La crisi della scuola italiana: esistono professori e alunni perfetti?

Materie:Tema
Categoria:Italiano
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Testo

TEMA
La scuola nei giorni nostri;professori e alunni ideali

La scuola italiana sta attraversando un momento di crisi e ne sono una conferma le ormai abituali “storie” che si leggono sul giornale o si vedono alla televisione.
Vari video registrati con il cellulare in classe sono la prova che, in alcune scuole, manca la figura predominante ed educativa dell’insegnate.
In una lezione normale non si dovrebbe neanche riuscire a registrare dei video, ancora meno se le immagini immortalate mostrano risse o atteggiamenti inadatti a quel momento.
Un po’ di tempo fa una notizia del genere di cui parlavo prima mi ha scioccata; un video mostrava degli alunni mentre avevano atteggiamenti decisamente insoliti nei confronti di una giovane supplente vestita in modo un po’ provocante.
Lo sconcerto nei riguardi di questa notizia è duplice; da una parte l’ atteggiamento degli alunni, dall’ altra incapacità o la mancanza di volontà della giovane di evitare quella imbarazzante situazione.
L’insegnate, infatti, non ha minimamente reagito mentre i ragazzi la toccavano e non ha neanche impedito che i giovani filmassero la scena.
A mio parere è inconcepibile che un insegnante non sia in grado di reagire a fatti del genere e mantere la classe in uno stato in cui sia possibile svolgere la lezione.
Ciò , però, non toglie il fatto che gli stessi alunni siano in pieno torto; questo fatto mette in evidenza che non sono solo i giovani che devono cambiare atteggiamento.
Secondo me non c’è nessun provvedimento in particolare che può fermare questa brutta abitudine che è stata presa dai ragazzi.
Per uno studente la sospensione non è considerata una punizione, a parte la sgridata che può ricevere dai genitori, questo provvedimento è considerato quasi un premio e il ragazzo punito viene visto come un eroe dai coetanei e ancora più incoraggiato a ripetere l’ azione “incriminata”.
Il problema è di base, la società italiana è diventata troppo permissiva e abituata a chiudere un occhio su troppe cose, così le persone si sentono sicure di poterla scampare se compiono azioni che non dovrebbero.
Bisogna però ricordare che non tutti gli alunni e insegnanti hanno comportamenti inadeguati al loro compito.
Anche se non esistono né alunni né insegnanti perfetti.
Lo studente ideale, secondo me, non è quello che ha 10 in tutte le materie, ma che per riuscire ad ottenere quei risultati stanno in casa a studiare tutto il tempo.
In questo modo si perdono tutti i bei momenti caratteristici di questo periodo della vita.
Lo studente ideale è quello che riesce ad ottenere buoni risultati scolastici, ma che nel frattempo è in grado di trovare dei momenti per sfogarsi e divertirsi.
Penso che sia questo lo studente ideale perché ha la maturità di capire che l’ istruzione è importante ed è quella che in un futuro gli darà un lavoro, ma ha anche il buon senso di rendersi conto che gli anni passano è che, una volta cresciuto e con una famiglia a carico, nessuno potrà ridargli gli anni dell’ adolescenza in cui ha relativamente poche preoccupazioni, o almeno proporzionate alla sua età, in cui può divertirsi con gli amici e fare cose che una volta cresciuto non potrà più fare.
Per quanto riguarda l’ insegnante penso che nessun alunno sarà in grado di dire “è l’insegnante ideale”, perché qualche difetto lo troverebbe sempre.
Il mio modello di insegnante ideale è questo: deve saper spiegare bene coinvolgendo la classe, non deve essere sempre serio ma dovrebbe magari fare delle battute risvegliando gli alunni dal sonno in cui questi sono sprofondati all’inizio della lezione, deve essere disponibile ad andare in contro ai ragazzi in caso di problemi, deve concedere le programmate perché aiutano tanto, deve essere comprensivo, deve essere pronto al dialogo e soprattutto non deve conoscere il significato della parola “preferenze”.
Un professore con tutte queste caratteristiche non l’ ho mai conosciuto e soprattutto penso che non esista.
La caratteristica più importante, ma che nessun insegnante purtroppo ha, è l’ultima che ho elencato.
Nessuno di loro è in grado di ammetterlo, ma ognuno ha le proprie preferenze e antipatie.
Se un allievo nelle “grazie “ di un professore fa un’interrogazione non eccellente, non importa e il giudizio è comunque alto.
Ciò è determinante anche nei compiti in classe scritti; il nome dello studente che ha svolto quel compito è fondamentale per il giudizio finale.
Un insegnante ha la possibilità di aiutare o meno un alunno, spesso può decidere di trovare errori non evidentissimi e a volte “passabili” per abbassare il voto allo studente.
E il povero studente non ha il potere di controbattere, rischierebbe solo di risultare ancora più antipatico al professore.
Ci sono poi professori che abbassano il giudizio solo perché l’alunno ha il “coraggio” di dire realmente che pensa, nel caso in cui non concordi con il suo pensiero.
Ma per fortuna ci sono studenti, come me, che non temono questo perché in una scuola è fondamentale dire ciò che si pensa liberamente.
Non sempre l’idea dell’alunno concorda con quella dell’insegnante, ma non per questo il più debole (lo studente) deve rinunciare ad esprimere la propria opinione.
Forse continuo a esprimere sempre il mio pensiero perché non mi sono mai trovata davanti a insegnanti che mi hanno penalizzata poiché la penso in maniera diversa da loro.
Per questo motivo penso che la comunicazione tra docenti e studenti sia fondamentale; ciò non vuol dire che sia sempre l’insegnante a “vincere” la discussione.
Se dopo una discussione ognuna delle due parti continua a pensarla come prima è facile che si arrivi a un compromesso in grado di soddisfare entrambe le esigenze.
Come per gli studenti, però, immagino che neanche gli insegnanti abbiano trovato un alunno che sia come il loro ideale.
È normale che ogni alunno, come ogni insegnante abbia i propri difetti; non siamo macchine siamo persone e come dice un vecchio detto “il mondo è bello perché è vario…”.

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