa dal verbo. ( che cosa mi combini? )
Quando il dativo etico accompagna il verbo volo, dà origine a costrutti con il significato di “ che cosa vuoi fare?/ che intendi fare?”
Il dativo di possesso
Si presenta quando il verbo esse in combinazione con un dativo sostituisce il verbo habeo per indicare il possesso o l’appartenenza.P er le cose concrete, vengono per lo più usati habeo o possideo
Osservazioni e note
L’espressione mihi nomen est ( io mi chiamo) può essere considerata un tipo particolare di dativo di possesso,perché il nome può essere concordato con il dativo o con il nominativo.
A esprimere il possesso di qualità morali o intellettuali, vengono usati sum o il suo composto insum seguiti da in + ablativo, ma anche da ablativo, dativo,genitivo.

L’ablativo
Dignus e indignus
Sono seguiti da un ablativo, sia per la persona sia per la cosa , che si può ritenere di limitazione
Osservazioni e note
Quando dignus e indignus reggono una proposizione, ricorrono a una subordinata relativa (impropria) espressa da qui,quae,quod + congiuntivo
La costruzione di opus est
L’espressione opus est (c’è bisogno) può avere costruzione personale e impersonale
Costruzione impersonale
È obbligatoria in proposizione negativa o interrogativa retorica di senso negativo. Essa prevede la persona che ha bisogno espressa in dativo e la cosa di cui si ha bisogno in ablativo;il verbo sum resta sempre alla terza persona singolare
Costruzione personale
È obbligatoria quando la cosa è indicata con un pronome o un aggettivo neutri.Essa prevede la persona che ha bisogno espressa in dativo, ma la cosa di cui si ha bisogno in nominativo;il verbo sum concorda con il nominativo, mentre opus resta sempre invariato,con la funzione di nome del predicato.
Osservazioni e note
Se la cosa di cui c’è bisogno è espressa da un verbo o da una proposizione , si trova l’infinito, semplice o con l’accusativo, oppure l’ablativo del participio perfetto.

Esempio