Il vecchio e il mare, H. Hemingway.

Materie:Scheda libro
Categoria:Italiano
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Testo

IL VECCHIO E IL MARE
AUTORE: Ernest Heminguay
TITOLO DELL'OPERA:
- originale: "The old man and the sea"
- italiano: "Il vecchio e il mare"
CASA EDITRICE: Mondadori Editori
PRIMA PUBBLICAZIONE: 1952
RIASSUNTO
Santiago è un anziano pescatore, il quale, non essendo riuscito a catturare nessun pesce per ottantaquattro giorni di fila, viene abbandonato anche dal suo unico aiutante, “il ragazzo”. L’ottantacinquesimo giorno, però, il vecchio è deciso nel voler fare una buona pesca, così, quando vede che, come al solito, nessun pesce abbocca, si allontana ancora di più dalla riva, finendo in alto mare. Ad un certo punto, qualcosa sembra mordere una delle esche, allora il vecchio comincia le solite manovre per cercare di catturare il pesce, ma dopo un giorno intero non c’è ancora riuscito.
Un altro pescatore avrebbe desistito e sarebbe ritornato a casa, ma non lui, perché non voleva tradire la fiducia del ragazzo, dato che gli aveva promesso che avrebbe catturato qualcosa e quella sembrava una buona occasione per farlo. La seconda notte, così, dorme come può, e il secondo giorno finalmente il vecchio riesce a capire con che tipo di pesce aveva a che fare: un grosso marlin. La lotta continua ostinata fino a sera, quando il vecchio, dopo aver mangiato qualche pesce crudo pescato per miracolo, si riposa nuovamente “alla buona”: mentre con una mano stringe la canna da pesca, con l’altra si tiene alla barca. Il terzo giorno l’anziano pescatore non ce la fa più e anche il marlin sembra dare segni di cedimento, così, dopo un combattimento all’ultimo sangue, il vecchio riesce ad uccidere e legare alla barca il grosso pesce. A quel punto l’obiettivo principale per il vecchio era tornare a casa, perché se fosse morto in mare, avrebbe doppiamente deluso il ragazzo. Tuttavia, mentre fantasticava su come avrebbe venduto il pesce al mercato, alcuni pescecani, sentendo l’odore del sangue che sgorgava dalle ferite del marlin, inseguono la barca e divorano una parte del pesce, prima di essere uccisi dal pescatore, che si difende come può grazie ad un coltello legato ad un remo; ma ormai è troppo tardi: la scia di sangue attira anche degli squali, che rompono l’unica arma del vecchio, il quale cerca di scacciare le bestie con una mazza di legno. Alla fine, del grosso marlin non è rimasta che la lisca, ma l’anziano pescatore riesce in ogni caso a tornare a riva e, dopo esser sceso dalla barca, corre nella sua capanna e si butta sul letto, esausto. Il libro finisce qui, proprio quando il vecchio si è addormentato .
La storia è talmente semplice che fabula e intreccio coincidono.
STRUTTURA TESTO:
• ESPOSIZIONE: il racconto inizia in medias res, perché non c’e una presentazione della situazione iniziale ma al contrario si entra già nel vivo del racconto;
• ESORDIO: inizialmente, per ottantaquattro giorni il vecchio non pescava neanche un pesce, fino a quando all’ottantacinquesimo, un marlin abbocca ad una delle esche;
• PERIPEZIE: da quando il pesce ha abboccato, è lui stesso a trascinare la barca del vecchio fino a quando quest’ultimo non riesce ad ucciderlo;
• SPANNUNG: il punto di maggior tensione è quando Santiago rimane per ben tre giorni ad aspettare che il pesce salga in superficie per poterlo poi uccidere;
• SCIOGLIMENTO: Santiago, dopo aver catturato il marlin, fa ritorno a casa, anche se ormai del pesce è rimasto solamente lo scheletro perché è stato divorato quasi completamente dai pescecani.
ANALISI DEI PERSONAGGI
Principali
Santiago
Santiago è il protagonista del racconto ed è un vecchio pescatore. E’ un anziano solo e sfortunato, che ha perso la fiducia in sé stesso e che non sembra riacquistarla neanche alla fine della storia, perché non riesce a portare a riva il marlin tutto intero.E’ dotato di una grande ostinazione,che lo porta a provare e a sperare ogni giorno di pescare qualche pesce, inolte ha molto coraggio e resistenza, non solo fisica ma anche mentale. Parla pochissimo, solamente con il ragazzo, con i pesci e con sé stesso. E’ magro e scarno, con profonde rughe alla nuca. Sulle guance ha le chiazze del cancro della pelle e nelle mani cicatrici profonde, provocate dall’aver trattenuto con le lenze pesanti pesci. I suoi occhi hanno lo stesso colore del mare e sono allegri e indomiti. Il suo unico interesse oltre alla pesca è il baseball; infatti, è un grande tifoso di Joe Di Maggio e, quando si trova in difficoltà, prende esempio da lui, che gioca anche se affetto da gravi problemi ad una caviglia. Un altro motivo per cui cerca di tornare a casa è per sapere i risultati delle partite di baseball della squadra .
Il pesce
Il pesce è un marlin. Nei suoi movimenti era calmo e dava l'impressione al vecchio di avere una certa nobiltà d’animo, sembrava che, nonostante la situazione, avesse instaurato un rapporto di lealtà, quasi dignitoso. Forse addirittura sapeva che, con i suoi movimenti, avrebbe potuto uccidere il vecchio ma che poi sarebbe morto anch’esso, a causa della lenza conficcata nel cuore; decise perciò, di combattere fino alla fine, giocando nel modo in cui poteva: d’astuzia. Si arrese a Santiago, come a dimostrare che preferiva concedere il suo corpo a chi ne avesse rispetto, piuttosto che ai pescecani.
Secondari
Manolo
E' un ragazzo giovane che per un periodo è stato l'aiutante di Santiago. Manolo è molto affezionato al vecchio, che gli ha insegnato a pescare. E' stato costretto ad abbandonarlo perchè i suoi genitori gli hanno proibito di tornare a pesca con lui,perchè era salao, cioè sfortunato. Si prende cura del vecchio, come di un padre; cerca di aiutarlo portandogli esche nuove e gli fa visita ogni giorno. E' triste per lui vedere che Santiago, alla fine, torna nel porto solo con la lisca del pescecane, e piange per lui.
I pescecani
Sono attratti dalla scia di sangue che perde il marlin dopo che è stato catturato, e, una volta in superficie, lo azzannano del tutto
SPAZIO
La vicenda è ambientata nei Caraibi, nei pressi di Cuba; si tratta, quindi, di un ambiente definito e reale.
La maggior parte del racconto di svolge in mare, cioè in un ambiente esterno, mentre la capanna in cui abita il vecchio Santiago o il bar del paesino sono ambienti interni che fanno solo da sfondo all’intera vicenda. La descrizione dei luoghi è abbastanza oggettiva e realistica; gli ambienti sono quasi tutti rassicuranti, anche perché il vecchio appare molto spesso tranquillo: persino quando si trova in alto mare ha i suoi punti di riferimento, come le luci dell’Avana e quindi non ha problemi; quando gli squali attaccano il marlin e la barca, invece, il mare si trasforma in un ambiente minaccioso e ostile, proprio perché nel più profondo nasconde questi pericolosi pesci predatori. In parte, dunque, l’ambiente corrisponde allo stato d’animo del protagonista. Le condizioni atmosferiche sono sempre rimaste invariate.
COLLOCAZIONE STORICA
Non ci sono date che indicano il periodo esatto in cui si svolgono i fatti, ma presumibilmente la vicenda è ambientata negli anni ’50 poiché viene citato più volte il grande giocatore di baseball Joe Di Maggio, in piena attività in quegli anni.
DURATA E VELOCITÀ NARRAZIONE
L’intera vicenda si svolge in circa quattro o cinque giorni al massimo. Il ritmo della narrazione è lento e disteso. Sono presenti molte sequenze riflessive, in cui sono riportati i pensieri del protagonista nei minimi particolari, alcune sequenze descrittive, che delineano i luoghi della vicenda, mentre le sequenze narrative sono soprattutto nella parte centrale del testo ma spesso sono interrotte dai frequenti pensieri del vecchio e dai dialoghi con il marlin.
FLASHBACK
Nella narrazione possiamo ritrovare alcune analessi. Molte sono nei sogni del protagonista, che raccontano di quando viveva in Africa. Poi, quando il vecchio è già a pescare, si narra un episodio della sua giovinezza, in cui aveva sfidato a braccio di ferro l'uomo più forte del porto e, dopo un giorno, l'aveva battuto. Allora, per molto tempo l'avevano chiamato El Campeon. Un'altra analessi è quella in cui Santiago ricorda una volta in cui la femmina di un marlin aveva abboccato e il maschio le era rimasto vicino per tutto il tempo in cui lei, disperata, aveva lottato per sopravvivere.
NARRATORE
Il narratore, cioè l’autore stesso, è esterno ed onnisciente perché conosce i pensieri e i sentimenti dei personaggi, quindi la focalizzazione è di tipo “zero”.
TECNICHE NARRATIVE E STRUTTURE LINGUISTICHE
La struttura sintattica del testo è semplice: i periodi sono formati per la maggior parte da un'unica proposizione . Prevale il narrato, ma sono presenti anche dialoghi e monologhi (caratteristica del vecchio, che dà consigli a sé stesso, in mezzo al mare). Nel testo, inoltre, sono presenti dei termini spagnoli.
TIPO DI DISCORSO
Il tipo di discorso prevalente è quello diretto, perché il vecchio passa molto tempo a parlare con sé stesso, al marlin e agli altri pescecani.
GENERE RACCONTO
Il racconto è un breve romanzo, cioè un componimento narrativo in prosa,dalla trama avventurosa e abbastanza complessa.
COMMENTO
Il vecchio e il mare è un libro che ho molto apprezzato in tutte le sue parti, e credo soprattutto perché è un racconto semplice, breve, ma allo stesso tempo molto intenso. Inoltre mi ha offerto uno spunto di riflessione sull'inevitabilità del destino e sulla condizione dell'uomo spesso piegato dagli eventi a lui estranei ed imprevedibili. Il coraggio, la forza d'animo, la fiducia e la speranza del vecchio pescatore insegnano a lottare, a non arrendersi mai e a non fermarsi di fronte alle difficoltà.

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