Qualcuno con cui correre

Materie:Scheda libro
Categoria:Italiano
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Data:10.03.2006
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Testo

di David Grossman

“ Un cane corre per strada, inseguito da un ragazzo”.

Corre per Gerusalemme, Assaf, trascinato da un cane, o meglio da una cagna, Dinka.
Dinka è stata presa dall’accalappiacani ed stata portata al canile del municipio.
Assaf, che grazie ad un amico del padre ha trovato questo lavoro per il periodo estivo, riceve il compito di ritrovare il padrone della cagna.
Incomincia così una vicenda fatta di inseguimenti, di rincorse, di ricerche in una Gerusalemme insolita, caratterizzata da una strana vita.
La città ci viene descritta come un mondo di giovani, “giovani sbandati”, che cantano, suonano, recitano nelle strade e farebbero di tutto per guadagnarsi la dose di droga giornaliera.
Eh sì! David Grossman, con questo romanzo vuole proprio farci riflettere su questo argomento; infatti, mentre da una parte c’è Assaf, costretto ma impegnato nella ricerca del padrone della cagna, dall’altra parte c’è proprio lui, cioè lei, la padrona, Tamar.
Tamar ha sedici anni, la stessa età di Assaf e non è l’unica cosa che hanno in comune.
Tamar sta cercando suo fratello Shay che ha dei gravi problemi di tossicodipendenza che lo hanno condotto all’interno di un’organizzazione malavitosa che sfrutta i giovani in cambio della droga.

Assaf è il classico ragazzo di sedici anni; impacciato, timido, pigro, si vorrebbe godere le vacanze, ma la sua passione per la fotografia lo costringe a lavorare per comprarsi uno zoom nuovo che i suoi genitori gli negano.
Genitori che, insieme alla sorella più piccola, sono in America dalla sorella più grande di Assaf, Reli.
La vita di Assaf era una vita normalissima fatta di amici e prime storie d’amore, infatti, spesso vengono citati Roy, il suo migliore amico dall’asilo, con il quale litigherà a causa del successo dell’amico con le ragazze (cosa che lo porta ad essere un po’ trascurato) e Defi, la ragazza con cui Roy vuole si fidanzi Assaf ma che a lui non piace proprio.
Nella vita di Assaf, c’è un’altra persona molto importante per lui: Karnaf.
Karnaf è l’ex ragazzo di Reli, che nel frattempo si sta x sposare con un americano, al quale il nostro giovane protagonista è molto legato e con il quale riesce davvero a confidarsi.
Ma l’incontro con Dinka, con il quale nasce subito un inspiegabile rapporto di amicizia e di complicità, sconvolge le giornate e anche la vita di Assaf che, correndo dietro alla cagna irromperà senza volerlo nella vita di Tamar.

Tamar ha sedici anni, a differenza di Assaf è determinata e decisa ma anche lei è timida e spesso nella sua “missione” ha anche paura. (come darle torto!!)
Appartiene ad una famiglia benestante e ha un fratello, Shay.
Shay… è lui la ragione di tutto.
Shay è scappato di casa, devastato dagli effetti della droga dopo gravi liti con i genitori i quali si sono addirittura rassegnati dopo la sua fuga senza averlo mai cercato con convinzione.
Shay è scappato da un anno, quando chiama a casa e a rispondere è Tamar; Tamar ascolta la richiesta d’aiuto del fratello disperato e terrorizzato dalla situazione che stava vivendo.
Da quel giorno Tamar inizia a progettare un piano che la porterà a liberare il fratello da quella situazione ma non solo, infatti, Tamar riuscirà a disintossicarlo.
Così anche la vita e le abitudini di Tamar vengono sconvolte e così niente più pizza la domenica con la dolce suora Teodora, rinchiusa da 50 anni all’interno di un convento nell’attesa che arrivino dei pellegrini dall’isola di Liskos – l’isola è affondata -, niente più pranzi al ristornate di Leah e niente più coccole con la piccola Noah, e soprattutto niente viaggio in Italia con il coro, di cui faceva parte con i suoi amici più cari Idan e Adi.
E così rinunciando tutto questo, Tamar, tanto intelligente da fingersi cieca x aiutare a sfogarsi un ragazzo pieno di problemi, preparò il piano e riuscì ad entrare all’interno della “casa degli artisti”.
Qui vive una vita incredibile; il capo dell’organizzazione, Pessah, fa esibire i ragazzi in giro per Gerusalemme prendendosi i soldi delle elemosine guadagnate dai ragazzi in cambio di vitto, alloggio e droga nel suo ostello.
Tamar “risucchiata in quel mondo”(come diceva Shelly, sua unica amica lì dentro che finirà per morire cercando la fuga) riesce a portare a termine il suo piano scappando, dopo giorni senza vederlo e sapere nulla di lui, con il fratello e portandolo all’interno della grotta che aveva preparato per il periodo di disintossicazione.

Ecco che i due protagonisti si incontrano.
Assaf dopo aver seguito per l’ennesima volta Dinka, nonostante questa lo abbia portato ad un incontro ravvicinato con un poliziotto molto arrogante e tra le grinfie di un piccolo boss di quartiere che lo riempie di botte, riesce a raggiungere Leah, come gli aveva suggerito Teodora, e la donna, dopo avergli fatto un vero e proprio check up, lo porta al nascondiglio di Tamar.
Tamar diffidente e impaurita non lo accogliere migliore dei modi, ma dopo i primi momenti di tensione Tamar capisce le buone intenzioni di Assaf e si scusa.
Per tutta risposta Assaf non la lascia da sola, nonostante il suo compito, quello di riportare il cane, sia finito.
Assaf rimane, la aiuta nelle brutte crisi di Shay e va anche a parlare con i genitori dei due per raccontare loro cosa è successo e dove sono i figli.
Qui in questi brutti momenti Tamar e Assaf riescono a conoscersi e piano piano a piacersi.
Quando tutto sembra andare per il meglio, spuntano fuori Pessah e le sue guardie(offrendo la droga a Shay, che rifiuta!!!!), i ragazzi rimangono di sasso, consapevoli di aver trascurato la loro sicurezza mentre tra loro nasceva qualcosa, ma per fortuna Karnaf e la polizia, che erano appostati da due giorni e avevano teso quella trappola a Pessah, li catturano e salvano i ragazzi.

È una storia bellissima, avvincente, interessante, una volta iniziato non si riesce davvero a chiudere il libro(prof. aveva ragione!!!!).
Tutto è basato sull’amicizia e sull’amore e l’autore ci da molti esempi di questi rapporti e alcuni addirittura straordinari; come l’amore tra Tamar e Shay, oppure l’amicizia tra Karnaf e Assaf oppure come sia finita quella tra Assaf e Roy.
Certo l’autore vuole farci riflettere riguardo l’importanza che hanno nella vita i rapporti con gli altri e ci ha illustrato vari modi per interpretare questi rapporti.
Sicuramente vuole anche suscitare in noi un’ampia riflessione sulla droga e su tutti i problemi che ne conseguono riuscendoci alla perfezione.
Il romanzo fantastico e credo che chiunque lo legga rimanga affascinato dal modo semplice ma efficace con il quale l’autore ci mette a confronto con i nostri stessi problemi.
Non ci sono parole per descrivere la bellezza e la straordinaria forza di questa magnifica storia.

Esempio



  


  1. sara

    Descrizione di Tamar nel l romanzo ''qualcuno con cui correre''

  2. fabiolo

    la biografia di primo levi