La fattoria degli animali: cap1, 2, 3

Materie:Appunti
Categoria:Italiano

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Testo

1) Costruisci un ritratto del signor Jones, basandoti sui tratti caratteristici che emergono esplicitamente dal testo e su quelli deducibili dai suoi comportamenti.
Il signor Jones è il proprietario di una fattoria, è sposato ed è un alcoolista (“…il signor Jones, della Fattoria Padronale, serrò a chiave il pollaio per la notte, ma, ubriaco com’era…” “…si avviò su, verso il letto, dove la signora Jones già stava russando…”). Lavorava nella fattoria con l’aiuto degli animali, comportandosi in modo egoista (“…li fa lavorare e in cambio da ad essi quel minimo che impedisca loro di morire di fame e tiene il resto per sé…”) e vendeva le uova (“…le restanti uova si sono tutte mutate in danaro per Jones e i suoi uomini…”). Possedeva un calesse e aveva un cuore di pietra, era privo di affetto e di sentimenti verso i suoi animali (“…tu, Gondrano, il giorno stesso in cui i tuoi possenti muscoli avranno perduto la loro forza, sarai venduto da Jones all’uomo che ti taglierà la gola…” “…Jones lega loro una pietra al collo e li annega nel più vicino stagno…”).
Jones aveva un carattere impulsivo e violento (“...il frastuono svegliò il sig. Jones, che saltò giù dal letto, sicuro che nell’aia vi fosse una volpe. Afferrò il fucile che stava sempre in un angolo della sua stanza e sparò nelle tenebre...”
2) Il discorso del Vecchio Maggiore è un esempio di testo argomentativo (cioè di un testo finalizzato a convincere qualcuno di qualcosa). Esso parte da una premessa, sviluppa un ragionamento / dimostrazione e perviene ad una conclusione ( = tesi sostenuta).
a) Il discorso del Vecchio Maggiore esordisce affermando: “la nostra vita è misera, faticosa e breve”. Individua nel discorso i fatti che dimostrano / sviluppano l’affermazione iniziale.
Il Vecchio Maggiore afferma che la vita degli animali è misera perchè quando nascono gli viene dato appena il cibo necessario alla sopravvivenza, che è faticosa perchè vengono fatti lavorare molto, fino all’estremo delle loro forze. Infine dice che la loro vita è breve non perchè vivono poco, ma per il semplice fatto che quando non sono più adatti a lavorare e iniziano ad invecchiare vengono uccisi.
“Si nasce e ci vien dato quel cibo appena sufficiente per tenerci in piedi, e quelli di noi che ne sono capaci sono forzati a lavorare fino all’estremo delle loro forze; e, nello stesso istante in cui ciò che si può trarre da noi ha un termine, siamo scannati con orrenda crudeltà. Non vi è animale in Inghilterra che, dopo il primo anno di vita, sappia cosa siano la felicità e il riposo. Non vi è animale in Inghilterra che sia libero. La vita di un animale è miseria e schiavitù; questa è la cruda verità. –fa forse ciò parte dell’ordine della natura? Forse questa nostra terra è tanto povera da non poter dare una vita passabile a chi l’abita? No, compagni, mille volte no!…”
b) Il ragionamento / la dimostrazione: successivamente il Vecchio Maggiore prende in considerazione le cause della misera condizione in cui gli animali vivono. Chi viene individuato come responsabile e perché.
Il responsabile della misera condizione in cui vivono gli animali è l’uomo, che consuma senza produrre e si comporta come il signore di tutti gli animali.
“…quasi tutto il prodotto del nostro lavoro ci viene rubato dall’uomo. Questa, compagni, è la risposta a tutti i nostri problemi. Essa si assomma in una sola parola: l’uomo. L’uomo è il solo, vero nemico che abbiamo. Si tolga l’uomo dalla scena e sarà tolta per sempre la causa della fame e della fatica. –l’uomo è la sola creatura che consuma senza produrre. Egli non dà latte, non fa uova, è troppo debole per tirare l’aratro, non può correre abbastanza velocemente per prendere conigli. È tuttavia il signore di tutti gli animali. Li fa lavorare e in cambio dà ad essi quel minimo che impedisca loro di morir di fame e tiene il resto per sé…”
c) la conclusione: infine il Vecchio Maggiore arriva ad una conclusione e propone una soluzione. Individuale e spiegale.
“…Eliminiamo l’uomo e il prodotto del nostro lavoro sarà nostro. Prima di sera potremmo divenire ricchi e liberi. Che fare dunque? Lavorare notte e giorno, corpo e anima per la distruzione della razza umana! Questo è il mio messaggio a voi, compagni: Rivoluzione! Non posso dire quando questa Rivoluzione verrà: potrebbe essere tra una settimana o fra cent’anni; ma so, con la stessa certezza con cui vedo questa paglia sotto i miei piedi, che presto o tardi giustizia sarà fatta. Compagni, in questo evento fissate il vostro sguardo per quel resto di vita che vi rimane! E soprattutto tramandate questo mio messaggio a quelli che verranno dopo di voi, in fondo che le future generazioni proseguano la lotta fino alla vittoria…”
SPIEGAZIONE: il Vecchio Maggiore propone di lottare contro il nemico, l’uomo, e di ribellarsi senza perdere mai la speranza di essere liberi e non sfruttati, quindi di combattere per i propri ideali. In questo modo gli animali potranno godere del frutto del proprio lavoro, senza che ne usufruisca l’uomo che vive di rendita.
3) Fa’ corrispondere ad ognuna delle affermazioni seguenti le frasi del discorso del Vecchio Maggiore che ne costituiscono la dimostrazione:
a) la Rivoluzione va preparata e insegnata “…E soprattutto tramandate questo mio messaggio a quelli che verranno dopo di voi, in fondo che le future generazioni proseguano la lotta fino alla vittoria…”
b) la Rivoluzione è inevitabile e certa “…Non posso dire quando questa Rivoluzione verrà: potrebbe essere tra una settimana o fra cent’anni; ma so, con la stessa certezza con cui vedo questa paglia sotto i miei piedi, che presto o tardi giustizia sarà fatta…”
4) nel suo discorso il Vecchio Maggiore mette in guardia gli animali anche da pericoli che potrebbe correre la nuova società dopo la Rivoluzione: quali sono tali pericoli? Cosa raccomanda il Vecchio Maggiore per evitarli?
il Vecchio Maggiore raccomanda di non somigliare mai all’uomo, soprattutto di non imitare i suoi comportamenti e dà delle indicazioni che anticipano i sette comandamenti dell’animalismo che verranno poi scritti.
“…e ricordate, compagni, che la vostra risoluzione mai deve vacillare. Nessun argomento vi faccia deviare. Non date ascolto quando vi si dice che l’uomo e gli animali hanno un comune interesse, che la prosperità dell’uno è la prosperità degli altri. È tutta menzogna. L’uomo non serve gli interessi di nessuna creatura all’infuori dei suoi. E fra noi animali ci sia perfetta unità di vedute, solidarietà perfetta in questa lotta. Tutti gli uomini sono nemici. Tutti gli animali sono compagni…”
“…solo ripeto di ricordar sempre il vostro dovere di inimicizia verso l’uomo e tutte le sue arti. Tutto ciò che cammina su due gambe è nemico. Tutto ciò che cammina su quattro gambe o ha ali è amico. E ricordate pure che nel combattere l’uomo non dobbiamo venire ad assomigliare. Anche quando l’avrete distrutto, non adottate i suoi vizi […] e soprattutto, nessun animale divenga tiranno ai suoi simili. Deboli o forti, intelligenti o sciocchi, siamo tutti fratelli. Mai un animale uccida un altro animale. Tutti gli animali sono uguali…”
5) l’inno “Animali d’Inghilterra” è contemporaneamente un canto di lotta ed uno strumento per comunicare e fissare nella mente le idee e gli insegnamenti della Rivoluzione. Indica quali sono, a tuo avviso, gli aspetti che più si prestano a questo scopo.
gli aspetti che più si prestano a questo scopo sono:
- versi orecchiabili
- parole incitatorie e semplici
- rime
queste caratteristiche sono importanti perchè l’inno seguendo queste indicazioni risulta più facile da imparare a memoria senza testi scritti e da cantare tutti insieme.
FACCIATA DIETRO
3) il Vecchio Maggiore potrebbe rappresentare un rivoluzionario, un generale perchè incita gli animali come farebbe un generale con i suoi soldati. (“...Questo è il mio messaggio a voi, compagni: Rivoluzione! Non posso dire quando questa Rivoluzione verrà: potrebbe essere tra una settimana o fra cent’anni; ma so, con la stessa certezza con cui vedo questa paglia sotto i miei piedi, che presto o tardi giustizia sarà fatta...”).
4) La monarchia assoluta è una forma di governo nella quale una sola persona svolge la funzione di capo dello stato a vita, senza avere delle leggi da seguire (dal latino absolutus, "sciolto", "libero da vincoli").
“…li fa lavorare e in cambio da ad essi quel minimo che impedisca loro di morire di fame e tiene il resto per sé…”
“…Jones lega loro una pietra al collo e li annega nel più vicino stagno…” In una monarchia assoluta le condizioni dei sudditi sono pessime, così come quelle degli animali della fattoria Padronale che hanno una vita misera, faticosa e breve. Gli viene dato appena il cibo per la sopravvivenza e devono lavorare tutto il giorno, dal mattino alla sera, fino all’estremo delle loro forze per il loro padrone, che gli ruba quasi tutto il frutto del loro lavoro
“...Si nasce e ci vien dato quel cibo appena sufficiente per tenerci in piedi, e quelli di noi che ne sono capaci sono forzati a lavorare fino all’estremo delle loro forze; e, nello stesso istante in cui ciò che si può trarre da noi ha un termine, siamo scannati con orrenda crudeltà. Non vi è animale in Inghilterra che, dopo il primo anno di vita, sappia cosa siano la felicità e il riposo. Non vi è animale in Inghilterra che sia libero. La vita di un animale è miseria e schiavitù; questa è la cruda verità...”
1) Napoleon: era un grosso verro del Berkshire dall’aspetto piuttosto feroce, l’unico Berkshire della fattoria, non molto comunicativo, ma in fama di voler sempre fare a modo suo “...Napoleon era un grosso verro del Berkshire dall’aspetto piuttosto feroce...”
Palla di Neve: era un maiale più vivace di Napoleon, più svelto nel parlare e più inventivo, anche se aveva un carattere meno profondo e aveva la miglior calligrafia fra tutti gli animali della fattoria “...Palla di Neve: era un maiale più vivace di Napoleon, più svelto nel parlare e di maggiore inventiva...”
Clarinetto: era un porchetto grasso, con guance assai rotonde, occhi vivi, mosse agili e voce acuta. Era un parlatore brillante e quando stava svolgendo qualche punto difficile aveva un modo tutto suo di saltellare da un lato all’altro e di menare la coda in gesto molto persuasivo. Gli altri dicevano di lui che avrebbe saputo far vedere bianco per nero. “...Il più noto fra essi era un porchetto grasso chiamato Clarinetto, con guance assai rotonde, occhi vivi, mosse agili e voce acuta. Era un parlatore brillante...”
I tre maiali avevano elaborato gli insegnamenti del Vecchio Maggiore in un completo sistema di massime a cui avevano dato il nome di Animalismo. Diverse notti la settimana, dopo che il signor Jones era andato a dormire essi tenevano riunioni segrete nel granaio ed esponevano agli altri i principi dell’Animalismo. “...Questi tre avevano elaborato gli insegnamenti del Vecchio Maggiore in un completo sistema di massime a cui avevano dato il nome di Animalismo...”
2) I maiali ritengono pericolosi i discorsi di Mosè e li definiscono “menzogne” perchè raccontava storie riguardanti il paese Monte Zuccherocandito e non lavorava, inoltre alcuni animali credevano a questi racconti e i maiali avevano un bel daffare a persuaderli che un tal sito non esisteva. Questo paese può essere paragonato al paradiso perchè era un posto bellissimo, situato in qualche luogo, su, nel cielo, oltre le nuvole. Sul Monte Zuccherocandito era domenica sette giorni la settimana, il trifoglio era tutto l’anno di stagione e sulle siepi crescevano zolle di zucchero e semi di lino.
“...era un posto bellissimo, situato in qualche luogo, su, nel cielo, oltre le nuvole. Sul Monte Zuccherocandito era domenica sette giorni la settimana, il trifoglio era tutto l’anno di stagione e sulle siepi crescevano zolle di zucchero e semi di lino...”
3) I maiali sono i più intelligenti tra gli animali della Fattoria, guidano gli altri verso, durante e dopo la Rivoluzione basandosi sui principi dell’Animalismo. Infatti la loro superiorità e la loro capacità di adattamento a nuove situazioni si nota anche da questo: prima erano abituati a stare agli ordini del sig. Jones e ad essere sottomessi, poi tutto ad un tratto sono diventati loro i padroni e hanno sottomesso sempre più gli altri, fino a trasformarsi quasi in dittatori, riuscendo a gestire bene la situazione e soffocando i focolari di ribellione.
“...I maiali erano riusciti a concretare i principi dell’Animalismo in sette Comandamenti...” “...-Ora, compagni- gridò Palla di Neve, gettando a terra il pennello –Al prato! Facciamoci un punto d’onore di falciarlo più presto di quanto non saprebbero farlo Jones e i suoi uomini...”
4) Dalla lettura del paragrafo si può dedurre che erano stati i maiali a “far sparire” il latte che era stato ricavato dalla mungitura delle mucche. Infatti i maiali si erano tenuti i secchi col latte, dicendo agli altri animali di andare a tagliare il fieno e poi era misteriosamente sparito quando alla sera gli animali ritornarono. Questo è un “preavviso” che i maiali stavano pian piano assumendo caratteristiche umane, appunto appropriandosi del frutto del lavoro degli altri.
5) L’espressione “coltelli crudeli” è un esempio di metonimia perchè si dovrebbe dire “coloro che usano i coltelli sono crudeli”. Si chiama metonimia ( = scambio, sostituzione di nome) il modo espressivo per il quale si usa una parola al posto di un’altra, con cui è in rapporto.
Es. ho bevuto una bottiglia (il contenuto di una bottiglia).
Hai ascoltato Beethoven? (la musica di Beethoven).
La metonimia rende l’espressione più efficace ed immediata, suscitando immagini adeguate allo stato d’animo che s’intende comunicare.
1) PALLA DI NEVE
TESI SOSTENUTA: Quando Palla di Neve sintetizza i Comandamenti in “quattro gambe, buono; due gambe, cattivo” gli uccelli si oppongono sostenendo che anche loro hanno due gambe. “...Palla di Neve dichiarò che i Sette Comandamenti potevano effettivamente venir ridotti ad un’unica massima, e cioè: -Quattro gambe, buono; due gambe, cattivo-. Ciò, disse, contiene il principio essenziale dell’Animalismo. Chi si fosse bene imbevuto di tale massima sarebbe stato al sicuro da ogni influenza umana...”
ARGOMENTI A SOSTEGNO DELLA TESI: Palla di Neve afferma che le ali devono esser considerate come gambe poiché sono un organo di propulsione e non di manipolazione. Il segno che distingue l’uomo dall’animale sono le mani, usate per fare del male. “...Da prima gli uccelli protestarono, sembrando loro di aver anch’essi due gambe, ma Palla di Neve riuscì a dimostrare che le cose stavano diversamente. –Le ali degli uccelli, compagni- disse –sono un organo di propulsione e non di manipolazione. Devono quindi essere considerate come gambe. Il segno distintivo dell’uomo è la mano, lo strumento col quale egli fa tutto ciò che è male.-...”
CLARINETTO
TESI SOSTENUTA: Clarinetto cerca di convincere gli altri animali del perchè i maiali mangino le mele e bevino il latte anche se era stato proibito perchè si rubava agli animali il frutto del loro lavoro oche dovrebbe essere stato diviso con tutti.
ARGOMENTI A SOSTEGNO DELLA TESI: Clarinetto per giustificare tutto ciò affermò che, come provato dalla scienza, il latte e le mele erano necessari per conservare la salute dei maiali che erano “la mente della rivoluzione”, altrimenti sarebbe ritornato Jones a gestire la fattoria sottomettendo nuovamente gli animali.
“...-Compagni- gridò –voi non immaginerete, spero, che noi maiali facciamo questo per spirito d’egoismo o di privilegio. A molti di noi realmente ripungano il latte e le mele. Anche a me non piacciono. Il solo scopo nel prendere queste cose è di conservare la nostra salute. Il latte e le mele (e ciò è provato della Scienza, compagni) contengono sostanza assolutamente necessarie al benessere del maiale. Noi maiali siamo lavoratori del pensiero. Tutto l’andamento e l’organizzazione di questa fattoria dipendono da noi. Giorno e notte noi vegliamo al vostro benessere. È per il vostro bene che noi beviamo quel latte e mangiamo quelle mele. Sapete che accadrebbe se i maiali dovessero venir meno al loro dovere? Jones ritornerebbe! Si, Jones ritornerebbe! Certo, compagni- gridò Clarinetto quasi supplichevole, saltellando da un lato all’altro e agitando la coda –certo non c’è nessuno fra voi che voglia il ritorno di Jones!-
2) Il testo argomentativo presenta un’opinione, sostenuta e convalidata da argomentazioni, cioè da ragionamenti, prove e dati, scelti e organizzati con lo scopo di convincere il lettore della validità di quanto è affermato nel testo, ottenendone il consenso. Infatti nel discorso di Clarinetto vi sono parole e frasi ripetute per rafforzarne il significato, l’uso frequente della parola “compagni” per ricordare il loro legame nella Rivoluzione e frasi che toccano il profondo di chi ascolta il discorso per convincerli maggiormente di ciò che afferma.
- Sapete che accadrebbe se i maiali dovessero venir meno al loro dovere?
- Compagni...
- Jones ritornerebbe! Si, Jones ritornerebbe!
- Certo non c’è nessuno fra voi che voglia il ritorno di Jones!
- Il solo scopo nel prendere queste cose è di conservare la nostra salute.
- Certo, compagni- gridò Clarinetto quasi supplichevole, saltellando da un lato all’altro e agitando la coda –certo non c’è nessuno fra voi che voglia il ritorno di Jones!-
3) il Consiglio che si riunisce nel grande granaio può essere paragonato al Parlamento perchè gli animali si riuniscono per ascoltare qualcuno che parla e per prendere delle decisioni, proprio come accade in quest’organo politico.
Il Parlamento è diviso in tanti partiti politici, proprio come gli animali che sono suddivisi in vari Comitati Animali, come il “Comitato di Produzione delle Uova”, la “Lega delle Code Nette”, il “Comitato di Rieducazione dei Compagni Selvatici” e altri comitati vari.
“...Palla di Neve si dava pure molto da fare per gli altri animali in ciò che egli chiamava i Comitati Animali. Formò il“Comitato di Produzione delle Uova” per le galline, la “Lega delle Code Nette” per le mucche, il “Comitato di Rieducazione dei Compagni Selvatici” (lo scopo di tale comitato era di addomesticare i topi e i conigli)...”
4) NAPOLEON E PALLA DI NEVE: sono i capi della rivoluzione, coloro che la gestiscono e che guidano gli altri animali.
“...preminenti tra i porci erano due giovani verri, chiamati Palla di Neve e Napoleon...” “...gli animali ebbero la loro prima colazione, poi Palla di Neve e Napoleon li chiamarono ancora a raduno...” “...tornarono ai fabbricati della fattoria, ove Palla di Neve e Napoleon fecero portare una scala a pioli...”
CLARINETTO: è un addetto alla propaganda.
“...Fu mandato Clarinetto per dare agli altri le dovute spiegazioni...”
MOSÈ: costituisce il clero perchè parla agli altri del paese Monte Zuccherocandito che può essere paragonato al paradiso perchè era un posto bellissimo, situato in qualche luogo, su, nel cielo, oltre le nuvole. Sul Monte Zuccherocandito era domenica sette giorni la settimana, il trifoglio era tutto l’anno di stagione e sulle siepi crescevano zolle di zucchero e semi di lino.
“...era un posto bellissimo, situato in qualche luogo, su, nel cielo, oltre le nuvole. Sul Monte Zuccherocandito era domenica sette giorni la settimana, il trifoglio era tutto l’anno di stagione e sulle siepi crescevano zolle di zucchero e semi di lino...”
GLI UOMINI DI JONES: sono i nemici stranieri, persone da sconfiggere perchè malvagie in quanto uomini.
“...Jones e i suoi uomini si trovarono a un tratto sospinti, battuti, presi a calci da ogni parte...”
GONDRANO E BERTA: rappresentano i lavoratori, infatti sono i due personaggi che lavorano di più, fino allo stremo delle loro forze.
“...Gondrano destava l’ammirazione generale. Era stato un forte lavoratore anche ai tempi di Jones, ma ora sembrava che in lui vi fossero non uno ma tre cavalli...[...]...La sua risposta a ogni problema, a ogni difficoltà era:
-Lavorerò di più-...” “...Gondrano e Berta si attaccavano al falciatoio o al grande rastrello...[...]...e andavano senza sosta su e giù pel campo...”

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