la coscienza di zeno: scheda

Materie:Scheda libro
Categoria:Italiano

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Testo

LA COSCIENZA DI ZENO
di Italo Calvino

Genere: Editore: Oscar Mondadori

Anno edizione letta: 1988 Anno di scrittura di testo: 1919 / 1922

INTRECCIO:
Zeno, il protagonista, è in un’età già avanzata, non riesce a liberarsi di una malattia e decide di sperimentare le terapie di una nuova medicina: la psicanalisi, e si affida alle cure di uno psichiatra. Questi gli suggerisce di raccogliere fatti, sensazioni, comportamenti della propria esistenza che a suo giudizio siano significativi e lo portano a questa sua malattia. Zeno accetta l’invito del medico e raccoglie le proprie memorie raggruppandole in ordine per argomenti ritenuti da lui fondamentali: il fumo: ha sempre tentato di smettere senza mai riuscirvi; la morte del padre: con il quale ha avuto un rapporto d’amore-odio; la storia del suo matrimonio: innamoratosi di una bella ragazza, che però lo respinge, finisce con lo sposare la più brutta delle sue sorelle, dalla quale insperabilmente riesce a trovare comprensione e dedizione; la vicenda vissuta con un’amante giovanissima, la storia di un’associazione commerciale con il cognato Guido: il marito della donna che Zeno avrebbe voluto sposare, un giovane apparentemente brillante ma sostanzialmente incapace e irresponsabile, che egli aiuta per amore della cognata. L’ultimo capitolo del libro è dedicato proprio alla “psicoanalisi” ed in esso Zeno spiega le ragioni per cui, terminata la ricerca storica ordinatogli dallo psichiatra, ha poi rifiutato di sottoporsi alla vera e propria terapia, motivo per cui il medico, indispettito, decide di pubblicare il racconto del suo paziente, un po' per fargli dispetto e un po' per ricavarne un compenso economico. Le ragioni per cui Zeno rifiuta la terapia sono principalmente due: l’aver capito che “la vita non può essere considerata una malattia perché fa male” e l’avere sperimentato che, tuffandosi nel lavoro e negli affari, è possibile, se non guarire, almeno diminuire le proprie angosce.

Rapporto tra fabula ed intreccio:
I fatti non seguono un ordine cronologico ma a seconda dell’idee e dei ricordi del narratore; di conseguenza la fabula non corrisponde all’intreccio.

Spazio, ambienti:
La vicenda è ambientata nella città di Trieste, luogo nativo dell’autore in cui ha vissuto gran parte della sua vita. Le descrizioni del paesaggio sono rare vengono scelti solo alcuni posti ben precisi: il porto, il mare, il parco e strade del centro. Il romanzo si svolge prevalentemente all’interno di edifici: l'abitazione di Zeno, quella della Famiglia di Zeno.

Personaggi principali:
Zeno Cosini : protagonista del libro è un ricco commerciante triestino, bizzarro e intelligente. Vive con i proventi di un'azienda commerciale. È buon marito e viene considerato il miglior uomo della famiglia.
Augusta Malfenti: moglie di Zeno. Il protagonista la scarta subito quando deve scegliere fra le quattro figlie di Giovanni Malfenti, preferendole Ada, la quale lo rifiuterà in favore di Guido Speier; solo per non rimanere fuori dalla famiglia Malfenti, respinto anche da Alberta, accetterà di sposare Augusta. Ella è disposta a vivere ed assistere Zeno. Augusta è un personaggio opposto rispetto al marito, lui rappresenta il "malato" mentre lei la "salute".
Ada Malfenti: è la sorella di Augusta e cognata di Zeno. È stata a lungo amata da Zeno per la sua bellezza ma ella l'ha sempre rifiutato non appezzandone l'ironia. La ragazza diventerà sempre più malinconica e triste, con il fallimento matrimoniale con Guido il quale la tradirà con Carmen.
Guido Speier : marito di Ada e odiato da Zeno in quanto rivale e oggetto di invidia, dato che è bello, disinvolto e capace di suonare bene il violino. In seguito però lui e Zeno diventano amici.
Padre : Un anziano signore con capelli ricci e bianchi, una corporatura robusta. Scontroso di carattere, questo spiega le incomprensioni con suo figlio. divenuto religioso seppur in età avanzata rimproverava ripetutamente il figlio perla sufficienza con cui affrontava certi discorsi. Verso la fine si renderà più affettuoso ed attaccato a Zeno, consapevole dei pochi giorni di vita

Narratore:
Il narratore scrive in prima persona, di conseguenza è omodiegetico.

Focalizzazione della narrazione:
La focalizzazione è interna essendo il narratore il protagonista della storia

Tecniche narrative:
I discorsi nel libro sono riportati col discorso diretto e indiretto

Lessico:
Il lessico è ricercato ed adeguato a seconda delle situazioni

Tema / i:
Sono molteplici i temi affrontati nel romanzo: vizi, rapporti familiari, tradimenti, malattie; ma ce ne è uno che viene affrontato con maggiore frequenza quello relativo alla malattia. In tutto il libro si sente dire che Zeno è malato ma in effetti non si capisce mai realmente quale sia l’entità della malattia: si comprenderà solo dopo che la sua è una e vera e propria malattia mentale che si riflette sul suo corpo. Nel corso del libro sembra che la malattia sia uno sfogo di tutti gli errori del protagonista, ad esempio tradimenti, cedimenti a vizi, fatti di cui lui non si sente colpevole ma che sembrano riflettersi sotto forma di malessere nel suo corpo.

Messaggio dell’autore:
L’autore vuole far capire quanto sia malata l’umanità, per colpa di se stessa: cioè Svevo tramite il personaggio di Zeno vuole far capire che se l’umanità non farà presto a correre ai ripari andrà incontro all’autodistruzione. Alla fine del romanzo la malattia di Zeno, incurabile perché non viene evidenziato il motivo del suo verificarsi, viene paragonata alla guerra mondiale che colpisce i popoli della terra affliggendoli. E secondo Svevo solo un ritorno della terra allo stato gassoso potrà far scomparire malattie e parassiti.

Commento personale:
Sono pienamente d’accordo sul fatto che l’umanità non stia facendo il massimo per poter salvaguardare se stessa è ciò che la circonda. Credo che si può fare qualcosa di più se i “potenti” della terra lo vorrebbero veramente. Comunque questo libro mi è piaciuto, facile da interpretare e scorrevole nel linguaggio.

Casadio Carlo Classe 5°A 07 – 11 - 2005

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