Senilità, I. Svevo (cap. XI)

Materie:Riassunto
Categoria:Italiano

Voto:

2.5 (2)
Download:408
Data:21.05.2007
Numero di pagine:2
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
senilita-svevo-cap-xi_1.zip (Dimensione: 7.33 Kb)
readme.txt     59 Bytes
trucheck.it_senilit+     26 Kb


Testo

RIASSUNTO CAPITOLO UNDICESIMO
Il Balli, scultore di scarso talento, vuole
ritrarre Angiolina nel suo studio. Vuole
fare una composizione che ha elaborato
molto tempo prima, che sembra quasi
fondamentale per lui. Per fare questo
però, deve stare attento a non offendere
l’amico, ancora forse molto innamorato
della donna, e per farlo lascia che sia
l’amico Emilio a decidere quando informare
Angiolina di questo. Emilio però fa finta
di dimenticarsene sempre, corroso dalla
gelosia per il Balli che lo perseguita.
Finalmente dice all’amico di poter lui stesso
andare a chiedere ad Angiolina se volesse
posare per lui, e quando un giorno,
finalmente i due incontrano a passeggio
Angiolina, questa su richiesta di
Stefano accetta contenta l’invito fattole,
aggiungendo che l’indomani sarebbe stata
puntuale. Emilio non è affatto contento
della situazione ma si rassegna, rassicurato
dall’amicizia dell’amico, che gli promette di
non provare niente per Angiolina e che se
mai avesse parlato con lei di una cosa che
non riguardava l’arte, l’avrebbe rispedita da
lui. Così l’indomani, Angiolina si reca da Stefano,
e posa per lui molte ore. Inizialmente l’opera
dello scultore non sembra prendere forma,
ed anche alla fine del lavoro, l’opera non risulterà
bella agli occhi di Angiolina. Durante il lavoro
dei due personaggi, Emilio si reca nello studio
dove questi si trovavano, e rimane quasi
compiaciuto del fatto che i due non
stessero facendo niente di male. Nota che
Angiolina però si trova a suo agio, e ama
farsi notare anche dall’amico. Stanca per
la posizione strana, viene aiutata da Emilio
che le regge il mento, mentre lei gli
bacia la mano. Finita l’opera Emilio sembra
riconoscere qualcosa del volto di Angiolina
nella composizione, ma non comprende
pienamente il Balli, che la giudica un opera
stupenda. I tre si incamminano così in una
osteria per bere del vino caldo e Emilio si
sente finalmente compiaciuto per il fatto
di dover scaldare le mani dell’amata, per
ridurre il freddo che li colpiva. Il Balli
si lamenta del fatto di dover andare
ad un veglione, mentre avrebbe preferito
andarsene a letto presto, per poi svegliarsi
di buon e perfezionare l’opera fatta. Angiolina
afferma di non essere andata mai ad un
veglione e sembra voler andare a quello dove
andava il Balli. L’indomani, Emilio si reca a
casa di Angiolina e lei gli mostra una lettere
d’abbandono del Volpini, il quale si era reso
conto che ella lo tradiva. Emilio legge
attentamente due volte la lettera, su
consiglio di Angiolina, che gli chiedeva cosa
dovesse rispondere e della vecchia madre,
complice della giovane. Passato del tempo,
Emilio si recò ancora da Angiolina e insieme a
lei, compose la lettere di riposta al Volpini.
Il capitolo finisce quindi, con Emilio che si
trova solo nel mezzo ad una strada
con una lettera non sua da imbucare.
Di fondamentale importanza è il fatto,
che Emilio per rispondere alla lettera
insieme ad Angiolina, pensò non a come
avrebbe reagito una come Angiolina, ma
una come una donna forte ed onesta,
e questa figura la ebbe rifacendosi ad Amalia.

Esempio