L'elogio della rosa (parafrasi)

Materie:Altro
Categoria:Italiano

Voto:

1 (3)
Download:1267
Data:27.04.2005
Numero di pagine:2
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
elogio-rosa-parafrasi_1.zip (Dimensione: 4.1 Kb)
readme.txt     59 Bytes
trucheck.it_l-elogio-della-rosa-(parafrasi).doc     22 Kb


Testo

Gianlupo Borgogelli Ottaviani 4.lt
www.gianlupo.it
Gianbattista Marino

Parafrasi: L’elogio della rosa (Adone)

La bella dea che colorò, insanguinò la rosa, con il petto trafitto per non renderlo più crudele, non si mostrò al figlio,tenendo nascosta nel cuore la ferita d’amore. Ma tenendo nascosta nel cuore la ferita d’amore si morse il dito e disse: “ Io mi conservo la vendetta”. Questa volta non voglio offuscare la mia gioia con il dolore defila altri.

Poi voltando gli occhi al vicin colle, dove c’era il cespuglio che venere trafisse, si fermò per rivederlo, e volle il suo fior prima che partisse; e visto ancora colorarsi di porpora perché ancora bagnato delle gocce del suo sangue, così gli disse: “salviti il ciel da tutti otraggi danni, fatal cagion de’ miei felici affanni”.

Rosa riso d’amore, opera eccelsa del cielo, rosa del mio sangue fatta vermiglia, qualità del mondo e ornamento della natura, figlia della terra e del sole vergine figlia (per generarsi la loro unione), il pensiero di ogni ninfa e pastore, onor di tutta la famiglia dei fiori profumati, tu della bellezza possiedi il primato sopra il popolo dei fiori, regina sublime.

Quasi in un bel trono siedi sul pendio dove sei nata. Un movimento d’aria gentile ti corteggia e ti asseconda; e di spine appuntite ti difende da tutto ti circonda: e tu, orgogliosa del tuo regio primato porti una corona d’oro e un manto di porpora.

Porpora dei giardini, sfarzo dei prari, gemma di primavera, occhio d’aprile, i fanciulli ti usano per le ghirlande e le chiome, al sen monile. Tu, allorquando ape leggiadra e vento dentile tornano ai loro cibi consueti, offri loro da bere nella tua corolla del colore dei rubini nettari rugiadosi e cristallini.

Non suberbisca ambizioso il sole di trionfare tra le stelle minori, che anche tu fra i ligustri e le viole scopri i petali suberbi e belli. Tu sei con le tue bellezze uniche qui sulla terra, e il sole nelle distese celesti. Tu solo in terra, ed egli rosa in cielo.
Ed è giusto che ci saranno desideri; il sole sarà tuo amante e viceversa. Il sole vestirà l’aurora nel mattutino, e tu allargherai nei petali, la sua livrea dorata e fiammeggiante; e per imitarlo e descrivendolo in pieno porterai sempre nel tuo seno un piccolo sole.

E perché da me ci si aspetta ancora un piccolo dono che attesti la mia riconoscenza per il servizio che mi hai reso, tu sarai la dea della natura,la favorita mia, la mia diletta.
E la donna più bella sia riconosciuta ancora più bella quando ornerà il tuo colore vivace le sue gota e le sue labbra, e qui si tace.

Esempio